Tuberculosis

di Sherlock Holmes
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Attenzione! SPOILER su “Sherlock Holmes: Gioco di Ombre”!


James Moriarty mi sorrise, sornione, accarezzandosi la folta barba brizzolata.
I suoi occhi di ghiaccio si fissarono nei miei.
Senza abbassare lo sguardo, il professore gettò con noncuranza, sulla scacchiera che ci divideva, un fazzoletto.
Aggrottai le sopracciglia, osservando quel pezzo di seta.
Non lo riconobbi immediatamente.
Dovetti avvicinarmi alla cattedra di un passo…
 
In un istante, capii.
E il mio cuore si spezzò.
 
Quel fazzoletto recava ricamate due iniziali in cremisi : I.A.
 
Irene Adler
 
La mia amata Irene Aldler.
 
Era macchiato di sangue, di un colore, però, spento.
 
Non riuscivo a respirare.
Doveva essere al sicuro… Dopotutto, era una sua agente! Collaborava col professore!
 
Moriarty poggiò la schiena contro lo scranno.
-  L’avevo avvertita… Miss Adler non doveva cadere preda dell’infatuazione per lei, Holmes…-
Deglutii.
Per un momento, mi parve che lo studio del professore ruotasse attorno a me.
- Una rara forma di tubercolosi fulminante…- mormorò Moriarty, osservando il fazzoletto insanguinato.
 
L’aveva uccisa. Uccisa…
 
Tentai di non provare emozioni o, almeno, di nasconderle al mio più acerrimo nemico…
Non avrebbe avuto da me nessuna soddisfazione.
“Maledetto assassino!”
 
Per la prima volta nella mia vita, mi sentii incapace di reagire.
Sono perso, senza di lei…
 
- E’ sicuro di voler giocare questa partita, Holmes?- mi chiese Moriarty, senza mai cancellare dal suo volto quel sorrisetto repellente.
Mi allungai sulla scacchiera e le mie dita sfiorarono il suo fazzoletto.
La morbida seta si insinuò tra il pollice e l’indice, ed avvertii il ruvido del sangue rappreso.
Mi si formò un nodo in gola.
Con voce ferma e cupa, mi rivolsi al professore:- Lei perderebbe.
La più grande mente criminale del secolo ridacchiò.
Furioso, mossi un passo verso l’uscita, spalancando la porta.
- Ah, - cominciò Moriarty, alzando il tono di voce – Recapiterò presto il mio personale regalo di nozze al dottor Watson e alla sua nuova moglie…-
Rimasi per un secondo con la mano sulla maniglia.
Mi voltai e fulminai il professore con uno sguardo, prima di chiudermi la porta alle spalle.




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