faytherine
Titolo:
Girl toy
Fandom:
The Vampire Diaries/The Secret Circle
Personaggi/Pairing(s):
Katherine Pierce/Faye Chamberlain; vaghi hints
Damon/Katherine
Avvertimenti:
crossover, femslash, ficlet, accenni di trolling a Twilight
*coff*
Challenge/Prompt:
scritta per il TVG
Christmas Edition @vampiregeometry,
con il prompt Faye
Chamberlain/Katherine - “Ti piace pattinare sul ghiaccio,
ragazzina?” “A chi hai dato della
ragazzina?”
Buon
Natale, mia “anonima” prompter ♥
Ci
sono parecchie cose che Katherine Pierce fa per mera
necessità -
ottenere qualcosa in cambio, sopravvivere - , come anche ce ne sono
tante che fa unicamente per uccidere la noia – per puro
piacere
personale e nient'altro.
Katherine è fatta così, non sopporta di
non distrarsi, perfino se in contemporanea sta pensando a qualche
piano diabolico per salvarsi la pelle e che comporta il sacrificio di
decine di vite innocenti.
E da un po' di tempo a questa parte, la
sua distrazione ha occhi castano verdi, labbra piene e disegnate, un
corpo sinuoso, i capelli neri, e porta il nome di Faye
Chamberlain.
Katherine l'ha trovata dalle parti di Washington, in
un paesino di provincia ridicolmente simile a Mystic Falls, e ha
deciso di tenerla con sé a tempo indeterminato, vale a dire
fino a
quando la noia non tornerà ad ammorbare le sue giornate.
Non c'è
voluto molto a sedurla e farsi seguire – Katherine sa usare
armi
parecchio più persuasive del soggiogamento – ma
dopotutto, Faye
non aveva davvero bisogno di essere convinta. Voleva
essere trovata e presa. Specie da qualcuno che, come Katherine, le
offrisse un mondo senza regole sul quale camminare impunemente,
guardando gli altri dall'alto in basso.
È giovane, Faye, oh così
deliziosamente giovane ed impulsiva, e, ironia della sorte,
è una
strega.
Katherine non ha potuto fare a meno di ridere, quando l'ha
scoperto, primo perché l'esperienza le ha insegnato che
l'alleanza
tra vampiro e strega può essere vantaggiosa e stimolante
quanto
insidiosa – sebbene i poteri di Faye siano ancora troppo
acerbi per
costituire una vera e propria minaccia - , secondo perché a
quanto
pare è destino che la maggior parte delle sue umane da
compagnia non
siano semplici mortali.
Non è comunque la loro natura a spiccare,
quando sono insieme. In tante, troppe cose, sono simili. La passione
per i vizi mondani, le serate alcoliche, lo shopping compulsivo.
Cose
normali, umane.
Quando camminano per strada, ad esempio, sembrano
- sono - due ragazze come tante.
Katherine se la porta in giro a
braccetto, e Faye indica le vetrine, si ferma a consigliare negozi
dove sa che potrebbero trovare qualcosa di adatto ai gusti di
entrambe, oppure le sfinisce l'anima affinché soggioghi quel
tizio
troppo
figo, andiamo, Katherine, non
dirmi che non te lo faresti perché non ci credo!
Certo,
ci sono anche i piccoli battibecchi, ma niente che non sia, pure
questo, parte del divertimento.
"Dimmi una cosa" domanda
Katherine spiccia quando rientrano in albergo, dopo un intenso
pomeriggio al centro commerciale.
"Ti
piace pattinare sul ghiaccio, ragazzina?”
Non
che abbia bisogno dell'approvazione di Faye per pianificare le
serate, chiaro. Le è solo venuta voglia di cacciare, e una
coppietta
danzante di innamorati sembra l'ideale.
"Ehi, a chi hai dato
della ragazzina?" sbotta Faye, inarcando un
sopracciglio.
Katherine fa un gesto vago con una mano a mezz'aria,
come a voler sottolineare l'ovvio.
"Vedi
nessun'altro in questa stanza?”
Faye
sbuffa e rotea gli occhi, sedendosi sul letto.
"Solo
perché hai cinquecento anni o giù di
lì non significa che tu sia
meno infantile di me” replica, impudente.
"Una immortale
della tua età che spende le giornate a fare shopping come
una
qualunque teenager?” continua, indicando le borse piene di
acquisti.
"Potrebbe essere la trama di un film di serie zeta,
o di uno di quei libri sui vampiri glitterati che vanno di moda
adess-...”
Le sue
parole si perdono in un lamento soffocato, quando Katherine le
afferra il viso in una mano, stringendo forte le dita contro le sue
guance.
"Non
nominare quei
libri
in mia presenza”
"E tu smettila di chiamarmi ragazzina”
"Lo
sei”
"Se
lo sono io, lo sei anche tu!”
Katherine
è vagamente irritata - un tipo di fastidio che le fa
sfoderare un
ghigno incredulo: è indecisa se azzannare la mocciosa,
baciarla o
fare entrambe le cose e poi ucciderla.
Per il momento sceglie la
seconda, ovvero il modo migliore per farla star zitta e buona senza
imbrattare le lenzuola di sangue. Sono di seta blu, e le piacciono
troppo.
Faye mugola qualcosa in protesta, ma subito dopo cede e
schiude la bocca, lasciando che la lingua di Katherine sfiori la
sua.
"Ci
ho ripensato” annuncia la vampira scostandosi, ammirando la
vista
delle labbra lucide e rosse di Faye. “A pattinare sul
ghiaccio
possiamo sempre andare domani sera...”
Ora
vuole godersi il suo giocattolino, strappargli di dosso quei costosi
abiti appena comprati solo per farla infuriare di più.
Faye ha un
discreto gusto nel vestire, ed è bella, molto bella.
Anche solo
per questi motivi veniali, Katherine se l'è tenuta vicina
così a
lungo.
Non sarebbe stato altrettanto piacevole,
altrimenti.
Peccato che non sappia tenere a freno la lingua...
No,
si corregge, Faye le piace soprattutto per questo.
Non impara mai
a controllare la sua tempra, agisce a caldo, risponde per le rime,
è
terribilmente testarda, ha un'insana e adorabile predisposizione a
farsi male, a farsi usare, e a Katherine a volte ricorda qualcuno che
ha amato tanto tempo prima.
Sorride tra sé e allontana
quell'idea, concentrandosi solamente sull'espressione di Faye
– un
misto di rabbia trattenuta ed eccitazione che la rende ancor
più
desiderabile.
"Katherine...”
"Mh?”
"Mi
chiamo Faye” ansima, mentre le dita dell'altra disegnano la
linea
dei suoi fianchi e si perdono appena più giù,
sul bordo dei
jeans a vita bassa.
"Lo
so” ride Katherine, posandole un piccolo morso sul
collo.
"...Ragazzina”
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