Amplesso
L'urlo disumano del mare strazia le
profondità nere del cielo che riversa sul mondo l'ira d'ispidi
fiumi di luce.
Come Eva che volle conoscere più
di quanto non gli fosse stato permesso, gustando dolce il male tra le
labbra morbide, così ora Costei, tra le onde possenti ed i
venti senza requie, Costei ora svela d'un colpo il segreto più
recondito della natura che innanzi le si dischiude in tutte il suo
furore e le mostra il volto del caos primigenio, la forza che tutto
genera e che tutto distrugge.
La gondola, in principio schiantata da
una parte all'altra nella furia delle acque, incredibile a dirsi,
ancora integra, docile ora scivola nella tempesta mortifera, come
mille alcioni che ad ali spiegate solchino un cielo inondato di
sole, e colei che la governa alta si staglia nella collera
dell'oceano, ancora in piedi, salda e ferma, con il remo sicuro tra
le mani nude.
Eppure è solo quando un fulmine
la sfiora gettandosi nel ventre oscuro del mare fecondandolo di luce
che Alice comprende: il cuore le si riempie di gioia, il corpo esile
trema come una piuma perduta nelle spire di un tifone e gli occhi gli
si riempiono di lacrime nuove e senza dolore.
Onde alte come mani di giganti si
spingono fino al cielo come verso il viso di un amante e lì vi
lasciano fugace una, cento, mille carezze, come se il tempo non
avesse concesso loro l'eternità e fosse questo il loro ultimo,
disperato amplesso: tra cielo e mare non c'è più
confine, disanima spezzato l'orizzonte, ed il suo stesso, piccolo
essere è ora con essi tutto e nulla, fine e principio e motivo
di ogni cosa, nell'amore tra il cielo e la terra che gli uomini,
stolti, scambiano per guerra.
Non so che cosa sia.
E' nata così, da un momento di
crisi, non è certo il top... Sicuramente è molto
invernale rispetto alle altre.
Fatemi sapere che ne pensate...
ISI.
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