Un Natale coi fiocchi
Ringrazio tutte le persone che leggono le mie
storie … buona lettura e buon Natale a tutti!
Sanae78
“Un Natale coi
fiocchi”
di Sanae78
Nonno
Matsuyama sapeva che suo nipote Hikaru stava combinando qualche marachella
delle sue, l' aveva intuito dal fatto che da qualche giorno spariva per diverso
tempo ed insieme a lui sparivano anche parecchie vivande dalla cucina.
Il vecchio
aveva capito che era lui l' autore dei furti, perché adesso oltre a portarsi
dietro il suo amico pallone, il ragazzino se ne usciva portando sulle spalle
uno zainetto piuttosto pieno.
Sua nuora
ormai pensava che ci fossero i folletti in casa, erano scomparsi il latte, il
pane e perfino una bella torta che era già pronta per essere mangiata.
Hikaru faceva
finta di nulla di fronte alle esclamazioni di sorpresa della madre
probabilmente cercando di mettere a fuoco i suoi prossimi obiettivi.
Ma che se ne
poteva fare Hikaru di tutto quel cibo?
Di certo non
era per lui, mangiava già così tanto di suo a tavola che non aveva certo
bisogno di rubare dalla dispensa.
Anche oggi, la
vigilia di Natale, ad Hokkaido aveva appena finito di nevicare, l' inverno
sarebbe stato freddo e gelido per gli abitanti del loro piccolo villaggio ed
uno spesso manto bianco già ricopriva tutto, eppure suo nipote ed i suoi amici
non si perdevano mai d' animo e trovavano comunque il modo di giocare a
pallone.
Aveva appena
guardato l' orologio e sapeva che da lì a poco Hikaru sarebbe uscito con il suo
bottino e stavolta aveva tutte le intenzioni di seguirlo per coglierlo sul
fatto.
Si era messo
sul divano facendo finta di leggere un quotidiano e in quel momento Hikaru si
era diretto verso la porta con tutto il suo carico di provviste.
“Allora io
vado nonno … tornerò per l' ora di cena!”
“Ok, mi
raccomando cerca di non fare tardi che stasera c'è il cenone e tua madre ha
preparato un sacco di cose buone!”
Dopo che
Hikaru era uscito, si era subito diretto alla finestra per osservare le sue
mosse e l' aveva visto dirigersi con fare furtivo verso il loro vecchio
granaio.
Era uscito
anche lui e senza farsi vedere aveva visto Hikaru guardarsi intorno e poi
entrare dentro a quel vecchio edificio.
Che diavolo
poteva aver nascosto quel discolo in quel posto ormai in disuso da tempo?
Per saperlo
doveva entrare.
Aveva deciso
di aspettare qualche minuto per vedere meglio l' evolversi della situazione e
intanto aveva aperto uno spiraglio nella porta mettendosi ad origliare quello
che accadeva.
All' interno
vi era suo nipote con un cucciolotto di orso bruno, uno di quelli che si trovano
nella riserva che dista solo a pochi kilometri da casa loro, che non avrà avuto
più di due mesi.
Finalmente
aveva capito, Hikaru aveva rubato per dargli da mangiare!
“Ecco ti verso
un po' di latte … sai tu sei ancora piccolo e questo ti farà stare meglio!”
I due cuccioli
sembravano intendersela a meraviglia ed il piccolo orsetto dimostrava tutta la
sua gratitudine al suo amico umano leccandogli il viso.
“Basta! Basta!
… così mi fai il solletico!” Hikaru gli aveva preso il muso tra le mani
dicendogli con affetto “Non mi devi ringraziare, perché lo faccio molto
volentieri!”
Non poteva che
essere fiero del suo nipotino, anche se purtroppo gli toccava intervenire per
mettere fine a questa situazione che a lungo andare avrebbe potuto diventare
pericolosa.
Era ora di
entrare!
Aveva aperto
la porta e si era diretto con fare deciso verso i due.
“Nonno che ci
fai qui?” aveva esclamato Hikaru mettendosi davanti all' orsetto per cercare di
nascondersi.
“Questo
dovresti dirmelo tu!” aveva portato le mani dietro la schiena “Guarda che so
benissimo cosa stai nascondendo!”
In quel
momento il piccolo orso era passato davanti a Hikaru incuriosito e si era
diretto verso il nonno per salutarlo.
Il vecchio
alquanto stupito l' aveva accarezzato sulla testa e gli aveva sorriso
dicendogli “Ma che bravo che sei!”, ma subito dopo aveva fissato il nipote in
segno di rimprovero “Allora Hikaru non credi di dovermi dare delle
spiegazioni!”
A Hikaru non
restava che raccontare tutto al nonno.
Qualche giorno
fa, era da poco iniziata una tormenta di neve, e per arrivare prima a casa, era
passato per una scorciatoia attraverso un bosco e proprio sulla strada aveva
trovato il piccolo orsetto infreddolito e impaurito.
Non poteva
lasciarlo lì tutto solo!
L' aveva
caricato sulle sue spalle e l' aveva nascosto in quel vecchio magazzino
prendendosi cura di lui e diventandone presto amico.
“Capisci
nonno!”
Il nonno gli
aveva posato una mano sulla spalla “Hikaru sei stato molto generoso con il tuo
piccolo amico, però devi capire che gli orsi non sono animali domestici e che
lui ha tutto il diritto di tornare a vivere in mezzo ai suoi simili. Credo che
dovremmo contattare la riserva per sapere se loro possono occuparsi di lui.” il
ragazzino aveva abbassato lo sguardo e stringeva i pugni per la rabbia “Lo so
che adesso ti sembra l' ingiustizia più grande di questo mondo, ma sono sicuro
che, quando sarai più grande, capirai che questa è la cosa migliore sia per te
che per lui!”
Hikaru aveva
taciuto per qualche secondo e poi aveva rialzato lo sguardo “Va bene, però per
favore nonno potresti aspettare che sia passato Natale … mi piacerebbe passare
ancora un po' di tempo con lui!”
“D' accordo li
chiameremo dopo Natale, in fondo si tratta di aspettare poco più di un giorno!”
“Grazie nonno!
Lo sapevo che sei il nonno più buono del mondo!” Hikaru gli era saltato addosso
abbracciandolo con tutta la forza che aveva in corpo.
Fuori era buio
e la famiglia Matsuyama stava consumando il suo cenone con fare festoso, quando
era squillato il telefono e il nonno era andato a rispondere.
Chiamavano per
avvisare di non uscire assolutamente di casa, perché nei paraggi si aggirava un
orso impazzito che stavano cercando di catturare.
All' udire la
notizia Hikaru si era alzato di scatto dalla tavola dirigendosi frettolosamente
verso la porta, il nonno intuendo le sue intenzioni l' aveva bloccato appena
fuori dall' ingresso.
Si gelava e
una splendida luna piena circondata da tantissime stelle illuminava tutto
riflettendosi nel biancore della neve e nonostante l' oscurità era possibile
vedere.
“Si può sapere
che intendi fare figliolo?”
“Voglio andare
a vedere se il piccolo sta bene! Ho paura che stasera possa accadergli qualcosa
di brutto!” aveva esclamato pieno di preoccupazione
“Ma lui sta
bene, lo sai! Lo sai che è pericoloso uscire di casa!”
A quel punto
avevano sentito il piccolo orsetto piangere sbattendosi contro la porta del
granaio ed un enorme orso bruno si era materializzato davanti ai loro occhi, l'
orso della segnalazione.
Erano rimasti
senza parole e l' avevano visto dirigersi verso il ricovero del piccolo
orsetto. L' enorme animale aveva emesso un grido pauroso e con una zampata
aveva divelto di netto il portone del deposito rivelando chi vi era rifugiato.
Non aveva
avuto il tempo si rendersi conto di nulla il nonno, Hikaru si era liberato
della sua presa e correndo si era parato davanti all' orso a difesa dell'
orsetto.
Che ne sarebbe
stato di suo nipote?
Quel ragazzino
non aveva alcuna intenzione di farsi da parte, anche se all' animale non
importava molto.
Aveva fin da
subito posato lo sguardo sul suo piccolo simile che piano piano aveva risposto
al suo richiamo e si era diretto senza paura verso di lui.
I loro sguardi
si erano incrociati e i loro musi incrociati annunsandosi a vicenda in segno di
riconoscimento.
Hikaru avrebbe
voluto richiamare l' orsetto, ma dalla sua bocca non riusciva ad emettere alcun
suono.
Il grande orso
non l' aveva nemmeno sfiorato ed ora forse iniziava a capire, si era girato ed
insieme al piccolo aveva iniziato a dirigersi verso il bosco.
Ora capiva,
quell' orso era la mamma del piccolo, che si era perso, e ora che l' aveva
ritrovato, sarebbero tornati insieme alla loro casa.
Mentre seguiva
la madre, il piccolo si era girato per un attimo guardando Hikaru per dirgli un
ultimo grazie.
Il nonno era
accorso subito da lui, non appena aveva visto gli orsi allontanarsi.
“Hai visto?”
“Si, ho visto!
Il piccolo ha ritrovato la sua mamma e questo può davvero dirsi un Natale coi
fiocchi!”
Erano rimasti
ad osservarli finché quelle due figure erano scomparse all' orizzonte,
gustandosi appieno la magia di quella notte.
Fine
Disclaimer
I personaggi presenti in questa
storia appartengono a Yoichi Takahashi.
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