-Dreams and Nightmares
-Prologo
-Dreams and Nightmares.
Loro sono cinque ragazzi che hanno rubato il mio cuore, i One Direction. E io mi chiamo Giulia.
Ho
aspettato questo momento per tutto questo tempo, troppo tempo. E per
vederli almeno una volta sono dovuta venire in Inghilterra. Ma farei
qualsiasi cosa per loro. Per sentirli più vicini a me, per
fargli capire quello che mi fanno provare ogni volta che ascolto una
loro canzone. Anche con un solo urlo in mezzo a una folla.
Sono grata di essere una Directioner.
Sento qualcuno vicino a me dire che i ragazzi stanno per arrivare, e il mio cuore inizia a impazzire.
Ci siamo.
Ed ecco che quei cinque ragazzi entrano nella sala.
Un boato si alza intorno a me, ma il fiato mi si blocca in gola. Tutte le ragazze stanno piangendo, ma io
non ci riesco. Riesco solo a sorridere e a concentrarmi sui loro
sorrisi. Mozzafiato.
La fila si fa avanti verso il tavolo a cui sono seduti. Sta per
arrivare il mio turno e il mio cuore batte ancora a mille. Non credo di
aver mai provato un'emozione così forte in tutta la mia vita.
Stringo tra le mani tremanti il mio preziosissimo CD e salgo quei due scalini che mi dividono da loro.
Vedo con la coda dell'occhi che il bodyguard mi guarda con aria
sprezzante ma non mi interessa, sono troppo impegnata a guardarli.
Il primo è Liam che mi sorride subito dopo avermi autografato il
CD, poi c'è Niall che mi guarda con quei suoi occhi azzurro
cielo da far mancare il fiato. Zayn mi dice "VAS 'HAPPENIN?" facendomi
ridere come un'idiota e Louis mi guarda con aria compiaciuta,
probabilmente perché indosso una maglia a righe, chi lo sa.
Ma adesso ecco il ragazzo che aspettavo di più. Non che io abbia
un preferito, ma ho sempre provato un qualcosa di speciale per Harry.
Mi faccio coraggio e gli dico -Posso abbracciarti?-
Lui distoglie lo sguardo dal tavolo, mi sorride e dice - Certo!-
Così si alza allargando le braccia e io mi ci butto letteralmente dentro, quasi in lacrime.
Avevo sognato questo momento un sacco di volte, ma nessuna fantasia poteva eguagliare quello che stavo provando.
I suoi capelli profumavano ed ogni riccio era liscio come la seta.
Poi, accadde tutto molto velocemente. Mi ero appena staccata da lui
quando sentì un rumore sordo provenire da dietro di me e il
sangue mi si gelò nelle vene.
Caddi in ginocchio reggendomi la pancia con le mani; sentivo qualcosa
di caldo bagnarmi la maglietta, e sapevo che non era acqua...
Provavo un dolore fortissimo a intorno a me sentivo solo urla.
Alzai lo sguardo per un attimo e vidi che i ragazzi non erano
più al tavolo, ma scorsi Harry che veniva spinto dentro una
stanza dallo stesso bodyguard di prima.
Il suo sguardo incrociò il mio.
L'ultima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi.
|