Dieci anni da quando ho lasciato il
cuore in un castello che si ergeva nella nebbia. Grazie di tutto,
Ueda-san, per un passato che ha germogliato e dato frutti, e un
augurio per il futuro, dovunque esso porti.
300 parole secche, come auspicio per
'Trico'.
La via dell'acqua
“Avremmo dovuto prendere l'altra
via.” Ico serrò la cima e si dondolò oltre il bordo. Rigirò fra
le mani un frutto rosa il cui sapore era un ricordo netto, legato
alla corteccia resinosa degli alberi del villaggio, ma il nome era
già sfuggito nella memoria, come tanti angoli e spigoli e parole di
quella vita lontana. Rimaneva quindi 'frutto rosa' – Yorda aveva
le sue sillabe per definirlo, ma Ico conosceva il vuoto che era il
passato della sua compagna e aveva ragione di credere che si
trattasse di poco più della stessa idea semplice nella sua lingua
sussurrata. Le loro provviste: 'frutti rosa', 'radici lunghe'. Il
loro mezzo: 'barca', senza rispetto di forma, vela, nome affidatole
dallo sconosciuto che ne aveva abbandonato il relitto sulla spiaggia.
La loro strada: 'mare'.
Nessuno a correggerli, ora. Parole
perdute.
“Potevamo risalire la scogliera.
Capisci 'scogliera'? All'inizio. Era o su, o giù. Potevamo tornare.
Ho scelto male?”
Yorda reggeva il timone. Bianca sul
legno scuro delle paratie, aliena ai raggi del sole come alle ombre
notturne, gli rivolse un sorriso lontano e incrostato di sale.
Avrebbe avuto in sé le parole per rispondergli: anche dovendo
attraversare i simboli distillati e remoti della lingua di Ico, non
era un significato complesso, non per loro. Ma preferì restare muta
e creare un suo simbolo, accarezzando la superficie dell'acqua con
dita luminose finché lui non capì. Davvero, quello sbuffo di dubbio
non meritava parole, solo una comprensione calma e divertita. Le
increspature retate le sfioravano i polpastrelli e andavano a
comporsi in onde verso riva o venivano sospinte al largo dalle
correnti. Siamo acqua, Ico.
Si sarebbero fermati quando fossero
approdati in una terra feconda di spazi, le cui rocce contenessero il
vento e il fragore dell'oceano. I confini restarono alle loro spalle.
Scorrevano sul mondo.
(artwork nascosto nella schermata di caricamento della versione PS3. Mare, mare fin dove lo sguardo si stende oltre le vecchie pietre del castello.)
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