Donne
Prologo
Non
la amava.
Sentiva
scivolare il corpo della donna sotto il suo, i seni
morbidi e precisi modellarsi sotto il tocco virile delle mani.
Lasciò che si
aggrappasse alla sua schiena, incapace di stare troppo tempo lontana da
lui:
gli apparteneva e desiderava ricordaglielo costantemente.
L’uomo
le accarezzò i capelli soffici, affondando le dita
nella chioma castana e immaginando di tenere un’altra donna
tra le braccia.
Avvertiva la sua pelle delicata, così perfetta,
e strinse con forza le ciocche che teneva in mano per allontanare il
pensiero
di lei.
No,
non c’era quella donna al momento, non era lei che
respirava bisognosa sul suo viso, non erano sue le labbra dolci che
sfioravano
le proprie. Lasciò libera la fantasia, vedendo la donna che
avrebbe sempre
amato al posto di quella bambola che gli era stata destinata, sognando
i suoi
lunghi capelli rossi che gli solleticavano il collo.
L’immagine
era talmente nitida che l’uomo spalancò gli
occhi, e quale sofferenza e temporaneo disorientamento lo colsero
quando gli si
parò davanti il suo sorriso candido!
Non
si fermò, ma continuò a tenerla tra le braccia
finché
non ebbe depositato il suo seme in lei, realizzando ciò per
cui era lì. La
lasciò addormentarsi sul suo petto, ascoltando il rumore
incessante del cuore
di lei; la melodia del suo si era affievolita qualche giorno prima.
Osservò
il firmamento sopra le loro teste, gli parve di
riconoscervi il suo sguardo. E allora il dolore oppresse la mente di
Adamo,
mentre le sue mani accarezzavano obbedienti la schiena di Eva, la donna
che era
stata creata per asservirlo, sua costola per non ribellarsi come aveva
fatto la
primogenita. Avvertì le lacrime salirgli agli occhi, non
fece niente per
fermarle.
Lei
non era Lilith.
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Cento.
Cento
storie pubblicate su EFP.
Il
2011 è stato un anno impegnativo per me, ho sofferto e ho
pianto, e questo ultimo mese è stato più pesante
degli altri. Non ho mai visto
il Capodanno come l’opportunità di gettarsi alle
spalle un pessimo anno e ricominciare
tutto; tuttavia, qui si tratta del 2012 e, forse perché
dovrebbe essere
“l’ultimo anno”, forse perché
vorrei solo lasciare indietro ciò che mi ha fatto
soffrire, stavolta voglio essere ottimista. E lo faccio con una nuova
storia,
con la centesima, partendo proprio da oggi.
Ho
voluto iniziare con le due primogenite, la figlia della
terra e la figlia dell’uomo, per introdurre le donne di cui
racconterò con
cento parole nei prossimi capitoli, personaggi mitologici e letterari,
cinematografici e realmente esistiti. Per chiudere in bellezza credo si
possa
immaginare con chi.
Non
ci sono state solo sofferenze, però, in questo 2011: ho
conosciuto molte persone, il mio cuore ha battuto e continua a battere,
e sono
riapprovata da poco più di un anno su EFP. Sarò
patetica dicendo che ho
incontrato persone meravigliose? Può darsi, ma voglio dire
la verità e
ringraziarvi tutti. Perdonatemi se dimenticherò qualcuno, le
persone che voglio
ringraziare sono tante e potrebbe sfuggirmi qualche nome; tuttavia, se
aveva
attraversato la mia strada, lo sapete già voi.
Prima
di tutto, ringrazio DarkAeris,
la mia migliore amica
da otto anni. E non le ho mai detto di essere la mia migliore amica,
credo. Non
sono un granché con queste cose. Ti ringrazio per ogni
momento in cui mi sei
stata vicina, anche quando avevi altro a cui pensare, e per avere
passato notti
insonni con me a scrivere di Marco, Ettore e Davide.
Il
secondo ringraziamento a Charme,
la prima persona a cui
mi sono affezionata qui sul sito: mi hai lasciato delle recensioni
magnifiche,
cara, facendomi tornare il sorriso un sacco di volte.
Tefnut. Cosa dire di
lei? Una ragazza che credo sia
completamente il mio opposto, ma a cui voglio molto bene. Draco
è tutto tuo
quest’anno, te lo lascio perché lo meriti.
I
ringraziamenti vanno anche alle ragazze di MSN, coloro con
cui ho passato alcune sere quest’estate a chiacchierare di
qualsiasi cosa, a
sfidarci. Prima di tutto a Noth,
perché anche lei si merita qualcosa, e sono
felice che “qualcuno” ci abbia fatte conoscere; a
mia moglie
Cecilietta-etta-etta
(missohara), anche se mi tradisci di continuo con John, e
questo non si fa, non quando ti aspetto a casa con la cena in forno per
non
farla freddare; a Somo,
Roxanne (a
cui credo sia piaciuto questo prologo!), June,
AlexBlack e Wynne,
perché mi avete fatto fare un mucchio di risate.
A
tutte le Muse,
perché anche voi mi fate fare un sacco di
risate, e sono lieta che mi abbiate accolta fra voi.
Grazie
a Taminia,
per avermi segnalata tra le scelte: è
stato un momento bellissimo, non cesserò mai di ringraziarti
per questo.
Grazie
a Pad, May_Z, Only, Zuza, Daphne, Hikaru, Astrid.
Grazie
a SunnySideOfTheStreet,
per essermi stata vicina
quando ero giù per un certo “lui”.
Grazie
a Rin,
perché con te parlare di Hook e Nana è bellissimo.
Grazie,
non ultimo, a tutti i miei recensori: è bellissimo
ricevere una recensione per qualcosa che si scrive, molti di noi lo
sanno. E’
bellissimo, e per voi va un ringraziamento enorme.
E
poi, al termine di questi ringraziamenti più lunghi della
storia stessa, c’è una ragazza che ha realizzato
il sogno credo di tutte le
EFPiane: a Erica
(HarryJo), per essere una delle persone migliori che hanno
attraversato la mia strada. Non so come farei senza di te, senza i tuoi
sms, i
tuoi “Baka!”, le tue storie, le tue parole sempre
giuste, la tua presenza
costante anche se sei a chilometri da me. Grazie perché le
tue recensioni sono
fantastiche e quella che mi hai lasciato alla mia storia preferita mi
ha fatta
piangere (non solo quella, ma in particolare!). Perché
è grazie a te che ho
capito di non essere Pansy, di poter essere Ginny, di fare
ciò che è in mio
potere per ottenere quello che voglio, di non lasciarmi abbattere dalle
circostanze. Mi hai salvata, Erica. Un grazie enorme a te, la prima
scrittrice
che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere.
Buon
anniversario a EFP, grazie per questi undici anni.
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