| Sembrava un giorno noioso e invece, diventò il più bello. Era appena iniziata la scuola e mentre si parlava delle vacanze , quella porta si spalancò e la prof che avevo sempre odiato mi chiamo ed io "oh cavolo ed ora che ho fatto?!?Mi fa paura!" , ma per fortuna non chiamò solo me ma anche le mie amiche Maria e Anna. ci portò dalla preside ed io impaurita chiesi: "Profesoressa mi scusi, mi può dire cosa abbiamo fatto?!? per quale motivo siamo nell'ufficio della preside?!?" lei non mi rispose.
"Cavolo, cosa abbiamo combinato?!? Ne abbiamo fatte così tante che non so per quale di quelle cretinate siamo qui"
. Entrò la preside ci alzammo ed mentre iniziava a parlare , bussarono alla porta. Andai ad aprire erano altri 15 alunni tra ragazzi e ragazze, tutti preoccupati, neanche loro sapevano nulla. Li conoscevo quasi tutti ma non sapevo cosa avevamo fatto , ci avevo parlato si e no 2 o 3 volte quindi non avevo mai avuto modi di fare diciamo così "sciocchezze" con loro.
Dopo pochi minuti :
<< Ah, eccoli qui, gli altri ora che siete tutti presenti posso . . . >>
iniziò a spiegarci la preside ma fu interrotta da lui. . . Dario il ragazzo perfetto biondo occhi azzurri nel verde magro, alto e sopratutto insorportabile << Preside, io questa volta non c'entro nulla, non ho fatto nulla giuro>> aggiunse Dario,
ma la preside disse<< ragazzi rilassatevi non avete fatto nulla per cui dovete essere puniti, anzi dovete essere premiati avete avuto i voti migliori della scuola l'anno scorso e quindi verrete premiati due mesi >> la preside fu bloccata di nuovo
<> disse Alberto,
<< Non mi interrompete continuamente altrimenti non capirete nulla. Andrete due mesi a Londra a studiare all'università, i due mesi sono interamente pagati dallo stato. Questi sono i moduli che voi DOVETE completare le vostre famiglie sono state avvertite già circa due mesi fà, nessuno ha problemi il vostro gruppo partirà tra una settimana e con questo potete uscire non c'è bisogno di discutere su niente>>
Ero rimasta senza parole, la mia mente vagava ed io sembravo ipnotizzata, non capivo più niente e di sottofondo le tante domande che si ponevano gli altri. Rientrammo in classe e anche le altre sapevano già tutto e avemmo il tempo di capire meglio cio che ci era stava per accadere. Cavolo, Londra?!? Mamma mia che bello , il sogno di una vita.
E in tutto quel baccano l'unica frase che riuscii a dire fu
<>
Continua . . . |