Invidia di un demone

di Blubba
(/viewuser.php?uid=87292)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lasciami stare, demone.

La tua essenza infernale uccide la mia anima pura e candida.

Smettila di tentarmi, non cederò alle tue lusinghe.

Non ti ascolto, e lo sai bene. Ma continui a torturarmi, sei un mostro.

Io corro verso la libertà, vedo la luce, finalmente, ma tu sei sempre pronto a portarmela via, facendomi sprofondare nelle più profonde tenebre.

 

Come sempre gemono, quando esalano l’ultimo respiro.

Che infelice morte.

La dignità è la prima cosa a cui bisogna pensare, e voi sembrate talmente patetici mentre mi implorate con lo sguardo di smetterla, che tenerezza.

Puah!

Ci sputo sulla vostra voglia di vivere, sulle vostre famiglie e sui vostri sogni.

Io non ho sogni, non ho famiglia, non ho voglia di vivere.

A chi tutto e a chi niente…è più o meno questo il detto, no?

Ecco, io lo rappresento egregiamente.

Ma non mi arrendo così, no no, miei cari.     

Né passerà di acqua sotto i ponti prima che io smetta di provare un piacere folle nel vedere tutto ciò che avete finire in una pozza di sangue che riflette la luna nel cielo notturno, mio complice.

Lo ammetto.

Sono profondamente invidioso di voi persone normali, che vivete la vostra vita normale…

Una vita che io non potrò mai avere.

Perché?

Non lo so nemmeno io.

Vi uccido anche per questo, io esigo una risposta.

Non che desideri avere una vita monotona come la vostra; è una questione di principio.

Cos’ho di meno degli altri?

Oppure…

Cos’ho di più degli altri?

La notte mi è testimone.

Non avrò pace fino a quando non otterrò delle risposte.

 

Anima immortale

Che brucia nelle tenebre

Uccide senza rancore

E vive senza respirare





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=899613