- volevo
ringraziarti –
Quella che
si aspettava Malfoy era una risposta tutt’altro simile a quella che aveva
appena sentito.
Gli sembrava
già strano beccare dei ringraziamenti, infatti ripercorrendo la sua vita non aveva
mai dato modo e occasione per riceverne, tanto più che a farglieli era proprio
la nemica per eccellenza.
Ma
nonostante questo, non aveva alcun
dubbio sulla sincerità di quelle inaspettate parole.
Forse erano stati
i suoi occhi color cioccolato, caldi e teneri, o il dolce sorriso che le riempiva
il viso, o forse semplicemente l’aria di serenità che emanava, a convincerlo
che la Granger era diversa da tutti gli altri.
- e perché?
Non mi sembra di meritare qualcosa, non mi sembra di far parte del beato
circolo dei buoni – disse con un tono
che più di ogni altro assomigliava ad un rammarico.
- potresti
sempre farne parte. – aggiunse Hermione
fissandolo negli occhi, ma non si fermò e decisa a spogliare il biondo da tutte
le barriere che aveva costruito verso il resto del mondo aggiunse:
- la guerra
è finita,Malfoy, finita. La gente è
morta per combattere contro un ideale malvagio che anche tu inseguivi e del
quale a mio parere ti penti, ormai quello
che è stato è solo passato, dobbiamo lasciaci tutto alle spalle. –
Draco si era
perso nel suo ragionamento, capiva il
significato generale, ma non coglieva esattamente cosa lei voleva da lui
personalmente.
- cosa mi
stai chiedendo? Cosa pretendi da me Hermione?-
- non voglio
che tu ti senta solo, perché non lo sei , ognuno di noi ha perso qualcuno di
caro, un genitore, un amico o un fratello, e altrettanti hanno sbagliato, ma da
adesso in poi tutti avranno un’ occasione per ricostruire un futuro, per
rifarsi una vita, ed io sono sicura che tu, come me, la vuoi. –
Hermione si
fermò, ansimando per la foga con cui aveva parlato.
Era sicura
di aver colpito l’orgoglio del ragazzo, il quale non solo aveva udito tutte e
quante le parole con grande attenzione ma le aveva addirittura amate, cosi come
aveva amato il rossore con cui lei sue guancie si erano colorate per l’entusiasmo
e la forza con cui lei intendeva sollevarlo dal fondo a cui si era arenato.
- perché spendi
queste parole per me? -
Nei pochi
minuti che erano passati dal loro incontro, Draco era rimasto stupito ma allo
stesso tempo confuso dal comportamento di Hermione.
Non riusciva
ne a capire perché Hermione lo volesse aiutare - e dati i loro precedenti aveva
motivazioni sufficienti per spiegare il contrario - ne riusciva a comprendere da dove provenisse il
coraggio che lei stava manifestando andando in suo aiuto.
- perché da
quando la guerra è finita ho capito che devo avere fede anche nei momenti
peggiori, devo credere che la giustizia trionferà sempre cosi come ha trionfato
durante la guerra, devo credere che chi ha sbagliato saprà ritornare verso il
bene. E in te Draco, lo vedo. So che c’è, ne sono certa, cosi come sono certa
del fatto che tu sia bravissimo a nasconderlo. Ed ecco perché sono qua.-
Hermione si
fermò ad osservare il biondo che appariva più confuso di prima.
- mi stai
ringraziando perché in tutto il male che ho causato c’è stato qualche momento a
parer tuo, dettato dalla bontà? –
- prendendo
in considerazione il fatto che non hai mai avuto la seria intenzione di
uccidere Silente e hai mentito a tua zia sull’identità di Harry al Manor,
salvandoci, si. Ma non solo. –
- c’è dell’ altro
quindi, bene, spara – disse Draco sorridendo.
Non voleva
ammetterlo a se stesso, ma parlare con la Granger gli stava piacendo, e non
poco. Lei inconsapevolmente secondo dopo secondo lo stava stupendo, prima con i
suoi strani ringraziamenti, poi con quelle belle parole che mai avrebbe pensato
di sentirsi rivolgere.
C’era dell’altro
che lei voleva dirgli, e lui sapeva che era il motivo reale per cui era venuta
a parlargli.
- voglio
offrirti una possibilità per ritornare a vivere. So che lo vuoi –
- non ho più
possibilità Granger, il mondo condanna gli ex mangiamorte, ed io lo sono purtroppo.
Dimmi, chi mai vorrebbe vedere in giro a
Hogsmeade o a Diagon Alley
un bastardo come me?
Darei tutto
l’oro del mondo per poter tornare indietro e cambiare la mia vita, non sai
quanto avrei preferito passare a Hogwarts i migliori sette anni che ogni
bambino si augura non appena mette piede qui, ma il destino ha voluto
diversamente. Io ho avuto un padre mangiamorte, io sono stato educato da
mangiamorte, io adesso vengo escluso perché mangiamorte. Ti sembra giusto? Ti sembra
che per me ci sia qualcosa di migliore li fuori? -
- no.-
- infatti, purtroppo
è la mia rea..-
Non fece in
tempo a finire che la voce della strega si alzò e annullò la sua.
- io non
condanno i mangiamorte, io non ho paura di vederti gironzolare a Hogsmeade, io ti
sto dando la possibilità –
Nessuno era
stato in grado di capire il vuoto che lo stava divorando.
Nessuno
aveva provato ad allungare la mano per aiutarlo.
Nessuno aveva
tentato di comprendere il pentimento e la vergogna da cui si sentiva soffocato.
Nessuno fino
ad oggi.
- per quanto
questa cosa mi faccia sorridere, e per quanto io creda nella tua intelligenza,
non penso tu possa cambiare le cose. –
Draco voleva
avere fiducia nelle parole della ragazza, voleva vedere una speranza per
ricominciare, cosi come la potevano avere tutti gli altri studenti.
- ho
intenzione di mollare la scuola, o perlomeno riprenderla tra un anno o due,
quando avrò trovato un qualcosa per cui vale la pena vivere davvero. Questa scuola
non è più la stessa, e non riesco a concepire l’idea di sprecare i migliori
anni della mia vita chiusa in questo castello mentre il resto del mondo
rinasce.
Voglio girare
il mondo alla ricerca di qualcosa. E voglio che tu venga con me. -