Con un sospiro di sollievo, riposi le mappe di Azkaban nella cartellina: per fortuna aveva fermato Tonks prima che vedesse di cosa si trattava.
Dissimulai la smorfia che mi si dipinse sulla faccia: non ero ancora abituata all’intenso bruciore che all’improvviso colpiva il mio avambraccio sinistro.
Da qualche parte, il Signore Oscuro stava chiamando. |