Parola di Bellatrix Black;
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Il lungo abito nero ti fascia il corpo come se ti abbracciasse, il nastro verde gira appena sotto il seno, i tacchi alti ti slanciano. É il 25 Dicembre ma tieni le braccia scoperte. Il Marchio Nero brilla come un gioiello prezioso al collo di una nobile donna e proprio con lo stesso orgoglio tu lo sfoggi. Lo accarezzi dolcemente, quasi potessi romperlo, e segui la lunga linea nera del serpente, la figura del teschio e quasi ti sembra di poter accarezzare il potere. Chiudi gli occhi e ti lasci avvolgere dal silenzio.
Sei disgustata, distrutta, furiosa. Desideri solo fare loro del male. Come hanno osato far cadere il tuo Signore? Questi luridi babbanofili si contorcono sul pavimento sotto la potenza della tua ira. Gridi mille e mille volte quell'unica parola che ti rende felice. Hanno sbagliato e pagheranno, parola di Bellatrix Black. -CRUCIO!
Ti avvicini alla scrivania e ti siedi elegantemente, accavallando le gambe. Prendi la bacchetta tra le mani e ci giochi un po'. Giri e rigiri il lungo bastoncino tra le tue mani, lo punti contro la piccola piantina posta sul davanzale e gridi -Incendio!- per poi scoppiare a ridere, soddisfatta.
Seduta al buio della tua cella sputi per terra. Per colpa di quegli esseri inferiori – hanno osato mettere le mani su una Purosangue, sei disgustata ancora oggi – sei chiusa qui. Ma sei fiera, Bellatrix, perché sei entrata a testa alta, non hai rinnegato il tuo Signore come loro. Li conosci tutti. Lo giuri, li ucciderai appena uscita. Luridi traditori.
Ti alzi lentamente e chini gli occhi sulla scrivania. Prendi qualcosa tra le mani e lo porti alle labbra, con quel gesto che ti è ormai abituale.
Stringi tra le mani il pezzo di stoffa e lo porti alle labbra. É l'unica cosa che ti permette di non impazzire. Sei la Mangiamorte più fedele e leale che l'Oscuro Signore avrebbe potuto desiderare, ma nascondi un segreto nel cuore. Non è quella cosa tanto proclamata da loro, l'amore non esiste, è qualcosa di più. Non sai cosa sia, Bellatrix, sai solo che ogni notte sogni i suoi occhi fissi nei tuoi. Ogni notte, da sempre.
Prendi la bacchetta e il pezzettino di stoffa e ti allontani, per poi riporli in una borsa nera. Dopo esserti avvicinata alla porta da un' ultima occhiata alla stanza, poi esci.
Finalmente sei libera, libera di tornare da lui, libera di punire quei traditori, libera di avere potere. Finalmente lui è tornato. Sono passati quindici anni, ma lui è di nuovo qui con te. E stavolta quel marmocchio non riuscirà a sconfiggerlo, ci sarai tu ad ucciderlo se ce ne sarà bisogno. Parola di strega.
Ti incammini lungo il corridoio buio e ti dirigi verso la sala da pranzo di tua sorella, salutando occasionalmente qualche antenato degno della tua attenzione. Ti fermi davanti alla porta della sale e prendi la bacchetta. Spalanchi la porta con un incantesimo e fai la tua teatrale entrata, la testa alta, il portamento fiero e l'aria da regina. Ti siedi al grande tavolo nero come fossi la padrona di casa, alla tua destra il Signore Oscuro, alla tua sinistra tuo marito. Gli elfi cominciano a servire la cena e tutti i Mangiamorte cominciano a mangiare. Non ascolti i complimenti di Rodolphus, non lo degni di un'occhiata, non lo ringrazi. Il Signore Oscuro ti ha guardata mentre sei entrata. Mentre la tua mano si stringe attorno al pezzo di stoffa nero senti uno strano calore diffondersi all'altezza del cuore. Posi poi per terra la borsa e guardi tutti i tuoi commensali. Lo lasci per ultimo, affinché non si accorga troppo delle tue attenzioni. Mentre prendi le posate tra le mani ghigni soddisfatta. Aiuterai il Signore Oscuro a vincere questa battaglia, dovessi andare a cercare quel moccioso in capo al mondo. Al tuo prossimo Natale camminerai accanto a lui a testa alta.
Parola di Bellatrix Black.
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