Ultimamente mi capita spesso di non voler vedere niente e nessuno,
quasi mi desse fastidio anche solo sentir respirare accanto a me.
Certo, non tutti mi fanno questo effetto, ma in questo momento, oggi,
adesso, dopo aver litigato con mia madre, è proprio così. Quindi, lo
so, non è un comportamento adatto a una ragazza di diciotto anni, ma mi
sono chiusa nell’armadio, come facevo da piccola quando giocavo a
nascondino con mio fratello. E’ strano, perché ormai erano anni che non
mi sedevo sulle scatole dei vestiti invernali spiegazzando tutti i
jeans appesi di fianco a me; mi sento come se avessi fatto un salto nel
tempo. Ora che ci penso qui dentro dovrebbe esserci anche il mio
berretto-capra..sì, è un oggetto alquanto bizzarro, ma non potevo non
comprarlo; è a forma di CAPRA!! (Ho una certa passione per le capre e
tutto ciò che è caprino, lo ammetto. Sinceramente non so nemmeno io il
perché..forse gli zoccoli, le zampe, la barbetta o magari per il
semplice fatto che sono abbastanza inusuali e solitamente disprezzate
dalla maggior parte delle persone..) Eccolo! Chissà se mi entra ancora?
Proviamo! Sì!! Ahah, ero quasi sicura che mia madre lo avesse buttato,
e invece è qui e mi va ancora bene!! Ma ehi, perché è così freddo?
Sembra come che ci sia uno spiffero nell’armadio, ma non credo sia
possibile, anche perché è appoggiato a un muro interno, quindi..però,
aspetta un attimo, l’armadio non è così largo! Perché non riesco a
trovare il fondo?
No, non è possibile!! Questa è..NEVE! E questo un abete! Nono, devo
essermi addormentata! (Ultimamente dormo molto) Ahia! Mi sono appena
data un pizzico e mi ha fatto male, la neve nelle mani è fredda e
comincio ad avere i brividi, e..non sono più nell’armadio, ma in mezzo
a un bosco innevato!! Forse non sto sognando. Comincio a pensare che
sia tutto reale. (Certo, bisogna essere inclini alle favole e avere
sufficiente fantasia per cominciare a ragionare in questo modo, ma per
me non è un problema, anzi, ho sempre sospettato, o forse sperato, di
essere diversa da tutti gli altri, più simile a uno dei miei adorati
personaggi Disney.)
Bene. Direi che non mi rimane altro da fare se non dare un’occhiata in
giro e cercare di capire un po’ meglio dove sono e che fine possa aver
fatto il mio armadio. Certo che se mi fossi presa un cappotto finché lo
avevo a portata di mano sarebbe stato meglio, ma va bene, ormai è
fatta, poi ho la mia magnifica cuffia che mi tiene calde le orecchie! A
questo punto saranno almeno venti minuti che cammino e, a parte
cortecce, neve e ciuffi d’erba ghiacciati, non ho visto niente che
possa farmi capire dove mi trovo e perché.
Sta anche diventando buio, e ovviamente non ho la più pallida idea di
come tornare indietro. E’ ufficiale: mi sono persa.
Un rumore! E sono sicura di non essere stata io a farlo. C’è qualcosa
che si sta muovendo qui vicino..mmmh..viene da dietro quel cespuglio!
Ehi, ma è un cerbiatto! Anzi, dalle zampe sembrerebbe una capra. Certo
che deve essere molto grande, non ho mai visto degli zoccoli di queste
dimensioni (addosso a una capra, chiaramente.), sembrano quelli di un
cavallo!
“Ehi, piccolina, ti sei persa? Anch’io..Aaaaaaaah!! Oddio! Chi..voglio
dire: COSA sei??!”
“C-c-osa sei tu?..mia cara..”
Sembra un fauno..”Sei per caso un fauno??..io mi chiamo Gretchel e sono
una ragazza, un’umana intendo..” Perché mi fissa così? Non ha mai visto
un umano? Mangia gli uomini? Ma come?..le capre non erano erbivore? O
magari mi vuole concupire?!..no, quello lo fanno con le ninfe, poi sono
i satiri..
“Sì, hai indovinato: sono un fauno e il mio nome è Tumnus. Come mai in
giro per i boschi a quest’ora?”
“Lo sapevo!!..veramente la mia non è una scampagnata; mi sono persa e..”
“..e vorresti che io ti riaccompagnassi a casa, vero? Beh, scordatelo!”
Lo ha detto davvero??! Non è possibile che sia così sgarbato! “Credo di
non avere capito bene. Potresti riaccompagnarmi verso il mio Armadio?”
“Armadio? E che cosa sarebbe??”
“Una specie di mobile in cui..”
“No. Io non ti accompagno proprio da nessuna parte. Se vuoi posso
offrirti una birra, ma di certo non mi metterò a cercare quella COSA al
buio e al freddo!”
Direi che forse la birra è l’alternativa migliore, poi, pensandoci, la
birra mi è sempre piaciuta, non ho alcuna fretta di tornare a casa e
guardandolo bene lo strano-fauno-sgarbato non è poi così brutto..”Va
bene! Ci sto! Però niente scherzi!!”
“Scherzi? Hai paura che ti faccia del male? Io?? Ahahah!”
Perché ride? Non è rassicurante per niente lo sguardo con cui mi sta
fissando..
”Hai degli occhi davvero niente male per essere un’umana, sai?”
E questo? Cosa vuole dire? Come dovrei interpretarlo?? E’ forse un
complimento? O una presa in giro? “Grazie.” Spero di non essere
arrossita. Accidenti!
“Ecco. Siamo arrivati. Questa è casa mia!”
E’ una porta nella roccia. Oddio, cosa sto facendo? Forse dovrei
scappare finché posso..
“Non è molto grande, ma penso che la notte sia un bellissimo posto
rispetto al bosco”
Di nuovo quel sorrisetto. E gli occhi? Sì, lo ammetto, ha davvero dei
bellissimi occhi azzurri..però non mi piace come mi guarda! “Già, credo
tu abbia ragione. Poi non è così piccola.” Non lo è davvero! Cioè, sì,
lo è, ma rispetto a quello che mi ero immaginata è almeno il doppio,
poi sarà il caminetto, il divano, ma sembra accogliente..
“Tieni.”
“Eh?”
“La birra, ricordi?! Non sei qui per questo?”
“Ah, già, scusa. Stavo pensando ad altro..”
“A me vero?”
Cosa fa? Mi sta accarezzando i capelli? E ora le guance..e le labbra..e
si avvicina sempre di più! “No..ehm..stavo guardando questa foto! E mi
chiedevo chi fosse..” Cos’ho detto di male? Perché si è rabbuiato in
quel modo? Però almeno mi ha lasciata, grazie al cielo..
“Non sono io.” Grazie. Lo avevo capito.. “E’ mio padre..lui..beh, non
lo vedo da quando ero piccolo e..”
Non si metterà mica a piangere, vero? Cosa faccio? E’ una lacrima
quella?? Quanto è bello?! “Io non volevo. Scusa..” Perché ora lo sto
accarezzando? Da così vicino è ancora più bello.
“Non importa. Guarda, ti faccio vedere una cosa!”
Meno male che gli è già tornato il buonumore. Almeno così sono sicura
di non fare stupidaggini (Oltre che per le capre ho un debole anche per
gli uomini che piangono. Lo so, non sono molto normale. Me lo dicono
sempre che sono un po’ deviata..ma se anche fosse?). “Che cos’è?”
Sembrava quello strano strumento che suona Peter-Pan..
“E’ un flauto. Quasi tutti i fauni suonano uno strumento, e sappiamo
raccontare storie bellissime e..ti vedo un po’ perplessa. Provo a farti
vedere, così capisci meglio!”
“Ok.” Suona anche! E sembra pure bravo..mi arrivano alla mente immagini
stupende. “Anch’io suono..la chitarra, sai?!”
“Stai zitta! Ecco, sarai contenta adesso: hai rovinato la mia storia!!”
"Ahia!" Il mio polso..è un mostro..è un incubo!! "Aiuto!!"
“Ehi, fermati!! Dove pensi di andare?? Non vorrai tornare nel bosco a
quest’ora?!”
“Lasciami! Credo che sarò mille volte più al sicuro nel bosco da sola
che qui con te!!”
“No, aspetta!!”
Gli è bastato versare una lacrimuccia per farmi abbassare la guardia,
ma non ci si può fidare. E’ pericoloso. Lo sguardo che aveva mentre
l’ho interrotto. Ho paura. E’ tutto buio qui attorno. Oh, no..che cos’è
quello? Forse non è stato molto saggio uscire così. Perché non rifletto
mai prima di agire? In effetti se mi avesse interrotto lui mentre
suonavo mi sarei arrabbiata anch’io..magari è meglio tornare.. “Aaaah!”
Il piede. Sono inciampata. Qualcosa si sta avvicinando. “Tumnus?” No,
non può essere lui quella sagoma..è un lupo!! “Aiutooo!”
“Gretchen? Dove sei?? Mi dispia..”
“Qui!! Aiutami! Attento, è dietro di te!!”
“Chi?”
No, gli si sta avvicinando sempre di più..Lo ha buttato a terra.
“Tumnus prendi quel bastone!!” E’ riuscito a liberarsi..
“Gre, corri verso casa!!”
“E tu??”
“Io ti seguo!”
“Ok!”
Dov’è lui? Perché non è ancora qui?? Eccolo! “Sbrigati! Corri!!”
“Presto, chiudi la porta!!”
“Uh, c’è mancato poco. Grazie. Scusa per prima io..ehi, però mentre mi
scuso potresti almeno guardarmi..Tumnus?! Ma..sei ferito!”
“No, non è niente..”
“No, invece! Devo disinfettare la ferita..mi serve un panno!..credo”
“Sì, è nell’altra stanza..ah”
L’ho sempre visto fare solo nei film e nei cartoni..speriamo funzioni;
dopotutto non sono in un posto magico? “Ok. Credo di aver disinfettato
la ferita.”
“Sarà meglio! Bruciava da non dire!”
“Prego. Non c’è di che..” E’ proprio un maleducato!
“Grazie. Davvero.”
No, non guardarmi con quegli occhi.. Facciamo finta di niente. Guardo
il cuscino. “Figurati. Cerca solo di non muoverti troppo, perché la
fasciatura non è molto robusta.”
“Allora, se non posso muovermi, potresti portarmi una birra? Sono di
là, nello scaffale.”
“D’accordo. Ne prendo una anche per me.”
“Grazie.” Di nuovo quello sguardo adorabile. Deve smetterla!
“Mi dispiace per come ho reagito quando mi hai interrotto. Non era mia
intenzione spaventarti solo che..”
Oltre a guardarmi in quel modo ora si scusa anche per una cosa che è
solo colpa mia??! Devo trattenermi..non ci riesco. Non posso farmi
venire le lacrime per qualunque cosa però. Accidenti!
“Ehi, ma stai piangendo? Gre? Perché? Cos’ho detto di male adesso?” Mi
ha preso la mano. Ma non come prima; ora mi sta appena sfiorando. E
adesso mi ha baciato un dito, poi il polso, il braccio, il collo..
“Ahi! La fasciatura..”
No, continua, ti prego. “Sei straor..strano, strano. Prima terrorizzi
le ragazze poi le salvi dalle belve del bosco e inizi a fare il tenero?
Non male davvero.”
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