“So
we sing a lullaby to the lonely hearts tonight
Let
it set your heart on fire, let it set you free
When
you're fighting to believe
In a
love that you can't see
Just
know there is a purpose
For
those who wait”
(
For those who wait – Fireflight )
Dora era graziosa quando stava zitta .
Dora era dispotica quando i suoi compagni di
scuola prendevano in giro suo fratello gemello .
Dora era dolce quando si appisolava
accanto alla gabbietta del suo pitone Agata .
Dora era una bambina ubbidiente quando al cenone di
natale intratteneva gli ospiti con canzoni fatte di
balbettii e pigolii graziosi .
Dora era diventata una ragazzina curiosa , con un bizzarro
interesse per gli animali , un amore viscerale che
l’aveva portata , fin dall’età di otto
anni , a collezionare tomi di zoologia .
Dora odiava la luce , era terrorizzata dal sole , e soleva nascondersi
sotto l’ombrello arancio che portava sempre con sé
.
Dora amava la pioggia , le tempeste , gli uragani , e amava gli animali
, tutti , persino quelli che sua madre Madeline definiva disgustosi .
Dora aveva chiesto un alligatore per natale , chiedeva sempre un
alligatore per natale , ma nessuno glielo regalava mai .
Agata era l’unico sfizio che suo padre Edward le aveva
concesso , in barba alle urla isteriche della mamma .
E poi c’era Margot , la vedova nera che suo fratello
Irvine le aveva regalato al suo sedicesimo compleanno , e
Norberto , il pappagallo che non sapeva parlare ma che ruggiva meglio
di un leone .
Dora amava i suoi animali , ma non amava tenerli chiusi , per
questo , ogni qual volta sua madre Madeline usciva per andare a fare la
spesa saliva in soffitta , una soffitta grande e ingombra di
cianfrusaglie , ma larga abbastanza da lasciare che Agata potesse
muoversi in piena libertà .
Dora amava i luoghi chiusi , la facevano sentire al sicuro ,
la tenevano nascosta , la rendevano invisibile agli occhi di chi non le
voleva bene .
Irvine però andava sempre a cercarla , sempre , e la trovava
, quasi captasse i suoi pensieri , i suoi bisogni .
Irvine era gentile , era premuroso , era bello .
Dora amava suo fratello , ma non amava farsi vedere con lui .
I capelli biondi di Irvine erano lisci , lucenti e profumati , quelli
di Dora erano lunghi oltre le ginocchia ed erano troppo sottili e
leggermente più opachi , simili alla cenere del camino
quando la legna si corrodeva .
Irvine era alto e atletico , e aveva un bel sorriso , Dora invece era
piccola , minuscola per i suoi diciassette anni , con labbra troppo
sottili ed occhi troppo grandi , di un verde più scuro di
quelli del fratello .
La voce di Irvine era dolce , calda , quella di Dora , invece
, era bassa e flebile , rauca per le poche parole che bisbigliava ogni
due o tre giorni .
Dora non amava parlare , non amava la gente , ma amava Irvine , ed
amava gli animali .
Eppure c’era un ma
che ora la teneva chiusa in soffitta , a giocare con
Norberto e Margot mentre fuori il sole bruciava e le impediva di
uscire .
Dora era timida , silenziosa , ma non tanto diversa dalle
altre sue coetanee , ed era innamorata , tanto innamorata di
un ragazzo al quale non osava neanche mostrarsi , perché era
terrorizzata da lui , da quegli occhi tanto scuri da sembrare senza
fondo , e da quel sorriso obliquo che sembrava tanto il ghigno di una
bestia errante .
Dora era innamorata , e non sapeva cosa fare , come
relazionarsi con quelle farfalle nello stomaco che provava a zittire
ingurgitando quantità industriali di caffè nero .
Irvine non lo sapeva , e non avrebbe dovuto saperlo , mai ,
perché Irvine era gentile , ma era troppo protettivo ,
troppo impulsivo quando qualcuno la importunava , attaccabrighe e
turbolento , ma Dora lo amava lo stesso .
Dora era innamorata , e non sapeva cosa fare , ma rimaneva
lì , in soffitta , guardando Margot zampettare tra i suoi
capelli e Norberto picchiettarle delicatamente la spalla .
Aveva sonno Dora , tanto sonno , e c’era una voce di donna a
conciliarle il riposo , una voce bassa e sibilante come i versi che
Agata emetteva quando le accarezzava la pelle squamata .
Dora amava Agata , era stato il suo primo animale , amava i suoi occhi
dorati , quasi magici , amava la sua pelle bianca e striata di nero ,
amava persino la sua linguetta rossa .
Dora non credeva alla magia , ma quando le parve di sentire
Agata parlare con voce umana ci sperò un po’ , in un po’
di magia .
Papà Edward aveva detto che Agata era un serpente speciale ,
un serpente magico , capace di avverare i desideri , ma Dora non
credeva alla magia , o almeno , non vi avrebbe creduto fino al giorno
dopo .
°°°
Dora non amava il sole , ma amava indossare gli abiti di suo
fratello per andare a scuola sebbene la corporatura di
entrambi fosse tanto differente .
Dora non amava quando qualcuno la obbligava a far qualcosa , ma mamma
Madeline avrebbe pianto se lei si fosse rifiutata di farsi vestire , e
lei odiava vederla piangere .
Per questo era costretta ad indossare quei vestiti tanto imbarazzanti ,
ma Dora era una ragazza intelligente e furba , e soleva nascondere
nel suo zaino la felpa blu di suo fratello .
Irvine aveva un buon profumo , un odore di fresco e di neve che la
faceva sentire al sicuro , lo stesso profumo che le
solleticò le narici quando indossò la felpa prima
di sedersi al suo banco .
Dora non amava particolarmente la scuola , ma amava imparare , quello
sì , ma non amava essere osservata , la faceva sentire a
disagio , la indisponeva e la portava , il più delle volte ,
a stringersi nelle spalle come in cerca di riparo .
Dora non amava essere osservata , ma quando si voltò per
ricambiare con rabbia quello sguardo tanto insistente , non
potè che strozzarsi con la propria saliva e farsi piccola
piccola sotto quegli occhi neri .
Ethan Fox la guardava dal fondo della classe , il mento appuntito
poggiato sul palmo della mano e alcune ciocche rosse abbandonate
sull’occhio destro .
Dora amava Ethan Fox , ma non per questo amava farsi osservare da lui ,
non le faceva piacere , non la rendeva felice , si sentiva solo a
disagio , tremendamente a disagio.
Avevano le stesse lezioni , lei ed Ethan Fox , l’ultima era
in comune anche con Irvine , e quando suo fratello le chiese se ci
fosse qualcosa che non andava , Dora non potè che stringersi
a lui con forza .
Irvine non era uno stupido , ed era suo gemello , lui la capiva , la
osservava, e quando Irvine incrociò lo sguardo di Ethan Fox
la strinse con più forza , ricambiando l’occhiata
torva che il ragazzo gli aveva lanciato .
Quando il bus arrivò Dora potè abbandonarsi sul
sedile con un sospiro sollevato , salutando dal finestrino
suo fratello , impegnato con gli allenamenti di football .
Era sola Dora , ma non le dava fastidio il silenzio ,
c’era abituata , ed era tanto piccola da non dar fastidio a
nessuno con la sua presenza , così presa dai suoi pensieri
da non accorgersi che qualcuno si era seduto accanto a lei .
Tutti sapevano che Dora non amava quando la gente la osservava , quando
le parlava , quando le sedeva accanto , benché la piccola
Dora Evans fosse tanto graziosa e delicata da far male al cuore , ma
nessuno aveva mai osato avvicinarla .
Non per cattiveria , ma perché Dora non li avrebbe neanche
visti , sentiti , percepiti , rinchiusa nei pensieri profondi quanto i
suoi occhi .
Dora non amava il calore umano , se non quello emesso da
papà Edward , mamma Madeline e Irvine , per questo
, quando il gomito cozzò contro un arto caldo e morbido Dora
sobbalzò , tirando al petto il proprio zaino e osservando
con occhi sgranati chi le era seduto affianco .
- Cosa c’è ?
Era stato un ringhio quello di Ethan , un rantolo basso e minaccioso
uscito dal fondo del suo stomaco , un ruggito basso e minaccioso che la
portò a dilatare le pupille con gli occhi un po’
più lucidi .
Ethan storse l’angolo della bocca in una smorfia ,
sistemandosi meglio sul sedile e infilandosi le cuffie con un gesto
stanco dopo aver lanciato una lunga occhiata alla sua vicina .
Dora non amava essere osservata , in particolar modo da lui , ma era
impossibilitata a muoversi , a scappare da lì ,
perciò si limitò ad osservare i capelli rasta del
ragazzo seduto di fronte a lei , il respiro incastrato in gola per
paura di farlo arrabbiare .
Perché Ethan Fox era un delinquente , un attaccabrighe che
aveva mandato un suo compagno di classe all’ospedale , un
buono a nulla secondo i loro insegnanti , un ribelle , la rovina della
loro società con tutti quegli orecchini e lo sguardo
pungente , ma Dora lo amava lo stesso , amava il suo sguardo distante ,
amava la sua bocca dal sorriso amaro e aspro .
Non tutti sapevano che Dora amava gli animali , un adorazione che la
rendeva strana e un po’ sempliciotta per alcuni , ma Dora li
amava , e non amava vederli morire .
Una farfalla sfuggita all’acquazzone era entrata da
un finestrino , posandosi dolcemente sui rasta del ragazzo seduto
davanti .
Era una bella farfalla , dalle ali variopinte , piccola e
delicata , graziosa , ma tanto fragile , così delicata che
Dora si lasciò scappare un singulto spaventato quando il
ragazzo con i rasta allungò una mano per
stritolarla tra le dita , quasi infastidito da quel piccolo essere che
non avrebbe potuto nuocergli .
Dora amava gli animali , più delle persone , più
degli esseri umani , e amava quella piccola farfalla che era
lì lì per essere schiacciata sotto i suoi occhi ,
ma non morì , qualcuno lo impedì .
Quando Ethan tornò a sedersi rilasciò un sibilo
frustrato , liberando il ragazzo dalla morsa della sua mano
mentre Dora chiudeva le mani a coppa come il vicino le aveva ordinato
di fare .
E quando la farfalla scivolò tra le sue dita , viva , e
tanto graziosa , Dora sentì gli occhi pungere e le guance
andare in fiamme .
Dora non sorrideva quasi mai , con nessuno , ma quando Ethan
la vide , strinse le labbra e si affossò
maggiormente contro il sedile , calando la visiera del capello con un
gesto secco e infastidito .
Dora non credeva alle fantasie , ma poco prima di scendere le parve di
vedere , oltre la visiera abbassata , un lieve rossore pizzicare le
guance di Ethan Fox .
Dora non sorrideva quasi mai , ma sorrise a lui , da sotto la pioggia ,
riparata dal suo ombrello arancio e con una farfalla posata dolcemente
tra i capelli .
°°°
Dora non era superstiziosa , non credeva nella magia , ma aveva fatto
dei sogni strani , tanto , troppo strani .
Agata le aveva parlato ,
davvero , con una voce bassa e sibilante .
Cinque giorni , ti
concederò cinque giorni da passare con lui le
aveva detto , sibilato , ma non aveva una voce cattiva , era gentile ,
morbida , sarà
sotto incantesimo , proprio come tu hai desiderato , che lui si
innamori di te aveva poi continuato , cacciando fuori la
linguetta rossa al suo sguardo confuso dopodiché tutto
tornerà come prima .
Dora non credeva alla magia , ma dovette crederci , per forza
, quando intuì che qualcosa non andava , che
c’era qualcosa di tremendamente sbagliato nel modo in cui
Ethan la seguiva con lo sguardo , sempre , costantemente .
Dora non si guardava spesso intorno , ma le occhiate del ragazzo erano
ingombranti , la facevano inciampare su rialzamenti del
pavimento inesistenti , e la rendevano goffa e spaurita .
Irvine era preoccupato , spaventato da come si nascondeva dietro le sue
spalle , dagli sguardi spaventati che lanciava all’interno
del bus prima di separarsi da lui .
Irvine non amava vedere la gemella spaventata , e Dora odiava farlo
preoccupare , ma non poteva fare altrimenti .
Ethan era ovunque , dietro di lei in classe , alla sua
destra quando apriva il suo armadietto , al suo
fianco sul bus e davanti a lei poco prima di entrare a scuola .
Agata era un serpente speciale , un serpente magico aveva detto
papà Edward , e seppur riluttante
all’idea , Dora non potè che concedersi quella
piccola follia .
Ethan Fox sarebbe stato innamorato di lei per cinque giorni , e due
erano già passati , perciò , tanto valeva
approfittarne .
Dora non cercava nessuno se non suo fratello , non parlava con nessuno
, non rispondeva alle domande , non rincorreva gli studenti ,
ma quel giorno lo seguì fin sotto un
albero , dondolandosi sui talloni per decidere se sedersi vicino a lui
.
Ethan si era disteso , forse ignaro della sua presenza per la musica
alta delle cuffie , forse non si era accorto di lei , forse poteva
ancora scappare , ma Dora era stanca di scappare , voleva solo stargli
vicino , tutto qui .
Si lasciò cadere con un goffo ‘puff ,
stringendo tra le dita l’abito a fiori che Madeline le aveva
fatto indossare , lo sguardo puntato davanti a sé .
Era immobile , e continuò a esserlo anche quando
sentì un fruscio alle sue spalle , anche quando si
sentì tirare da una mano , anche quando Ethan si
stese nuovamente con lei tra le braccia .
Dora conosceva solo l’odore di pulito e di neve di Irvine ,
quello fruttato di papà Edward e quello caramellato di mamma
Madeline , ma Ethan aveva un buon odore , profumava di buono
, di erba bagnata e di zucchero a velo .
Era morbido e profumato , e a lei piaceva , tanto .
Dora non dormiva sull’erba , non dormiva sapendo di essere
osservata , ma quel giorno si appisolò tra le braccia di
Ethan Fox , per nulla infastidita dai suoi occhi neri ,
né dalle mani fredde poggiate sulla sua schiena .
Perché Ethan profumava di buono e sarebbe stato innamorato
di lei per altri tre giorni .
°°°
Dora non amava parlare di sé , ma le piaceva
ascoltare .
Quel giorno però , il
terzo giorno , Dora avrebbe preferito non sentire , non
vedere l’espressione rabbiosa di Ethan .
Dora arrancava per la strada con il fiato corto , tentando di accostare
la figura cupa e minacciosa del ragazzo , ma le sue gambe erano corte ,
e piccola com’era veniva sballottolata come una pallina da
ping pong sui marciapiedi .
Cadde per terra , sbucciandosi le ginocchia e sentendo gli
occhi pungere , perché non era giusto , non era giusto che
lei avesse una famiglia che le voleva bene mentre Ethan
veniva ignorato dai suoi genitori .
Dora amava le case illuminate dal fuoco del camino e quelle
ornate dalla ghirlande di popcorn nel giorno di Natale , ma la casa di
Ethan era buia , fredda e dal forte odore di chiuso .
Era Natale e Dora non era casa con la sua famiglia , si
trovava invece con le ginocchia sbucciate e gli occhi lucidi su un
marciapiede qualunque , ignorata dai passanti che le lanciavano qualche
occhiata curiosa .
Ethan era un ragazzo solo , tanto solo , e nessuno aveva mai provato a
capirlo , ad ascoltarlo .
Dora non amava quando la gente sparlava di altri , non amava i bugiardi
, le persone cattive e quelle senza sentimenti , ed Ethan non
rientrava in nessuna di queste categorie .
Ethan Fox non criticava nessuno , ma si lasciava etichettare come un
delinquente e un buono a nulla , non era un bugiardo , non era cattivo
, e non era apatico , senza sentimenti .
Dora sapeva che Ethan soffriva , lo aveva sempre saputo , ma non aveva
mai avuto il coraggio di aiutarlo , di chiedergli perché ,
chi lo ferisse , ma ora poteva consolarlo , poteva stargli
accanto , anche se contro il suo volere e per qualche misero giorno .
Dora non amava rincorrere la gente , ma sempre più spesso si
trovava ad inseguire lui , a stargli dietro nonostante le sue gambe
corte e il poco fiato .
Dora non amava il calore umano , ma si era affezionata a
quello di Ethan , stretto tra le sue braccia troppo corte e tirato
indietro dal piccolo corpicino con il quale Dora provava a fare leva
per bloccarlo .
Dora non aveva mai baciato nessuno , almeno fino a quel giorno .
Le labbra di Ethan erano calde , il suo abbraccio anche , e
sebbene non amasse il calore , Dora non si
lamentò neanche una volta .
°°°
Dora non amava il sole perché ne era
semplicemente terrorizzata .
Il sole le avrebbe bruciato la pelle , l’avrebbe resa cieca ,
le avrebbe tolto il respiro , ma Ethan non si diede pena delle sue urla
quando provò a trascinarla sulla spiaggia .
Faceva freddo , ma il sole era alto , e Dora non aveva il suo ombrello
, lasciato sui sedili posteriori della macchina di Ethan .
Sarebbe morta , questo Dora lo pensava mentre veniva trascinata di peso
verso la riva , lo credeva davvero , lo sapeva con una certezza
sconcertante .
Le era successo già una volta , quando i suoi compagni di
asilo l’avevano chiusa nella piccola serra della scuola ,
abbandonandola sotto il sole cocente per ore e ore , fino a quando non
aveva perso i sensi per il troppo caldo e la poca aria chiusa tra
quelle mura vetrate .
Dora odiava il sole , ed odiava essere obbligata a fare qualcosa , ma
Ethan l’aveva presa di peso e non sembrava volerla lasciare
andare , ma lei non voleva passare così il suo quarto giorno
, non voleva passarlo a piangere , anche se lo stava facendo tra le sue
braccia .
Quando Dora sprofondò tra le onde schiuse la bocca per la
sorpresa , ingurgitando tanta acqua da sentire la gola bruciare , ma
Ethan la riportò a galla quasi subito , stringendola tra le
braccia con forza , esponendola a quel sole che bruciava la schiena .
- Guarda , non stai morendo , non morirai per così poco .
Dora aveva cominciato a notare le sfumature nella voce di Ethan , e
anche quella volta riuscì a cogliere una nota di
preoccupazione nel suo tono sempre così brusco e sprezzante
.
Il sole continuava a colpirla , ma Dora non stava morendo , non sarebbe
morta , proprio come lui le aveva bisbigliato all’orecchio ,
proprio come lui aveva promesso.
Il quarto giorno Dora superò la paura del sole ,
continuando a piangere tra le braccia di Ethan , stretta a
lui come una bambina si sarebbe aggrappata ad un
salvagente .
Eppure , anche dopo che il sole fu tramontato rimasero entrambi
abbracciati , senza sapere chi davvero si stesse aggrappando
all’altro in cerca di amore e sicurezza .
°°°
A Dora non erano mai piaciuti gli addii , non li aveva
vissuti sulla propria pelle , ma aveva letto tanti libri al riguardo.
Era il quinto giorno , e lei ed Ethan si trovavano nel parco poco
dietro la loro scuola .
Si dondolava su un altalena , osservando il profilo immobile del
ragazzo davanti a lei , rischiarato dai raggi del sole morente .
“Cinque
giorni , ti concederò cinque giorni da passare con
lui”
Le catene tintinnarono quando saltò giù a capo
chino , tuffandosi sul petto di Ethan con le piccole mani strette sulla
maglia profumata .
- Cosa c’è ?
“Sarà
sotto incantesimo , proprio come tu hai desiderato , che lui si
innamori di te”
Dora non piangeva quasi mai , perché non aveva nulla per cui
essere triste , ma quel giorno era l’ultimo
, e la sua coscienza urlava per il ribrezzo .
Ethan Fox era sotto
incantesimo .
Ethan Fox non
l’amava davvero .
- Perché piangi ora ? – ruggì con voce
infastidita , tentando di allontanarla per guardarla negli occhi , ma
Dora gli si strinse contro con rabbia , pregandolo di stare in quel
modo ancora per un po’ , solo un altro po’ .
Dora non riuscì a vedere l’espressione preoccupata
di Ethan , o la smorfia delle sue labbra , si limitò a
strusciare il naso contro la maglia e memorizzare il calore di quelle
braccia , l’odore di quella pelle .
- Dora , comincio ad irritarmi , cosa diavolo…
Un bacio lo zittì , troncò la ramanzina che Dora
non voleva sentire , non ora , perché quelle sarebbero state
le sue ultime parole , e non voleva che fossero intrise di rabbia e
frustrazione .
Quando gli si allontanò lo fece con gli occhi pesti e lucidi
, restia ad abbandonare la presa sulla sua maglia mentre il sole
disegnava l’ombra di loro due abbracciati
sull’asfalto .
“Dopodiché
tutto tornerà come prima .”
Dora non sorrideva mai , non sapeva come dire addio , ma con Ethan
aveva sperimentato per la prima volta tante cose , cose belle e brutte
.
Dora non aveva mai chiesto scusa a nessuno , non ne aveva mai
avuto motivo , ma quel giorno lo fece , con voce rotta e un sorriso
tremulo sulle labbra .
Dora aveva imparato ad amare il sole , non aveva più paura
del calore umano ed era meno ostile verso gli altri .
Dora aveva imparato ad amare per cinque giorni , e a dire addio un
secondo prima del tramonto del sole .
°°°
Il nuovo anno porta cambiamenti , e a Dora non era dispiaciuto cambiare
un po’ .
Non si era scomposta quando una ragazza le si era
seduta accanto , sorridendole di sbieco e venendo
persino ricambiata .
Era uscita sotto il sole senza ombrello , incurante degli
sguardi e ammorbidendo i lineamenti ogni volta
qualcuno andava a sbatterle contro .
Dora era cambiata e non le dispiaceva .
Irvine profumava sempre di neve e pulito , papà Edward si
scioglieva sempre ai suoi rari pigolii , e mamma Madeline continuava a
vestirla come più le piaceva .
Dora era cambiata un po’ , ma continuava ad amare suo
fratello e ad amare gli animali .
Dora non amava parlare , preferiva ascoltare i passi della gente , il
trillo della campanella , i miagolii dei gatti sopra gli alberi .
Dora aveva smesso di guardarsi intorno , perché non
c’era più nessuno da inseguire , ma
c’era un gatto sopra l’albero che
piangeva .
Dora era minuscola per i suoi diciassette anni , con braccia
corte e gambe sottili e delicate , ma aveva un insospettabile
forza nelle mani con le quali si aggrappava alla corteccia
dell’albero per salire in cima .
Dora amava l’altezza , era affascinata dal modo in cui le
persone sembravano piccole , quasi quanto lei , quando guardava in
basso , ma c’era un gatto che miagolava , e non poteva
guardare in basso se non voleva perdere l’equilibrio .
Dora amava i gatti neri , quelli che portavano sfortuna , quelli che ti
attraversavano la strada e ti fissavano con i loro occhietti gialli ,
il gatto che strinse tra le braccia quando raggiunse il ramo
più alto .
Agata aveva gli occhi dorati , occhi magici , occhi che Dora amava e
che amò anche su quel gatto , Lucifero , lo
chiamò a quel modo , un nome grande per un piccolo gatto .
Dora sapeva che il suo nome significava regalo , dono , e
papà Edward non aveva mai smesso di ricordarglielo .
Un dono caduto dal cielo , diceva poi mamma Madeline con i suoi occhi
color miele , anche se Dora sapeva che non era caduta da una
nuvola ma dal grembo di sua madre .
Quel giorno però cadde letteralmente dal ramo spezzato sul
quale si era seduta , precipitando nel vuoto con Lucifero
stretto sul seno prima di essere presa al volo da due braccia
.
Irvine la trovava sempre , quando decideva di nascondersi , ma
Irvine profuma di pulito e di neve , non di zucchero a velo ,
non di buono .
Dora non credeva alle coincidenze , né alla
possibilità che Ethan Fox fosse passato sotto
quell’albero per puro caso , afferrandola in tempo prima di
sfracellarsi contro il terreno .
Dora credeva nel destino , ma Ethan era stato innamorato di lei per una
magia , il loro non era destino , quella era una coincidenza , anche se
Dora non credeva alle coincidenze .
Ethan la rimise in piedi con delicatezza , attento a non
irritare il gatto che aveva preso a soffiare tra le braccia di Dora ,
confusa e con gli occhi grandi un po’ più sgranati
.
Dora non amava essere fissata , quello non era cambiato , ma gli occhi
neri che le facevano paura erano più spenti , più
opachi di come li ricordava , erano quasi grigi alla luce del sole ,
schiariti da una nostalgia che ammorbidiva i lineamenti di Ethan , il
sorriso obliquo da bestia errante.
Era dimagrito Ethan , era più alto , più solo ,
più tutto .
Dora non amava il calore umano , ma la mano che Ethan le aveva
allungato era fredda , gelida contro il suo palmo bollente , e non
amava il freddo , più del calore umano , più del
contatto fisico , odiava il freddo , la terrorizzava .
Dora era piccola , minuscola per i suoi diciassette anni , ma
combaciava alla perfezione con il piccolo rifugio che Ethan aveva
creato con le braccia , dandole la possibilità di
annidarsi contro il suo petto con un sospiro sollevato .
Dora amava suo fratello , amava Ethan Fox e amava gli animali , e gli
animali amavano Dora .
Agata amava Dora , più dei suoi vecchi padroni ,
più della sua vita passata .
Agata aveva gli occhi dorati , occhi magici , come Lucifero , come
Norberto e Margot .
Dora non credeva alla magia , ma ne era circondata , ci era cresciuta ,
e l’aveva amata , anche se inconsapevolmente .
Perché Norberto ruggiva ma non parlava , Margot sapeva fare
le bolle ma non filava ragnatele , e Agata sapeva parlare e non solo
sibilare .
Lucifero miagolava , ma sapeva anche sorridere , un sorriso grottesco
alla vista del quale Dora si scioglieva in pigolii
divertiti.
Dora amava gli animali , e gli animali amavano lei , non amavano Ethan
Fox però , non lui , ma Dora lo amava , e questo bastava .
La magia poteva aiutare l’essere umano a
risvegliare i sentimenti sopiti , non a crearli ,
ma Dora non avrebbe dovuto saperlo per forza , non importava .
Perché Ethan Fox l’aveva amata in silenzio , a
modo suo , fino a quando un serpente , un pappagallo e un ragno non gli
avevano parlato in sogno , sciolto i suoi dubbi , ignorato le sue
debolezze .
Gli animali amavano Dora , Ethan Fox amava Dora , e questo sarebbe
bastato .
Perché Dora profumava di pioggia e vento , come una nuvola ,
un regalo caduto da una nuvola .
The
end
Questo è quello che succede quando faccio indigestione di
abbracci falsi e sorrisi ipocriti .
Una storia senza capo né coda , autoconclusiva e un
po’strana ,
tanto strana .
Un piccolo sfogo , tutto qui .
Un saluto , Gold eyes .
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