Amore e odio hanno molto in comune

di Missconfusione
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1.Bedford
Non avrei mai pensato che la mia vita da giovane studentessa nel Main si sarebbe conclusa così presto;non avrei mai pensato che me ne sarei andata  via all'età di diciassette anni dal posto in cui sono nata e cresciuta e in cui avevo i ricordi più belli ma anche più brutti della mia infanzia.

Scrollai le spalle e scesi goffamente l'ultimo gradino della scaletta per scendere dall'aereo;Ad aspettarmi c'era una ragazzina poco più bassa di me,molto magra dai capelli lunghi e lisci,scuri e un cartello che teneva tra le sue curatissime mani con scritto il mio nome.

Mi avvicinai alla ragazza e la salutai mentre lei sorrideva:« Cassandra!non sei cambiata per niente sai? »la vidi buttare a terra il cartello che aveva tra le mani e venire verso di me,mi strinse a sé con le sue esili braccia.
« Annika,oh,mi sei mancata!Prima mi hai guardata come fossi un'estranea,una sconosciuta;non riconosci tua cugina? »

La strinsi forte e la lascia andare guardandola negli occhi con maggiore serietà:« Mai! ».Scoppiammo a ridere e lei si preoccupò subito di prendere uno dei miei due bagagli facendomi strada verso un'automobile lunga,nera parcheggiata sul ciglio della strada.

Prima di farmi salire,mise i bagagli nel cofano,si fermò vicino a me,mi prese le mani,si guardò intorno come per assicurarsi che non ci fosse nessuno ad ascoltarci,poi il suo sguardo tornò su di me: « Anny,non dare di matto quando entrerai in macchina ok? »

La guardai stupita,non riuscivo proprio a capire perché avrei dovuto dare di matto entrando in macchina.Guardai con la coda dell'occhio il finestrino e,un ragazzo,seduto sul sedile dalla parte del guidatore,si girò e mi sorrise.

Dovevo ammettere che era molto carino,ma chi era?Afferrai Cassy per un braccio. « Chi diavolo è? » Lo indicai,Cassy esitò prima di rispondere cautamente « è un ragazzo,non si vede? » La guardai con aria scocciata. « Non scherzare,guiderà lui fino a casa? » « Si!ti puoi fidare di lui,tranquilla »

Mi avvicinai alla macchina,aprii la portiera e mi accomodai sul sedile del passeggero,mentre Cassy si era seduta dietro. « Annika vero?Sono Diego.Dovresti allacciare la cintura di sicurezza sai?Le responsabilità sono mie e non vorrei correre guai »
Accennò un sorriso beffardo e mi allacciai la cintura di sicurezza senza rispondergli.Speravo che saremmo arrivati a casa il prima possibile.
 
Sentii una mano gelida toccarmi il braccio sinistro,mi girai di scatto e vidi Diego guardarmi mente mi slacciava la cintura di sicurezza. « Siamo arrivati!puoi scendere. »

Cassy mi aveva appena aperto la portiera e,vedendomi tremare,mi sorrise e cercò di rassicurarmi dicendomi che prima o poi mi sarei abituata al freddo di Bedford;anche se io pensavo più a un " poi " che " prima ".

Scesi dalla macchina,mi guardai intorno,vedevo solo neve,una strada e una grande casa dello stesso colore della neve.

Faceva molto freddo,non desideravo altro che entrare in casa,quando una mano mi cinse la vita,guardai alla mia destra e vidi Diego che con una mano indicava tutto il " paesaggio ",se così si poteva chiamare,che c'era davanti a noi. « Benvenuta a Bedford,Annika ».




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