Here without you.

di S o p h i e
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                                                                                                        Red - Hymn For The Missing



Aveva gli occhi rossi Evelyn, gonfi come se avesse smesso di dormire da anni. Teneva le palpebre abbassate, perché diceva che al buio si soffriva meno. Eppure, continuava a piangere.
Forse perché fuori pioveva.
Forse perché il suo corpicino era troppo gracile per sopportare tutte quelle parole.
“Non hai mica bisogno di lui per vivere.”
“Guarda che a rimetterci sei solo tu, non lo vedi come riesce benissimo a farcela anche senza di te?”
“Eve, credo tu stia esagerando.”
“A Natale dovresti brillare un po’ di più, non sei mica una batteria di luci made in china.”
La verità era che stava sprofondando. Precipitava, proprio come accadde ad Alice nella buca del Bianconiglio. E chissà quanto avrebbe voluto una di quelle pozioni magiche per renderla piccola piccola, per farla scomparire. Un piccolo cuore non avrebbe retto un così grande dolore, così alla fine si sarebbe fermato. Ed era proprio quello che Eve desiderava. Fermarsi.
Si sentiva tanto come il vecchio busker di Regent’s Park. Un tempo non vi era giorno senza che l’aria si riempisse delle sue canzoni. Cantava sempre, con una voce che a detta di alcuni, faceva tremare il Mondo. Tutti si arrestavano per ascoltarlo, la gente smetteva di correre, la fretta cessava, non vi era più nulla, eccetto lui. Era ammirato da tutti.
Poi, un brutto giorno, qualcosa dentro di lui si ruppe, e il vecchio busker, non riuscì più a cantare.
I giorni passarono e la gente che tanto adorava ascoltarlo, non sentendo più la sua voce, riprese a correre, a scappare, dimenticandosi di lui. Dimenticandosi delle sue canzoni.
Eve si sentiva proprio come quel vecchio cantante dimenticato. Senza di Rob non riusciva più a cantare. Le sue corde vocali si erano attorcigliate e nelle sue vene non scorreva più sangue caldo, ma solo neve.
Quando lo rivide, il 16 Dicembre, dentro il vecchi pub che tante volte l’aveva visti felici, Eve non poteva di certo immaginare che lui fosse tornato, questa volta per restare.
Infondo Rob aveva un debito con lei.
Doveva ridarle la luce.
Doveva renderla capace di cantare ancora.





Che dire, almeno a Eve un lieto fine vorrei tanto regalarglielo.

Chissà che questa volta non riesca ad essere felice accanto al suo Rob.
Grazie a tutte voi, siete delle lettrici eccezionali.
Un abbraccio particolare ad Annina88, questo capitolo lo dedico a te.
Sophie.





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