1. Brufoli rivelatori
Oggi è il compleanno di Rukawa per cui ci tenevo a postare qualcosa.
Nel mio
forum ho aperto un topic relativo alla sua festa di compleanno e chi
volesse aderire è benvenuto. Nell'angolo di Rebychan troverete
maggiori ragguagli.
Così come troverete maggiori informazioni sulla one shot sotto postata.
Per maggiori delucidazioni quindi vi rimando lì.
Come al solito, i personaggi non sono miei e scusate se ci saranno degli errori.
Ringrazio chiunque leggerà questa assurda storia e mi farà sapere il suo parere.
Vi auguro un Buon 2012.
Vi lascio alla lettura.
Rebychan
Primo fiore - BRUFOLI RIVELATORI
Hanamichi varcò il
cancello dello Shohoku furtivamente tentando di evitare
d’incontrare il gundan. Non voleva essere costretto a fermarsi a
parlare con loro perché non voleva che Haruko nel frattempo
arrivasse a scuola e lo vedesse in quello stato. Dribblò con
grande maestria gli altri studenti che chiacchierando allegramente si
dirigevano verso la scuola e s’introdusse nell’istituto.
Senza guardare nessuno in faccia andò verso il corridoio delle
prime pensando alla sfortuna che gli era capitata tra capo e collo.
Perché proprio a lui doveva nascere quel coso proprio in quel
posto. Era così enorme da non poter di sicuro passare
inosservato e faceva profondamente schifo. Per un po’ di giorni
per non perdere le già di per se minime speranze di conquistare
la Akagi doveva per forza non incontrarla e, quindi, non sarebbe andato
neanche agli allenamenti del club di basket. Si vergognava troppo a
farsi vedere ridotto così da lei. Era…..
"Hanamichi, come mai
sei venuto a scuola così presto?" quella voce stridula fece
accapponare la pelle del rossino che istintivamente si girò con
sguardo beota ed adorante verso la ragazza che aveva parlato dicendo
"Harukina cara" poi però si ricordò del suo problema ed
imbarazzato si portò entrambe le mani al mento come a nascondere
qualcosa.
La ragazza
guardò l’amico sorpresa da quel comportamento e
innocentemente chiese "Cosa c’è Hanamichi ti senti male?"
"No Harukina, non
preoccuparti. E’ solo che …vedi io….non so come
spiegarmi" farfugliò il rossino arrampicandosi sugli specchi
sempre tenendosi le mani al mento, poi però vedendo che non
riusciva a trovare una scusa decente si girò ed esclamò
"Adesso devo proprio andare Mito mi aspetta".
Cominciò a
correre ma pochi centimetri dopo girando un angolo sbatté
addosso ad un altro studente. Cadde a terra perdendo l’equilibrio
e sbattendo il sedere. Haruko gli fu subito accanto e preoccupata
chiese "Ti sei fatto male?"
Hanamichi si
alzò velocemente e per tranquillizzare l’amica
cominciò a fare il buffone fingendo di sollevare dei pesi con le
mani "Certo che sto bene nessuno può abbattere il tensai"
"Bene" sorrise la
Akagi guardando in viso il ragazzo dai capelli rossi. Subito il suo
sguardo finì sul mento dell’altro e i suoi occhi
strabuzzarono dalla sorpresa. Batté le mani allegra e con voce
eccitata disse "Che bello Hanamichi hai un brufolo del desiderio"
Sakuragi arrossendo,
rendendosi conto che lei aveva notato la sua orribile disgrazia, si
sentì sprofondare dalla vergogna. Quella sporgenza sul mento gli
sfigurava il viso e lo rendeva mostruoso. Poi, però si rese
conto sia che l’amica sembrava felice di quel brufolo, sia delle
parole che aveva pronunciato e ripeté confuso "Brufolo del
desiderio? Cosa intendi?"
"Come Hanamichi non
lo sai? Ma dove vivi?" fu la prima reazione di Haruko
all’atteggiamento incerto del ragazzo, dopo però con
l’aria di una maestrina saccente cominciò a spiegare "Vedi
il brufolo sotto il mento come nel tuo caso significa che sei
desiderato, invece quello sulla fronte" e sollevò la frangetta
che portava per fargli vedere "indica che si desidera qualcuno"
"Davvero?" chiese il rossino confuso.
"Si. Te lo garantisco. Sei fortunato Hanamichi, qualcuno ti desidera".
Proprio in quel
momento suonò la campanella e Haruko salutò l’amico
per raggiungere la sua classe. Il rossino era eccitato, possibile che
sul serio avesse ragione la ragazza e finalmente dopo 50 rifiuti
qualcuno volesse mettersi con lui. Ma chi poteva essere? Mentre entrava
in classe guardò fuori dalla finestra che dava sul cortile
d’entrata e notò Rukawa in ritardo addormentato sulla
bicicletta e il ricordo di quanto accaduto il giorno prima lo sconvolse.
Flash back
Hanamichi era in
farmacia e stava cercando nei vari scaffali una pomata per i brufoli.
Gli era nato un foruncolo sotto il mento e voleva farlo sparire il
prima possibile. Ad un tratto l’aveva scorta ed aveva notato che
ce n’era solo una. Aveva allungato la mano per prenderla quando
qualcun altro gliela aveva portata via da sotto il naso. Arrabbiato si
era girato in direzione dello scocciatore e si era trovato di fronte
due profondi occhi blu che conosceva benissimo "Kitsune che ci fai
qui?" aveva ringhiato dalla rabbia.
"Hn" aveva risposto Rukawa andando verso la cassa per pagare.
Il rossino lo aveva bloccato posandogli una mano sulla spalla "Ehi dove credi di andare con la mia pomata?"
Kaede allora si era deciso a parlare "Do’aho non mi risulta che questa crema sia tua. L’ho presa prima io"
"Si ma l’avevo vista prima io baka kitsune. Dammela immediatamente. Mi serve"
"Non ci penso nemmeno a dartela, serve anche a me"
Quelle parole
insospettirono Sakuragi, guardò il compagno in viso con
attenzione sperando di vedervi un brufolo gigantesco che lo rendesse
brutto ma non vi scorse niente "A cosa ti serve? Non mi sembra che tu
abbia brufoli"
"Si che ce
l’ho. Solo che sono stato fortunato e non si vede come il tuo.
Sai il tuo è orribile. Hai anche i brufoli da do’aho"
"Come osi baka
kitsune!!!!!!!!!!! Io ti distruggo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dammi subito quella crema, la vuoi solo per mettermi nei guai"
sbraitò il rossino gettandosi verso il moretto, ma questi lo
stupì sollevando la frangia che gli copriva completamente la
fronte e al centro Sakuragi notò un gigantesco brufolo.
Hanamichi
bloccò la sua furia ritornando calmo "Allora ce l’hai sul
serio. Però fa lo stesso Kitsune quella crema serve di
più a me che a te. Io devo preservare la mia grandiosa bellezza
tu invece puoi farne a meno"
"Do’aho. Immagino tu intendessi il contrario" sbottò il volpino con fare canzonatorio.
"Ehi cosa insinui? Che sono brutto?"
"Hn" fu
l’ultimo commento del volpino, prima di girarsi verso la vetrata
che dava sulla strada e chiedere furbescamente, non voleva infatti
attaccar briga con Hanamichi per la pomata, quel tubetto doveva essere
suo a tutti i costi, quel brufolo anche se non lo si vedeva gli dava
molto fastidio "Ma quello non è il tuo migliore amico?"
Il rossino
guardò verso il luogo indicato da Rukawa ma non vide niente. "Ma
cosa dici? Non c’è nessuno. Non tentare di fare il furbo
per portarmi via la pomata" esclamò poi rivoltandosi in
direzione di dov’era il volpino pochi istanti prima, ma non vi
trovò più nessuno. Sentì la porta della farmacia
chiudersi e notò la volpe all’esterno prendere la
bicicletta e andarsene. Velocemente Hanamichi fu sulla strada ma troppo
tardi. Non poté che urlare al vento "Baka Kitsune"
Fine flash back
Hanamichi si sedette sul
banco pensieroso. Kaede aveva un brufolo sulla fronte e significava che
desiderava qualcuno, lui invece ce l’aveva sul mento e quindi era
desiderato possibile che…….no ma cosa andava a pensare?
Lui ed il volpino erano due maschi e, poi, si odiavano reciprocamente.
Le parola dette da Haruko dovevano essere solo delle sciocchezze che la
ragazza si era inventata per consolarlo. Non c’era altra
spiegazione.
Al pomeriggio visto che
ormai la Akagi lo aveva visto il rossino andò agli allenamenti.
Tutti lo presero in giro per il brufolo ma non ci fece caso. Per tutta
la sezione di allenamento Sakuragi si ritrovò più di una
volta a fissare Rukawa mentre giocava con occhi diversi dal solito. La
storia dei brufoli raccontata da Haruko gli girava ancora in testa
e…..lo faceva essere particolarmente sensibile. Tentò di
intravedere il brufolo del moretto attraverso i capelli ma non fu
fortunato. Guardò il suo portamento mentre tirava a canestro,
s’incantò a guardarlo negli occhi e nel viso, si
lasciò conquistare dal suo modo di giocare e quando finalmente
Akagi decretò che per quel giorno potevano smettere gli
allenamenti e si diressero tutti verso gli spogliatoi Sakuragi si mise
sulla doccia davanti a quella di Kaede e per tutto il tempo lo
contemplò. Dovette ammettere con se stesso che il volpino era
davvero bello. Aveva dei lineamenti angelici che rientravano nella
bellezza classica, il taglio dei suoi occhi poi lo rendevano
affascinante e misterioso. Il suo corpo era un fascio di muscoli senza
nemmeno un grammo di grasso e il suo fisico era perfetto ed agile. La
sua pelle bianca era luminosa. Si ritrovò a pensare a come
sarebbe stato toccarla, se sarebbe stata voluttuosa e si rese conto di
essersi eccitato. Velocemente girò la manopola dell’acqua
fredda per raffreddare i suoi bollenti spiriti e mollò una
craniata sulla parete per ritornare in se. Cosa stava facendo? Solo per
quella scemenza sparata da quella cretina di Haruko lui si ritrovava a
pensare e a sconvolgersi di fronte al corpo nudo della sua volpe. Stop.
Cos’è che aveva detto? Scemenza sparata da quella cretina
di Haruko? Da quando Haruko era diventata una cretina se fino a quella
mattina era la luce dei suoi occhi? Boh, non capiva. E, poi e
soprattutto da quando la volpe era sua. Era sempre più stranito.
Cosa stava succedendo?
Preso dai suoi
pensieri, Hanamichi fu l’ultimo ad uscire dalla doccia.
Andò negli spogliatoi per cambiarsi e vi trovò solo
Rukawa già completamente vestito che armeggiava con lo specchio
del suo armadietto per mettersi la pomata sul brufolo.
Quando il moretto
ebbe finito si girò verso il rossino che era rimasto bloccato a
guardarlo soggiogato dal suo fascino e dalle emozioni che aveva
scoperto di provare quel giorno quando si trovava di fronte a lui.
"Che hai da guardarmi?" chiese Rukawa sorpreso.
Intorno a loro due
si respirava una certa tensione che Hanamichi tentò di tagliare
dicendo "Niente, pensavo. Come va il brufolo?"
"Insomma….e il tuo?" si degnò di rispondere l’altro.
"Bhe starebbe meglio se mi avessi lasciato la pomata. Tutti mi hanno preso in giro"
"Do’aho. Non serve un brufolo perché tutti ti prendano in giro, sei già un buffone per conto tuo"
Il volpino si
sarebbe aspettato la solita reazione ovvero che Hanamichi urlasse Baka
Kitsune e gli si scagliasse contro, ma invece ciò non accadde.
Per tutto il giorno il do’aho era stato strano si era reso conto
Rukawa ed ora lo era ancora di più. Sakuragi lo aveva fissato
per tutto l’allenamento attentamente e….anche se la cosa
non gli era spiaciuta per nulla bhe lo aveva reso nervoso a tal punto
che non era riuscito a dare il meglio di se quel giorno nel basket e
aveva preferito evitare gli allenamenti supplementari. Cosa era
successo al do’aho?
Il rossino da parte
sua aveva deciso di parlare con il volpino dei brufoli del desiderio,
voleva vedere la sua reazione e scoprire se c’era un briciolo di
verità in quanto detto da Haruko per cui a bruciapelo chiese
"Hai sentito la storia dei brufoli del desiderio?"
Il volpino lo
scrutò attentamente, Hanamichi era mezzo nudo ed era davvero un
bel bocconcino, prima di sorridere maliziosamente "Quale? Quella che
dice che se un ragazzo ha un brufolo sotto il mento è
desiderato, e se ce l’ha sulla fronte desidera?"
"Si quella" arrossì Sakuragi.
Rukawa si avvicinò al rossino "E pensi che sia il nostro caso?"
Hanamichi
abbassò lo sguardo imbarazzato "Certo che no!!!!!!!!!!!! Io ti
o…" farfugliò tentando di proteggersi ma una leggera
risata lo fermò.
Kaede era rimasto
fermo in attesa che il rossino si decidesse a dirgli cosa provasse per
lui. Quando il do’aho però aveva cominciato a dire la
parola odio, Rukawa non ci aveva visto più. Lui si era
innamorato di Sakuragi a prima vista e in quei mesi, nei quali il
do’aho non aveva fatto altro che picchiarlo decantando il suo
odio per lui, per correre dietro alle sottane di una stupida ragazzina,
aveva sofferto molto. Lui sapeva di non avere un bel carattere, di non
essere in grado di mantenere una conversazione decente con chi gli
stava accanto. Di essere burbero ma….nel suo piccolo aveva
tentato in tutti i modi di fare capire al suo compagno di squadra del
suo interessamento per lui, durante le partite a suo modo lo
incoraggiava, gli era sempre stato accanto quando si era trovato in
difficoltà tentando di farlo risorgere, ma l’altro aveva
sempre continuato con la sua politica di odio profondo nei suoi
confronti. Tutti i suoi sforzi erano falliti.
In quel momento non
era in vena di sentire Hanamichi per l’ennesima volta urlargli
contro ti odio, per un attimo aveva sperato che il rossino si fosse
deciso a ricambiarlo, a capire che erano fatti l’uno per
l’altro ma aveva dovuto disilludersi di nuovo. Fu per questo che
ridacchiando esclamò "Sei proprio un do’aho. Sono soltanto
stupide credenze di alcune ragazzine che vogliono trovare qualcosa di
piacevole anche in una brutta esperienza come avere un brufolo. Come
puoi anche solo pensare che io possa essere interessato a te?"
Dopo di che, senza
aspettare la reazione e la risposta di Sakuragi che aveva sentito il
suo cuore incrinarsi a quella frase, se ne andò.
Il rossino rimase a
fissare la porta da cui Rukawa era uscito per diversi minuti. Non
sapeva ancora perché ma quelle parole gli avevano fatto un male
cane e si ritrovò a domandarsi se lui odiava sul serio la volpe
oppure no. Cosa provava per il suo eterno rivale?
Si decise a
vestirsi. Stava per andarsene dagli spogliatoi quando notò in
bella mostra sulla panchina usata dal volpino la pomata per i brufoli.
Rukawa doveva averla dimenticata oppure l’aveva lasciata li per
lui? Era più probabile la prima ipotesi dato che solo pochi
attimi prima Kaede gli aveva fatto ben capire che non gli importava
niente di lui. Si sentì triste ed amareggiato a quella
considerazione. Prese il tubetto, se lo mise in tasca e corse a casa.
Qui giuntovi cosparse il suo brufolo con la crema e andò subito
a letto dove si addormentò di colpo. Rivisse in sogno tutti i
momenti significativi che avevano costellato il suo rapporto con Rukawa
e quando si svegliò il giorno dopo aveva capito che il volpino
con lui si comportava in maniera diversa che con tutti gli altri. A
modo suo nel bene e soprattutto nel male gli era sempre stato accanto e
solo grazie a lui era sempre riuscito ad uscire dallo sconforto che lo
prendeva quando giocava male in una partita. Questo cosa poteva
significare? Possibile che …..nonostante quanto gli aveva detto
la sera prima in verità la volpe ci tenesse a lui? Queste erano
domande a cui non poteva rispondere da solo.
Sospirò e si
preparò per andare a scuola. Si rimise la pomata sul brufolo che
ancora troneggiava sul suo mento e, poi,mise il tubetto in cartella.
Era intenzionato a restituirlo al suo legittimo proprietario. Arrivato
alla Shohoku aspettò il volpino nella rastrelliera delle
biciclette e appena lo vide il suo cuore che fino a quel momento aveva
battuto normalmente cominciò a tamburellare forsennatamente
sulla sua cassa toracica. Possibile che in un giorno i suoi sentimenti
per Rukawa fossero cambiati così tanto? E tutto per colpa di un
brufolo? Non era che in verità per lui il volpino era sempre
stato importante e solo ora si stava rendendo conto di questo? Boh era
sempre più confuso.
Kaede mezzo
addormentato non aveva notato la presenza del rosso, sbadigliando aveva
appoggiato la bici al suo posto e con passi lenti e malfermi si era
diretto all’entrata della scuola. Sakuragi gli si parò
davanti e con un sorriso a trenta due denti che esprimeva la sua
felicità nel vederlo gli consegnò la pomata. "Questa
è tua, te l’eri dimenticata. Non ti dispiace se l’ho
usata vero?"
Rukawa sorpreso nel
trovarselo davanti mugugnò "Potevi restituirmela anche agli
allenamenti" e si ritrovò pure a confessare una mezza
verità "L’avevo lasciata apposta negli spogliatoi
perché tu la usassi".
Entrambi i ragazzi
si guardarono negli occhi arrossendo. Poi li distolsero perché
non erano ancora in grado di sostenere per troppo tempo l’uno lo
sguardo intenso dell’altro ed in silenzio andarono in classe.
Qualcosa era
cambiato tra loro ed in meglio ma nessuno dei due capiva ancora fino a
che punto. Per un paio di giorni Hanamichi e Kaede si scambiarono la
pomata furtivamente e si aspettavano negli spogliatoi per chiacchierare
un pochino del più e del meno. I loro battibecchi durante gli
allenamenti e anche dopo erano ancora presenti ma sembravano far parte
di un rapporto d’amicizia particolare che li stava unendo. Anche
quelle piccole scaramucce che si concludevano con i pugni facevano
parte di loro. Adesso erano in ottimi rapporti ed entrambi erano
soddisfatti della situazione.
E dopo tre giorni
quando il brufolo sulla fronte per Rukawa e quello sul mento di
Sakuragi sparirono con un tacito accordo i due ragazzi si ritrovarono
al mattino davanti al cancello della scuola e festeggiarono
abbracciandosi. Quello fu uno strano spettacolo per tutta la scolaresca
che non si sarebbe mai aspettata un comportamento del genere fra loro
due ma ai due giovani non importava. Kaede era felice, ormai poteva
considerare Sakuragi un amico. Era sconvolgente fino a pochi giorni fa,
non avrebbe mai immaginato che il suo rapporto con il do’aho si
sarebbe evoluto così velocemente in un modo così bello. E
se anche il rosso non l’avesse mai amato almeno adesso poteva
stargli vicino se non altro come amico. Il rossino d’altra parte
era euforico, ormai si era reso conto di essersi innamorato del volpino
solo che non sapeva come dichiararsi, non conosceva i sentimenti
dell’altro e aveva paura di rovinare il rapporto di amicizia che
si era instaurato tra loro.
Dopo la sparizione
dei brufoli però le cose fra i due ragazzi peggiorarono. Non
avendo più la scusa di scambiarsi la pomata gli incontri si
diradarono tant’è che riuscivano a malapena a salutarsi
agli allenamenti, a litigare come al solito e a scambiarsi due parole
mentre si facevano la doccia. Il rossino avrebbe voluto fermarsi ad
aspettare l’altro visto che era più veloce a cambiarsi
ma….non sapeva come il volpino avrebbe accolto quella sua
ingerenza nella sua vita, temeva di rovinare quello che era nato tra
loro non rendendosi conto che il loro rapporto stava già andando
a rotoli. Il moretto invece era triste, pensava che Sakuragi lo avesse
solo usato per avere gratis la pomata e che ora non servendogli
più lo avesse gettato via ritornando ai suoi soliti amici.
Fortuna volle che ad aiutarli a chiarire la situazione sopragiunsero due fattori.
Un mattino Hanamichi fece
la sua comparsa a scuola con un cerotto che gli copriva gran parte del
naso. Era imbarazzato per il nuovo inconveniente che avrebbe dovuto
affrontare ovvero un enorme brufolo che gli copriva la punta del naso.
In quel periodo non gli andava proprio bene niente. Mentre pensava al
brufolo, alla volpe e al gelo che si era creato tra loro negli ultimi
giorni finì con lo sbattere contro Haruko. Alla vista della
ragazzina arrossì, ormai di lei non gli importava più
niente, la considerava solo un’amica ma era frustrante avere la
sfortuna d’incontrarla sempre e solo nelle situazioni peggiori.
La Akagi guardò il suo amico in volto e lo salutò
calorosamente "Buongiorno Hanamichi. Come stai oggi? E’ da un
po’ che non riusciamo più a parlare" in effetti il rossino
da quando aveva capito di amare la volpe l’aveva un po’
evitata.
"Bhe vedi sono stato
impegnato negli allenamenti" biascicò una scusa il ragazzo dai
capelli rossi portandosi una mano dietro la testa.
"Lo so! Stai
migliorando moltissimo, fra poco non avrai rivali" disse dolcemente la
ragazzina con un bel sorriso, poi però si fece seria "Cosa hai
fatto il naso? Non avrai litigato con qualcuno?"
"No. Il cerotto mi
serve per nascondere un brufolo" rispose Hanamichi istintivamente per
poi pentirsene subito dopo. Sapere di quel foruncolo l’avrebbe di
sicuro disgustata.
Haruko come era già
successo per il brufolo sotto il mento invece si agitò tutta
euforica "Hanamichi è meraviglioso, hai un altro brufolo del
desiderio"
"Un altro?" s’arrischiò a dire Sakuragi desideroso di saperne di più.
"Ma come Hanamichi
mi sembrava di avertelo spiegato l’altra volta. Comunque allora
il brufolo sotto il mento è quello dell’essere desiderato,
quello sulla fronte è quello del desiderio, quello sulla guancia
destra è quello dell’essere lasciati, quello sulla
sinistra del lasciare e quello sul naso è il più bello,
è quello dell’amore corrisposto. Chi è la
fortunata?" esclamò tutto d’un fiato la sorella del
capitano.
Il rossino la
guardò sbigottito. Se era vero quello che Haruko diceva
significava che anche Rukawa era innamorato di lui. Ma cosa andava a
pensare? Velocemente rispose all’amica proteggendosi "Non
c’è nessuna fortunata, si vede che con me i brufoli del
desiderio non c’entrano niente". La superò teso
salutandola e si diresse verso la sua classe.
La mattinata
trascorse velocemente con Sakuragi che non faceva che pensare alle
parole di Haruko e al fatto che il suo amore potesse essere sul serio
corrisposto o meno. Tentò di ripassarsi tutte le reazioni che il
volpino aveva avuto con lui in quell’ultimo periodo. Grazie al
brufolo si era sciolto ma…era ancora un iceberg e non rivelava
un particolare interesse nei suoi confronti anzi era sempre pungente e
sfrontato.
Sospirando raggiunse
la palestra e rimase sconvolto quando vide anche sul volto del volpino
un cerotto a coprirgli il naso. Gli si avvicinò e subito a
bruciapelo gli chiese "Cos’è è successo?"
"Un brufolo" rispose abbassando lo sguardo "E tu?"
"Idem" ridacchiò il rossino "Siamo infestatati ultimamente"
Anche la volpe si
sbottonò e sorrise. Si guardarono negli occhi per qualche
istante ridendo insieme prima di ritornare seri. E proprio in quel
momento il rossino si decise a mettere in atto una nuova strategia.
Durante la partita amichevole che Anzai propose Hanamichi tentò
di rimanere il più possibile vicino a Rukawa, tentò di
toccarlo più che poteva con dolci carezze ad ogni occasione
propizia che riceveva, quando caddero sul pavimento a seguito di
un’azione di gioco poi s’intrattenne più del dovuto
sopra il compagno facendo entrare in contatto le loro virilità e
fu piacevolmente sorpreso quando sentì il volpino gemere. Voleva
vedere se a Kaede sarebbero spiaciute le sue premure ed invece
l’altro accettò tutti i suoi gesti affettuosi, certo non
fece niente per far capire al rossino che gli facevano piacere e
può darsi che neanche si fosse reso conto che era manifestazioni
d’amore ma….Sakuragi alla fine si decise che tentare non
gli sarebbe nuociuto. Era già stato scaricato da molte ragazze,
Rukawa poteva essere il primo ragazzo ma doveva dichiararsi. Forse i
brufoli del desiderio non esistevano sul serio, ed erano solo
un’invenzione da ragazzine ma fra loro due c’erano state
troppo coincidenze.
I brufoli sul mento
e sulla fronte, l’amicizia che era nata tra loro improvvisa
grazie alla pomata, la scoperta del rossino di essersi innamorato, il
gelo di quegli ultimi giorni come se sia lui che Kaede temessero di
scoprirsi troppo, i brufoli sul naso, il comportamento più
sciolto che Rukawa aveva con lui, il fatto che durante quegli
allenamenti gli aveva permesso di toccarlo, quei particolari avranno
pur avuto qualche significato no? Quella sera stessa gli avrebbe detto
che gli voleva bene e avrebbe accettato qualunque fosse stata la sua
risposta.
Il volpino era tutto in
fermento. Sakuragi durante gli allenamenti era stato incredibilmente
affettuoso nei suoi confronti. Ogni suo tocco era stato come una
carezza dolcissima, aveva scorto più di una volta i suoi occhi
rivolti verso di lui con un’espressione tenera stampata in viso,
quando poi erano caduti l’uno sull’altro e Hanamichi aveva
fregato il suo sesso con il suo aveva quasi perso la testa, solo il
fatto che erano insieme con gli altri lo aveva trattenuto da non
baciarlo davanti a tutti. Lui aveva tentato di non far capire al
rossino quanto per lui erano stati importanti quei gesti., temeva che
l’altro avesse scoperto i suoi sentimenti e potesse prendersi
gioco di lui. Eppure….il suo cuore continuava a battere forte
grazie alla speranza che forse poteva essere ricambiato.
Quando, uscito dalla
palestra, Rukawa si trovò davanti Hanamichi nel luogo in cui
teneva la bicicletta rimase interdetto. Il suo sguardo era così
serio, sembrava volergli parlare, cosa poteva significare? Certo non
quello che sperava, forse voleva solo dirgli di stargli lontano.
Lo salutò con
un "…iao" mentre s’inchinava sulla catena della bici e
tentava di aprire il lucchetto che la proteggeva.
Il rossino si era
fatto una doccia super veloce e aveva deciso di aspettare la volpe li
per rivelargli i suoi sentimenti. Si era preparato un discorsetto e
dopo aver aperto un paio di volte la bocca senza però riuscire
ad emettere alcun suono, tirò un profondo respiro e finalmente
si decise a parlare "Senti, Rukawa, tu sai cosa significa il brufolo
sul naso?"
"Sì. E’
una gran seccatura" rispose l’altro un po’ deluso. Cosa
c’entravano in quel momento i brufoli? Lui pensava che il rossino
avesse qualcosa da dirgli su loro due. Certo non poteva credere che
Hanamichi lo amasse ma forse almeno lo avrebbe voluto come amico. Si
era completamente dimenticato dei brufoli del desiderio, dopo tutto lui
non aveva mai creduto alle superstizioni.
Sakuragi sospirò "Non in quel senso. Ti ricordi i brufoli del desiderio?"
Il volpino si
girò imbarazzato rendendosi conto in quel momento del vero
significato dei loro brufoli o almeno del significato che il rossino
forse voleva dargli. Tuttavia non riuscì a trattenere una delle
sue solite frecciatine, aveva proprio un caratteraccio "Sì me li
ricordo, ma ti ho anche detto che sono solo delle scemenze".
Quelle parole
ferirono il rossino, dunque si era illuso per niente, il volpino non
provava niente per lui. Comunque si decise a parlare lo stesso "Vedi i
brufoli sul naso significano amore corrisposto. Ora so che sono un
cretino e che tu non provi niente per me ma….volevo che tu
sapessi lo stesso che mi piaci, in questa settimana mi sono accorto che
non mi sei per nulla indifferente, che non ti odiavo affatto e ho
finito con l’innamorarmi di te"
Rukawa era
sbigottito ma felice. Non trovò subito le parole adatte per
rispondere al ragazzo dai capelli rossi, era troppo sconvolto dalla
notizia ed Hanamichi finì con il fraintendere il silenzio. Si
girò e disse "Bhe non fa niente, fa’ come se non ti avessi
mai parlato. Me ne vado" si fermò dopo pochi passi quando
finalmente la voce del moretto riuscì a formulare un flebile
sussurrò "Anche tu mi piaci".
Il rossino si
girò di nuovo verso Kaede e guardandolo negli occhi con
un’espressione speranzosa in silenzio lo incitò a ripetere
quanto aveva sussurrato. Il volpino non si fece pregare molto
"Anch’io ti voglio bene, mi piaci da quanto ti ho conosciuto.
Tutti questi mesi per me sono stati una autentica sofferenza. Il tuo
odio è stata la cosa peggiore che mi sia mai capitata nella vita"
"Perdonami"
esclamò Sakuragi stringendo fra le sue braccia il moretto. Il
volpino ricambiò l’abbraccio mentre nello stesso istante i
due ragazzi si dicevano "Ti amo". Poi, i loro volti si sollevarono e
come se fosse stata la cosa più naturale di questo mondo, le
loro labbra s’incontrarono dando vita ad un bacio dolce ed
intenso che sapeva del sapore della primavera.
Quando si
separarono, il rossino sollevò la frangetta della volpe e depose
un bacio dove una volta c’era il brufolo come a ringraziarlo. Lo
stesso fece Rukawa sul mento del compagno. Poi, Hanamichi
appoggiò la mano sul naso di Kaede e malizioso chiese "Hai
ancora un po’ di pomata per i brufoli a casa?"
Il volpino fingendo
innocenza quando invece aveva capito benissimo le intenzioni di
Sakuragi rispose "Scusa ma adesso cosa centra la pomata?"
Hanamichi
arrossì, non avrebbe voluto dare concrete spiegazioni ma
…"Bhe pensavo di passare per casa tua perché vedi il mio
brufolo necessiterebbe di alcune attenzioni"
"Solo il tuo brufolo
necessita di attenzioni?" sussurrò a sua volta maliziosa la
volpe sulle labbra del compagno prima di chiudergliele con le proprie e
strusciare il suo corpo contro quello dell’altro.
Hanamichi
ricambiò il bacio con passione, mandando la sua lingua alla
scoperta dell’anfratto del moretto, schiacciò la volpe
contro la rastrelliera della bicicletta, mentre le sue mani tentavano
di scostare i vestiti dell’altro alla ricerca della pelle.
Rukawa però
gliele bloccò, si separò e a corto di fiato
mormorò "Si, credo di avere ancora quella pomata. Ma te la do
solo se…."
"Se?" chiese l’altro sorpreso.
"Se passerai la notte con me. Anch’io e il mio brufolo del desiderio abbiamo bisogno di attenzioni"
"Si può fare"
esclamò il rossino passando le sue mani sul fondo schiena di
Kaede. Non aveva la benché minima idea su come sarebbe potuta
finire quella nottata, i suoi gesti erano dettati solo
dall’istinto che lo contraddistingueva "Ma pensavo che tu non
credessi ai brufoli del desiderio" continuò poi dispettoso.
"Bhe…..diciamo
che non sono ancora convinto che esistano, spetta a te convincermi del
tutto" disse la volpe facendo le fusa nell’abbraccio del compagno.
"Vedo che sei sempre
un po’ disfattista, ma vedrai ti convincerò costi quel che
costi. Ti amo e questi due brufoli rappresentano il nostro amore"
"Allora cosa aspetti a convincermi?"
"Hai qualche idea su come potrei?
"Bhe per
iniziare…" il volpino disse alcune cose nell’orecchio di
Hanamichi il quale arrossì vistosamente. Dopo però
risoluto e carico di desiderio afferrò la mano del moretto, lo
fece sedere sul portapacchi della sua bicicletta mentre lui si
posizionava davanti e cominciava a pedalare. Sembrava avere fretta di
raggiungere l’appartamento del compagno, si era reso conto
infatti che quella sarebbe stata una notte molto interessante.
Uno strano pensiero
si formò sulla sua mente mettendolo di buon umore, chissà
se esisteva anche il brufolo del sesso dovuto al completo appagamento
dei sensi e in quale parte del corpo poteva crescere. Forse lui e
Rukawa data l’opera di convincimento che doveva portare a
compimento quella sera lo avrebbero appreso o perché no,
sarebbero stati i primi a scoprirlo, dopo tutto lui era un genio e
sarebbe stato unico, eccezionale e superlativo anche in quel settore.
FINE BRUFOLI RIVELATORI
L'ANGOLO DI REBYCHAN
Questa storia l'avevo
scritta ormai secoli fa per il compleanno di una ragazza ed è
una delle mie poche storie che si è salvata dalla distruzione
del mio hard disk in quanto era postata su un altro sito.
Ho deciso di postarla anche qui per inaugurare le mia raccolta di storie brevi.
Questa fic l'ho solo
riletta, ma non le ho apportato nessuna modifica. Le ho lasciato gli
errori, le ingenuità, la caratterizzazione dei personaggi come
la intendevo allora, e quei passaggi della storia che non mi
convincevano nemmeno all'epoca, tipo il finale che continuo a trovare
orribile.
Ho deciso così
perché è una storia breve, e voglio che sia un monito di
come il mio stile è cambiato nel corso degli anni. Anche se
probabilmente per molti era più bello questo di quello attuale,
che è diventato molto più pesante, perdendosi in
un'introspezione esagerata. I gusti sono gusti!
La trama prende spunto da
una storia breve, presente nel manga Boys Love edito dalla Play Press
anni fa. Tutto quello che riguarda i brufoli rivelatori deriva infatti
da lì.
Se ho deciso di inaugurare
oggi la mia raccolta di storie brevi, è perchè è
il compleanno di Kaede Rukawa e volevo fargli gli auguri.
Sempre oggi se tutto va
bene posterò altre due storie, una one shot e l'ultimo capitolo
di Il ragazzo millenario. Nessuna di queste fic prende in esame il
compleanno del Volpino, quello perchè solo ieri mi è
venuta un'idea in proposito, ma essendo oggi e ieri due giorni
frenetici non so se riuscirò a scriverla. Mal che vada la
terrò per il prossimo anno o per un'altra volta. Vediamo!
Due parole le vorrei
spendere per il titolo della raccolta. Il nome Hamamichi Sakuragi
da quello che ho capitolo significa o strada fiorita oppure
strada gloriosa, e con Corona di fiori penso che si omaggi entrambe le
visioni. Questo è il primo fiore di una serie di fic brevi che
non so ancora quante saranno. Non è detto nonostante il nome
tuttavia che come coppia prenderò in esame solo l'Hanaru,
potrebbero esserci delle sorprese. Non sono sinceramente molto portata
per le storie brevi, preferendo le long, ma proverò a mettermi
alla prova e vediamo cosa ne verrà fuori.
Spero che a qualcuno il mio sforzo piacerà.
Ne approfitto per farvi gli auguri di BUON ANNO!
Chi oggi nel mio forum
vorrà aderire alla festa di Compleanno per Kaede Rukawa,
postando qualcosa per lui, che può essere qualunque cosa, da
scrivergli una fic oppure postargli un disegno, o semplicemente fargli
gli auguri questo è il link dove fare la propria donazione:
http://otakurclub.forumfree.it/?t=59189151
Non è necessario
presentarsi al forum, basta che scriviate e basta. Ringrazio già
fin d'ora chi parteciperà all'iniziativa.
BUON COMPLEANNO KAEDE RUKAWA.
Con questo, anche stavolta mi sembra di aver detto tutto.
Chi vuole contattarmi può farlo qui sui commenti EFP, per Email o sul mio forum.
Alla prossima.
Rebychan
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