Titolo:
Echi antichi
Autore:
Tifawow
Fandom:
Axis Power Hetalia
Rating:
Giallo
Genere:
Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti:
Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing:
Roma Antica; Germania Magna.
Note:
questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a
chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a
testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in
varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel
testo quelle stesse parole.
Per la scelta della coppia ho passato un'odissea non indifferente: in
realtà avevo già deciso da un bel pezzo per una
bella Austria/Svizzera, ma considerato che sotto le feste natalizie
manco di decisione ho cambiato idea almeno cinquanta volte:
è diventata una Bielorussia/Liechtenstein, poi una DenNor,
poi di nuovo un'Austria/Svizzera, poi una Turchia/Grecia e infine mi
sono decisa per i nonnini U_U
Cesare e Lotario i nomi che ho rispettivamente dato a nonno Roma e
nonno Germania. Non penso che in giro ci siano altri ad averli chiamati
in questo modo ma se così dovesse essere e doveste esserne
infastiditi non esitate a farmelo sapere, li cambierò
subito. Non è mia intenzione copiare nessuno e, nel caso, la
cosa non sarebbe di certo intenzionale.♥
Espressioni
nel tempo – 150 parole
Ebete
~ Cavallo ~ Benedetti
Dalla sua nuvoletta in cielo,
Lotario poteva constatare ogni giorno quanto il mondo fosse cambiato
rispetto a quando era ancora in vita.
Non era più tempo per le grandi battaglie e l'onore; ora
c'erano le bombe, le Unioni, i parlamenti. Le Nazioni erano mutate e
così le persone, le abitudini... tutto! Persino il modo di
esprimere i sentimenti!
Guardando le giovani Nazioni, intenti a scambiarsi melense smancerie,
Lotario si trovava sempre a scuotere il capo con disapprovazione.
Quando mai lui e Cesare si erano detti “Ti amo”,
tubando come piccioncini?
Mai!
Non era da uomini!
Il loro amore era fatto di risse, corse a cavallo e notti di sesso
selvaggio.
-Yu-huuu! Lotario!! Mi stavi aspettando vero?-.
Ma, guardando in sorriso ebete che Cesare continuava a rivolgergli, non
poté che constare una cosa: forse era cambiato il modo di
esprimerli questi benedetti sentimenti, ma di certo non quello di
provarli!
Anima
d'artista – 100 parole
Pennello
~ Sfumatura ~ Colore
Per Cesare, Lotario era un
autentico capolavoro naturale.
Alto, biondo e bello, un corpo perfetto che pareva scolpito nel marmo,
l'espressione fiera... era sicuramente la più bella opera
d'arte che avesse mai visto.
E Cesare, di arte, se ne intendeva.
Così, ogni volta che il compagno dormiva o era distratto, si
affrettava a tirar fuori tele e colori, lasciando che il pennello
parlasse per sé, cogliendo ogni sfumatura di quel bellissimo
uomo che gli dei gli avevano donato.
Non c'era modello che preferisse a lui.
E, chi vedeva i suoi quadri, capiva che non ce n'era nemmeno uno
più amato.
Lasciare
un segno – 200 parole
Segnalibro
~ Immagine ~ Cenere
Il sangue, l'odore della terra
bruciata, il fragore delle lame che si incrociavano e le grida che si
alzavano dal campo di battaglia: nient'altro vedeva Germania. Quello e
Roma, inginocchiato di fronte a lui, stanco ed esangue ma ancora acceso
di fervore guerriero.
-Così ti sei
ribellato, mi hai tradito!-.
-Questo è tuo
epilogo!- urlò Germania, lasciando che la sua voce
risuonasse per tutta la valle insanguinata -Oggi finisce il grande
Impero Romano!-.
-Noi non siamo che
cenere, Germania!- esclamò il romano con voce alta
è forte -Non siamo che immagini destinate a sparire! Oggi a
me... e domani toccherà a te!-.
Un sorriso gli si
disegnò sulle labbra -Se hai ragione vuol dire che presto
dovrò sopportarti di nuovo..-
-Bene!-
esclamò Roma, ricambiando il sorriso -Speravo di sentirtelo
dire!-.
E di nuovo le armi si
incrociarono, con un fragore di metallo che sarebbe risuonato nei
secoli avvenire.
Forse Roma aveva
ragione. Forse un giorno non sarebbero stati altro che un'immagine
screpolata e antica in un vecchio volume di storia abbandonato.
Ma di una cosa era certo.
Nel bene o nel male, lui
e Roma avrebbero lasciato il loro segnalibro in quel volume.
E lo avrebbero fatto
insieme.
Combattendo.
Il
ricordo più bello – 100 parole
Esotico
~ Algido ~ Macchia
Il ricordo più bello
che Cesare aveva di Lotario era il sorriso.
Sincero, non più alto degli angoli della bocca e, sopratutto
così raro rivolto alla sua persona.
Come l'acqua in estate o un animale esotico era prezioso, nascosto dal
suo proprietario che, almeno nei suoi riguardi, si dimostrava sempre
rigido e algido come una regina delle nevi.
Eppure a volte, quando Cesare meno se l'aspettava, quando magari
silente contemplava l'orizzonte, eccolo apparire: il bellissimo sorriso
che gli sarebbe sempre rimasto nel cuore.
Una sinfonia di perfezione che aveva solo una piccola ma indelebile
macchia: alla fine lo aveva tradito.
Somiglianze
– 150 parole
Meringata
~ Lattina ~ Forchetta
-Non trovi che siano carini i
nostri nipotini?- la voce di Cesare era sognante, intenerita nel suo
fluttuare.
Lotario
sospirò, soffermando il suo sguardo da spirito sulla scena
che gli si presentava di fronte: Italia e Germania, soli, seduti al
tavolo di un bar. Il giovane Feliciano cercava di imboccare Ludwig con
un pezzo di meringata infilzata in una forchetta mentre il fidanzato,
rosso di vergogna, tentava di sfuggire dietro una lattina di birra.
Una scena tenera, tutto
sommato.
-Assomigliano a noi
quando avevamo la loro età!-.
A quella frase, Lotario
si irrigidì di colpo -Non dire fesserie!- sibilò,
distogliendo lo sguardo per sfuggire alle inutili smancerie di Roma.
-Hai ragione, noi non
siamo mai stati carini...-.
La voce di Cesare era
così seria che Lotario si voltò di colpo, stupito
di trovarlo così accondiscende. Dovette subito ricredersi
nel leggere il lampo di malizia nei suoi occhi.
-Noi eravamo
stupendi!!!-.
Ritorno
al nulla – 100 parole
Umiliazione
~ Ritorno ~ Nulla
Cesare non avrebbe mai pensato
che sarebbe stata l'umiliazione a piegarlo.
Non credeva nemmeno che
sarebbe potuto veramente morire, in fin dei conti. Per questo aveva
tremato quando Lotario gli si era ribellato, ripudiando ogni vincolo
nei suoi confronti.
Aveva combattuto
valorosamente ma, alla fine, sfinito per le lotte e le ferite, non
aveva potuto che chinare il capo e accettare il ritorno al nulla che
spettava ad ogni Impero morente.
Ma non era quello che lo
aveva umiliato davvero.
No.
Quello lo aveva fatto il
capire che, nonostante tutto, non sarebbe mai riuscito ad odiare chi lo
stava distruggendo.
Problemi
di relazione – 150 parole
Bruto
~ Igiene ~ Coniglio
Lotario non poteva dire che la
sua relazione con Roma fosse la cosa più semplice in cui si
fosse abbattuto. Nonostante i suoi sforzi per andare d'accordo il
romano aveva sempre qualcosa da criticargli, dalla sua cucina, al suo
dire, alla sua scarsa igiene... persino dei suoi modi a letto non
sembrava mai contento!
-Ecco, lo sapevo! Sei un
bruto, non pensi mai alle mie esigenze!- era la frase che Cesare amava
ripetergli quando litigavano, possibilmente lanciandogli dietro anatemi
in latino e pezzi di arredamento vari.
E se, per chiedergli
scusa, Lotario gli regalava un coniglio appena cacciato (uno bello
grasso, di quelli per l'arrosto!), Cesare pareva offendersi ancora di
più, urlando qualcosa sulla morte del romanticismo.
Lotario proprio non lo
capiva e, allora, preferiva evitare le scuse ed altri incidenti. Non
osava pensare a che cosa fosse successo se avesse provato a fargli un
complimento sulle sue cosce grasse.
Lotta alla pari – 100 parole
Gioco
~ Battuta ~ Volgare
Il sesso, tra lui e Lotario, si
basava sempre sul principio che uno dei due dovesse per forza opporvisi.
Cesare conosceva le
regole del gioco e ci si sottometteva con piacere e con una punta di
divertimento: cominciava sempre con qualche battuta allusiva, alla
quale seguiva una risposta volgare; un pallido tentativo di abbraccio,
uno spintone, qualche parola sarcastica.
Poi due labbra che
cozzavano violentemente le une sulle altre, due corpi stretti in un
groviglio che più che amore sembrava una rissa e mani che si
insinuavano ovunque, senza pietà.
Era sempre una lotta.
Alla fine senza
né vincitori né vinti.
Benvenuto
nell'Impero – 200 parole
Violento
~ Bello ~ Sguardo
-Così questo sarebbe
Germania...- dei passi, lenti e concisi, si fermarono di fronte a lui,
davanti al suo corpo che, esausto e sconfitto, quasi non aveva la forza
di muovere.
Germania alzò
lo sguardo: di fronte a lui stava il grande Impero Romano, che lo
guardava con un sorriso sarcastico e crudele.
-Non sembra spaventoso
come dicono...- aggiunse subito il romano, afferrandolo per il mento e
costringendolo ad alzare lo sguardo -E' più bello di quello
che credevo...-.
Un modo di disgusto
prese lo stomaco di Germania. Senza paura, senza una sola parola,
sputò in faccia al suo nemico, fissandolo negli occhi con
rabbia e rancore.
Roma si ritrasse appena
con un'imprecazione -Barbaro...- sibilò -Mi piace...- e,
senza nemmeno dargli il tempo di ribattere, lo afferrò per i
capelli, tirandolo contro di sé e lasciando che le loro
labbra collidessero in un bacio.
Un bacio violento, che
sapeva di sangue e sudore, al quale lo sfinito Germania non fece in
tempo ad opporsi.
Poi, violentemente come
lo aveva preso, Roma lo spinse via da sé, lasciandolo cadere
a terra e continuando a guardarlo con superiorità.
-Benvenuto
nell'Impero...-.
Germania, da terra, lo
fissò con odio.
Un giorno,
giurò, lo avrebbe distrutto.
..::.Fine.::..
Sto iniziando a odiare il computer di mio fratello e la stra-dannata
chiavetta usb, che ha deciso di abbandonarmi quando questa serie era
già bella che finita e pronta per essere pubblicata,
costringendomi a scriverla di nuovo -.- la tecnologia ce l'ha con me!!!
Questa raccolta poteva essere decisamente meglio di così, ma
quando sei costretto a riscrivere una cosa che avevi già
scritto non viene mai come prima ç_ç
Ma, a parte questo piccolo sclero... signori e signore questa serie
è ufficialmente finita! Con questa ultima raccolta si
conclude il mio viaggio nelle tre parole (e finalmente, diranno in
molti! Me compresa o.o).
Anche se un po' mi rattrista saper di aver finito, sono contenta di
essere riuscita a portare questo lavoro a termine... mi riempie di
gioia! Forse farò un extra più avanti, con tutte
le coppie che ho trattato, ma per ora posso dire di aver concluso
qui!♥
Per intanto vi ringrazio tutti!♥
Tutti voi che avete letto fino ad oggi e che mi avete reso una donna
felice, aggiungendo le mie storie alle Seguite/Preferite/Ricordate.
Ringrazio Rota, Rukia, MorganWilde, Mattie Leland, Kaida_ _ _,
_lily_luna_; Hiwashi, nena92, lampadina, BeckyPanda, bianfre,
_Ohanax2_, harinezumi, Biblioteca, liecht92, Funny e basta; PureMorning
e Minner_, che mi hanno sostenuta con i loro bellissimi
commenti♥
Spero di non essermi dimenticata di nessuno♥
E ovviamente un ringraziamento speciale va ai miei amici, senza i quali
questa storia nemmeno esisterebbe e che mi sopportano quotidianamente.
Non credo serva ricordargli che sono la mia famiglia e che li amo
immensamente, dal primo all'ultimo♥
Un bacione a tutti quanti!!♥
Alla prossima♥ ♥ ♥
|