Ti ho ritrovata

di FeBookworm
(/viewuser.php?uid=83111)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prologo.
 
Camminava piano per non destare sospetti. Non voleva essere riconosciuto. Non lì e soprattutto per via del suo lavoro.
Non era facile essere un comandante imperiale nella città del Papa.
Doveva assolutamente arrivare puntuale, altrimenti non l’avrebbe vista. Se fosse stata lei…
Markus scosse la testa e aumentò di poco il passo di marcia.
Sono passati quattro anni dal Sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi e piano, piano la città stava tornando a vivere.
Sono passati quattro anni dall’ultima volta che l’ho vista…, pensò il giovane.
Casualmente due figure lo destarono dalla sua meta e dai suoi pensieri.
Una giovane camminava veloce, nella speranza di seminare un omone che camminava dietro di lei.
Miseriaccia, pensò Markus, proprio oggi vogliono stuprare una giovane?
Sospirò e seguì le due figure a debita distanza.
Odiosi Romani!, pensò il soldato quando vide l’uomo afferrare la ragazza in un vicolo stretto e buio.
Con cautela si avvicinò e le sue interiora si contorsero nel sentire la giovane urlare.
“No!!! Signore, vi prego!!! Abbiate pietà! E’ già successo…”
“Appunto perché è già successo, non vedo perché non farlo di nuovo…Ora sta’ zitta. Ti piacerà, vedrai.”
Lurido…schifoso…bastardo…, pensò Markus trattenendo a stento la rabbia.
Respirò a fondo ed agì.
Apparve alle spalle dell’uomo, lo scansò e lo scagliò a terra.
Non degnò di uno sguardo la fanciulla talmente era disgustato da quell’essere.
“Stehen Sie auf! Alzatevi!” urlò Markus.
La ragazza si stupì nel capire quelle parole pronunciate in un’altra lingua.
Sembravano un ricordo lontano…
L’uomo tentò di estrarre un pugnale, ma Markus fu più veloce. Sfoderò la spada che fino a poco prima era rimasta celata sotto il mantello e la puntò contro l’uomo. Quest’ultimo si alzò e tremante disse:”Vi prego, non uccidetemi!”
“Gehen Sie weit weg! Andatevene via!!” ringhiò Markus con rabbia.
L’uomo corse via e solo allora Markus degnò di uno sguardo la ragazza.
“State bene, Fräulein?”
La ragazza lo guardò e si perse nei suoi occhi azzurro cielo. così simili a quelli del suo sogno…
Una folata di vento abbassò il cappuccio del mantello di lei. Markus poté notare i suoi capelli rossi e ricci e gli occhi color del ghiaccio.
Non è possibile…pensò lui.
“Resel? Maria Teresa…?” osò pronunciare lui.
“Ma…Markus?” chiese lei istintivamente.
Il ragazzo annuì e l’abbracciò:”Ti ho trovata finalmente…”




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=910034