Uzumaki Naruto
è in difficoltà. In seria difficoltà.
Mai in vita sua si era trovato in una sfida così pericolosa,
così perfida, così-
“Allora
Naruto, è semplicissimo. Devi dirmi
dov’è l’asso, ok? Presta
attenzione.”
Ino sa essere
molto subdola quando vuole.
L’ha
ricattato, ecco cos’ha fatto! Gli ha promesso delle foto in
bikini di Sakura se solo fosse riuscito a indovinare almeno una volta
su tre. Se invece non ce l’avesse fatta, allora avrebbe
dovuto acconsentire a una richiesta della ragazza.
Ok, le prime
due possibilità sono già sfumate.
Ma
è all’ultima che un vero eroe sa farsi
riconoscere, no?
“Questa
qui!” pronuncia fiero, toccando la carta centrale.
Ino ghigna.
“Oh,
questa? Bene, girala.”
Naruto lo fa.
Piano, pianissimo.
“Ma
che peccato, Naruto.”
La regina di
cuori lo osserva. Sembra sorridergli la colpevole della sua sconfitta.
Adesso lo sa.
È spacciato.
Coraggioso
alza lo sguardo verso la ragazza che ghigna ancora in maniera
più maligna.
“Vediamo…”
Ino porta l’indice al mento, sfiorando la pelle con
l’unghia laccata di viola.
Naruto
deglutisce, timoroso. Ha perso a quello stramaledettissimo gioco,
dannazione!
“Come
punizione potresti… ma certo! Sasuke-kun?!”
Cosa
c’entra adesso il teme?
Osserva
l’Uchiha, intento a leggere uno dei suoi incomprensibili
libri, voltarsi giusto un poco.
“Sasuke-kun!
Naruto ha perso al gioco delle tre carte e deve fare penitenza! Cosa ne
diresti di averlo
come
servitore personale per ventiquattro ore?”
“Ehi,
aspetta! Cosa diavolo-”
“Zitto
Naruto! Ho vinto io e decido io! E se ti ordino di stare al servizio di
Sasuke-kun tu devi
starci,
chiaro?”
Il biondo
sbuffa.
“Come
se non sapessi che è solo un trucchetto per farti bella ai
suoi occh-”
“NARUTO!”
l’urlo, naturalmente, è seguito da un pugno dritto
dritto sul viso di Uzumaki.
“Va
bene.” Una voce pacata lo distrae.
Aspettate,
cos’ha appena detto il teme? Va bene?
Ino,
raggiante, sbatte le mani come a fine di uno spettacolo.
“Perfetto
Sasuke-kun! E tu Naruto comportati bene, mi raccomando!”
Irritato,
sposta gli occhi verso il moro.
Sasuke lo
guarda con un cipiglio inarcato.
“Cos’è
quella faccia, dobe? Non è colpa mia se sei un
inetto.”
“Ma
io ti-”
Manco il tempo
di finire la frase che si ritrova una cartella sbattuta in faccia.
“Forza,
devo andare a casa, ho già perso fin troppo tempo.
Muoviti.”
Pure lo zaino
deve portargli?
Sta per
ribattere, anche se l’altro gli ha già dato le
spalle, quando la voce sognante di Ino lo raggiunge.
“Oh,
quant’è figo!”
Non si azzarda
a ribattere. Il pugno giornaliero l’ha già preso.
Osserva
comunque il moro che, ammettiamolo, è un bel ragazzo. Sakura
è stracotta di lui.
Qualche punto
debole però dovrà pure averc-
Ma certo.
Andrà nella casa del nemico. Il luogo dove ogni segreto
più inconfessabile è nascosto.
Ci
penserà lui a rendere Uchiha Sasuke impresentabile di fronte
a tutta la popolazione femminile.
“Dobe,
allora?”
“Eccomi!”
Corre.
Oh
sì. Verso la vittoria.
È
un’idea davvero buffa, lo ammetto ^^”
Beh, il bello
comunque inizierà nel prossimo capitolo, e chissà
chi rimarrà fregato ancora una volta, mh, Naruto?
Spero vi
piaccia, è molto leggera, sì XD
Gli altri
capitoli saranno più lunghi di questo prologo che mi serviva
solo a introdurre la situazione in cui i due si ritrovano. Poi i fatti
andranno più lenti, ogni cosa e nuovo sentimento a suo tempo!
A presto! =D
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