Groupie

di Santanico_Pandemonium
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Groupie

Dicono che una groupie non svela mai il suo vero nome e nessuno lo conosce veramente. Detto ciò non vorrei cominciare svelandovi il mio proprio ora…
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Prefazione

Salve,
sono Penny Lane, così mi faccio chiamare, anzi credo che questo sia diventato il mio nome ormai.
Se non l’avete ancora capito, si, sono una groupie.
«Ma cos’è una groupie?» starete pensando.
Se lo chiedete a qualcuno sicuramente come prima cosa vi guarderà storto e come seconda vi risponderà con tono riprovevole: «Una groupie è una sgualdrina! Lascia perdere certe idee.».
Se cercate su internet di certo verranno fuori immagini di donne truccatissime e mezze nude che vanno in giro con le persone famose e si “divertono” con loro.
Wikipedia recita: «groupies: ragazze che accompagnavano le rockstar in gran parte delle loro tournée, assecondandone con entusiasmo la vita sregolata e le sfrenatezze sessuali.».
Non posso dissentire. E’ vero, ci sono anche questo tipo di groupies. E ripeto l’”anche” perché non sono tutte così.
Secondo il mio pensiero una groupie è una persona che ama così tanto la musica da diventarne completamente devota. Il discorso del sesso e degli eccessi è una cosa successiva, non obbligatoria.
Una frase che secondo me meglio descrive una groupie, è quella detta da Gail, la moglie di Frank Zappa: «Il rock'n'roll era l'altare, i tizi che lo facevano erano gli dèi, e le loro donne erano le sublimi sacerdotesse.».
Ecco cos’è una groupie, una sacerdotessa del rock n’ roll.
Quando nacqui, a Los Angeles il 10 febbraio 1965, tutto era magnifico. Il mondo stava attraversando, senza volerlo, uno dei suoi momenti più belli.
Musicalmente parlando gli anni ‘60 erano un paradiso, un giardino dell’Eden stupendo da non abbandonare mai.
Quelli erano anni in cui nacquero artisti del calibro dei Beatles, degli Who, dei Rolling Stones, gli anni in cui si esibirono voci come quella di Janis Joplin, insomma, anni unici.
La musica aveva sempre fatto parte della mia vita, sin dalla mia nascita. Quando mia madre partorì stava ascoltando Elvis Presley di cui era totalmente innamorata. Mio padre invece a quel tempo era un vero e proprio rivoluzionario della musica.
In poche parole capirete che non sarei mai potuta crescere diversamente se non con la musica nel cuore e nell’anima.
Ma la storia che voglio raccontarvi comincia più tardi, quando si avviava un altrettanto periodo stupendo, il 1980.
Esattamente all’inizio dell’ ‘82 sono diventata una groupie, prima non lo ero. Sentii che amavo così tanto il rock da convincermi che dovevo fare qualcosa per professarlo, e seguire le più importanti rockstar nelle loro tournée mi sembrava la cosa più giusta per portare avanti questa idea.
Così un bel giorno buttai qualche vestito nella borsa e partii, senza dire niente a nessuno.
Ma facciamo le cose con calma. Torniamo a quel periodo…





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