epiphany
Avrei messo "Cosa cretina" nelle avvertenze, ma a
quanto pare nessuno si è preso la briga di mettere
quell'avvertenza!
Comunque nulla di quello scritto qui sotto è reale e se
volete chiamare il Centro Di Igiene Mentale non preoccupatevi, sono una
cliente assidua :)
Avenged
Epiphany...
Erano le nove della
sera del cinque gennaio ed in casa Haner tutto taceva, persino il
frigorifero non faceva più quel rumore fastidioso e neanche
il lavabo perdeva, nonostante fosse un anno che nessuno riuscisse a
chiuderlo bene e, ancora, nessuno avesse le
capacità motorie e mentali per aggiustarlo.
«
Zack? » aveva chiesto Brian osservando il ragazzo indossare
la camicia da notte blu con tanto di cappellino con i pon-pon e le
pantofole pelose a forma di foca monaca.
«
Si, amore? »
gli aveva risposto quello piegando tutti i vestiti con precisione
certosina.
«
Non ti sembra troppo presto per dormire? Io, si, insomma... io speravo
che.. »
«
Che? » aveva pigolato sbattendo le sue lunga ciglia nere
«
Che avessimo inzuppato il biscottino... » aveva risposto
sorridendo malizioso.
Zack aveva scosso la testa, avvicinandosi con passo "felpato" al letto,
così felpato da far tremare il pavimento e quell'enorme
orologio a cucù che, casualmente, si trovava proprio sulla
testa di Brian che lo osservava con aria spaventata. Poi, come dulcis
in fundo, si era gettato sul letto con l'eleganza di una gazzella
ferita, facendo traballare il materasso ad acqua, provocando un
maremoto.
«
Perché scuoti la testa? » aveva chiesto Brian dopo
essersi ripreso dal mal di mare.
«
Sai che giorno è oggi, amorocciulo zuccheroso ripieno di
funghi? »
La mano di Zack aveva preso il mento di Brian, muovendo la sua testa a
destra e a sinistra, come si faceva con un bambino piccolo.
«
Non è il nostro anniversario, non è il suo
compleanno, non ha il ciclo, non è il compleanno del cane
peloso, non è Natale, non è Pasqua....
» aveva pensato Brian, cercando di ricordare.
«
Si, amore, ricordo che giorno è oggi! » aveva
mentito.
«
Bene, allora saprai che questa sera viene la Befana a portarci i
dolcetti... » aveva commentato serio mettendosi sotto alle
coperte «
Non possiamo farci trovare ancora in piedi, oppure che inzuppiamo i
biscotti! Quindi ora andiamo a letto presto e dormiamo aspettando che
arrivi! Non la conosci la filastrocca? Arriva la befana, fate nanna
piccolini nei vostri lettini, bianchi e belli come panna! Fate la
nanna! »
Brian era sbiancato, cominciando a sudare freddo e a tremare. Era
troppo grande
per avere paura della befana, quindi quella reazione era dovuta al
fatto che si era dimenticato
della Befana, dei dolcetti e soprattutto dell'infantilità
del suo ragazzo.
«
E se la Befana non dovesse passare? » aveva chiesto
immaginandosi la scena di lui che lo appendeva al chiodo, dato che se
Zack non avesse avuto i suoi dannati dolcetti da mangiare non gli
avrebbe mai fatto inzuppare il biscottino dove voleva.
«
Tu morirai. »
un ghigno malefico si era dipinto sul volto del chitarrista, ghigno che
aveva ceduto il posto ad un sorriso zuccheroso e ad una serie di bacini
smielati sulle labbra ancora tremanti « Ora dormiamo
amorucciolo, cucciolotto, pancarre, croissant al cioccolato che domani
morirà se la befana non mi porterà i marshmallow
che tanto amo. »
Brian aveva deglutito,
ficcandosi sotto alle coperte e pensando ad un piano per trovare quelle
maledette caramelle, ci teneva troppo alla sua pelle vellutata per
vederla esposta in un qualche museo come reliquia del più
grande serial Killer di tutti i tempi.
{....}
Quando, finalmente,
Zack dormiva beato sotto alle coperte producendo un rumore soave che
poteva essere paragonato a quello del motore di un boing 747 sotto
sforzo, si era alzato dal letto cercando di fare il meno rumore
possibile. L'orologio segnava le nove e mezzo, non era troppo tardi per
trovare un dannato supermarket aperto.
«
Jim! » aveva detto non appena l'altro gli aveva risposto.
«
Brian, sai che ore sono? » aveva chiesto l'altro con voce
scocciata.
«
Le nove e mezzo, Jim, dimmi quando mai tu sei andato a
dormire a quest'ora! »
«
Infatti io sono sveglio, ma ho messo il bimbo a letto! »
aveva squittito l'altro.
«
Hai un bambino?
Cioè.... come è possibile, io... pensavo che...
Johnny? Oddio! Che schifo! »
Jimmy si era messo a ridere con la sua solita risata squillante.
«
Ma no, cretino! Il bimbo non l'ho fatto con Johnny! Il bimbo
è Johnny! Sai, stasera viene la
befana... »
Brian si era portato una mano sul volto, sbuffando e chiedendosi
perché aveva lasciato che quei due ritardati entrassero
nella loro band di fama mondiale, se le fan avessero saputo che quei
due credevano ancora nella Befana, in Babbo Natale e nel Topino dei
denti non avrebbero mai più comprato un loro Cd oppure
sperato di andarci a letto.
«
è proprio questo il punto, Sullivan. »
«
Che? Che arriva la Befana o che Johnny è un bambino!
»
«
No, che arriva la Befana ed io non ho comprato neanche una caramella.
»
«
Oh... »
«
Se Zack lo scopre io posso dire addio al piccolo Brian J. Haner
II\IV\VII½! Jim, in quanto mio migliore amico devi aiutarmi!
»
Jimmy aveva sbuffato.
«
Dammi dieci minuti, metto il salvavita Beghelli al dito di Johnny, lo
circondo di cuscini, chiudo il gas e l'acqua e metto l'allarme alle
porte ed il suo peluche preferito vicino a lui e
arrivo! »
Brian aveva chiuso il telefono, accendendosi una sigaretta e sedendosi
sui gradini del portico, aspettando infelice l'arrivo dell'amico.
{....}
Jimmy era arrivato mezzora più tardi, portando con
sé qualche busta di Marshmallow, qualche dolcetto ed un paio
di noci per far apparire la calza il più voluminosa
possibile.
«
Questo è tutto quello che mi è rimasto, Zack ha
lasciato la calza sul camino? » aveva chiesto trascinando la
busta come un perfetto Babbo Natale fuori tempo.
«
Non lo so, andiamo a vedere. » aveva risposto Brian aprendo
cautamente la porta d'ingresso e facendo strada all'amico. Il salotto
era illuminato per via della luce che Zack aveva lasciato accesa,
dicendo che la Befana, sennò si sarebbe uccisa per cercare
la calza. Quando Brian e Jimmy avevano visto la calza avevano sfiorato
l'infarto, quella cosa enorme non era una calza, ma un calzettone di un
pachiderma incinto! Era enorme e le poche caramelle che Jimm aveva
portato non erano sufficienti neanche per riempire un centimetro di
quell'abnormità!
«
Ed ora? » aveva chiesto Brian voltandosi impaurito verso di
Jim.
«
Chiamiamo l'uomo di casa Sanders! » aveva esclamato
Jim a voce troppo alta. Si era portato una mano sulla bocca, guardando
impaurito la porta chiusa della camera da letto di Zack dal quale non
si sentiva più nessun rumore. Si era rilassato solo quando
aveva sentito, nuovamente, il rumore chiassoso del russare del ragazzo.
«
Matt? » aveva chiesto Brian prima di portarlo, nuovamente,
fuori sul portico.
«
Ma che domande fai? Ovvio che non è Matt! Chiamiamo Adam!!
»
Brian lo aveva guardato con gli occhi spalancati chiedendosi come Matt
non potesse essere l'uomo di casa Sanders! Solo quando aveva chiamato e
Adam gli aveva spiegato la situazione, aveva capito perché.
«
Brian, lo sai che sono il primo che darebbe un rene per te, ma non
posso davvero muovermi da casa. » aveva risposto Adam,
visibilmente amareggiato.
«
Perché stai male? »
«
No, perché Matt... beh, vedi non so come spiegartelo....
»
«
Oddio! Non voglio sapere quello che state facendo! Mi dispiace di
averti disturbato... vi lascio in pace! »
«
Ma no! Che hai capito? Brian non stiamo facendo nulla... solo che
Matt... beh, ha paura di quella cosa che inizia con la B. »
«
Cos'è che inizia per b? Ha paura della banana? »
aveva chiesto Jim sogghignando.
«
Ma no, quella non gli fa paura per niente! Anzi, gli piace! »
aveva pigolato Adam con una voce piena d'orgoglio.
«
Era questo che non volevo sapere, Gontier! Che schifo! »
aveva urlato Brian reprimendo qualche conato « E
allora di cosa? »
«
Della vecchietta che porta i dolci, Haner. »
«
Quale vecchietta? »
«
Brian, cazzo, Matt ha paura della Befana! » aveva urlato,
allora, Adam esasperato dalla cretinaggine del chitarrista.
Non appena Adam aveva pronunciato quel nome si era sentito un urlo
degno di un tenore espandersi per il telefonino, seguito da un pianto
sommesso e da un paio di domande quali : "Dov'è la Befana?
Adam cacciala! Ho paura, Adam!!!! Mi ucciderà! Lei
è gelosa di me perché ho i muscoli! Adam,
Aiuto!!!!!".
«
Ti ho detto che l'uomo di casa Sanders era Adam! Tu non mi volevi
credere! »
«
Ragazzi, devo andare! Mi dispiace non esservi d'aiuto! Ma se posso
darvi un consiglio mettete degli alcolici dentro, no? Una bottiglia di
Jack riempie molto di più di un pacchetto di Marshmallow, mi
raccomando non dite niente a nessuno della paura di Matt per la befana!
»
«
Adam!!!! Ho paura, corri! Sento dei rumori, Adam! »
Brian lo aveva ringraziato, attaccando il telefono e rientrando in
casa, seguito dal segugio Jim.
«
Jim, abbiamo un altro problema! »
«
Un altro? »
«
Zack mi ha nascosto gli alcolici, dicendo che se ne avessi bevuto un
altro sorso sarei diventato come Bam Margera nell'ultimo Jackass!
Abbiamo bisogno del tuo fiuto spettacolare! »
Jim si era messo in posizione da "Segugio", sniffando l'aria e cercando
per tutta la cucina gli alcolici che Zack gli aveva nascosto. Quando ne
aveva, finalmente, sentito l'odore, aveva puntato la zampina verso un
cesto vicino al frigorifero che riportava la scritta "Frutta". Brian ne
aveva tolto il coperchio, trovando finalmente le bottiglie del suo
amato Jack e della sua altrettanto amata vodka.
«
Che nano infame! Sapeva che non avrei mai controllato nel cesto della
frutta! Ora gliela faccio pagare! »
«
Calm down, Brian! Ricordati del piccolo Brian J.
Haner II\IV\VII½! Gliela farai pagare in seguito, ora
dobbiamo muoverci! Non sappiamo quanto ancora dormirà! »
Brian aveva annuito, aprendo i vari scaffali della cucina e racimolando
quante più merendine era possibile prendere con due mani
poco prensili. Jim aveva preso gli alcolici e qualche noce,
così da riempire quasi tutta la calza.
Finalmente, verso le tre meno un quarto erano riusciti a riempire la
gran parte di quella calza enorme, utilizzando anche del gel per
capelli e qualche tintura di qualche colore strano che sicuramente Zack
non si sarebbe mai ricordato di aver comprato.
Si erano aperti una bottiglia di Jack per brindare.
«
Alla nostra! » aveva esclamato Jim facendo scontrare i
bicchieri
«
Grazie, Jim! Sei un amico. » aveva esclamato Brian
ingurgitando l'intero contenuto del bicchiere.
Senza neanche prendersi la briga di nascondere la bottiglia ed i
bicchieri si erano salutati, uno tornando dal suo Zack ancora dormiente
e l'altro tornando da Johnny, caduto dal lettino finendo sulla pila di
cuscini che Jim aveva sapientemente eretto.
{....}
«
Brian! Brian! Brian! Brian! Brian! »
Erano trenta minuti che Zack saltellava sul letto per cercare di
svegliare il ragazzo ancora dormiente.
«
Brian! » aveva, infine, urlato usando un rotolo di carta
igienica finito come altoparlante.
«»
Il povero Brian si era esibito nel miglior monologo bestemmiante della
sua vita prima di incontrare gli occhi cucciolosi di Zack e di
sciogliersi a terra come neve al sole e di scusarsi per avergli inveito
contro.
«
La calza, Brian! è piena! E la Befana si è anche
scolata una bottiglia di Jack! » aveva urlato eccitato
muovendosi freneticamente sul letto « Che poi
la cosa strana è che c'erano due bicchieri! »
«»
Brian era sbiancato, cercando di trovare una scusa ragionevole per la
presenza di quei due bicchieri in salotto.
«
Ma come, amore, non lo sai? Per fare prima la Befana si porta dietro
Babbo Natale. »
«
Davvero? Mamma e papà non me l'hanno mai detto! »
aveva pigolato dubbioso.
«
Questo perché quando eri piccolo tu non c'era il problema
del sovraffollamento umano! Ora i bambini bravi come te sono davvero
tanti e da sola non riuscirebbe a farcela, amore! »
Zack gli aveva sorriso, sbattendo le manine come un bravo bambino
ubbidiente ed eccitato.
«
Muoviti, tra un po arriveranno gli altri per aprire le calze tutti
insieme! »
Brian aveva sbuffato, esclamando un "Yu-uh" poco veritiero. Si era
alzato, trascinando il suo corpo verso il bagno per lavarsi e darsi una
sistemata. Un'ora più tardi era finalmente pronto ed era
sceso per vedere in che condizioni quei tre marmocchi di Zack, Matt e
Johnny avevano ridotto il salotto. La prima cosa che aveva colpito la
sua attenzione erano state le manette che Matt aveva sia ai piedi che
alle mani, la seconda cosa era il bernoccolo grande e rosso che
albeggiava sulla testa del povero Johnny, la terza era la bocca del suo
ragazzo sporca di cioccolata.
«
Zack, hai già aperto la calza? » aveva chiesto con
tono perentorio, assumendo gli atteggiamenti di una madre apprensiva e
bacchettona.
«
No! Quello era caduto dalla calza, si è bucata! Non so come
sia successo... » aveva detto il ragazzo sorridendo.
«
Si, vabbé. Come dici tu! Comunque, Adam perché
hai legato Matt? »
Adam si era tolto gli occhiali da sole, esibendo due lunghe occhiaie
violacee.
«
Non mi ha fatto dormire, non voleva vestirsi perché aveva
paura che la B. fosse qui in questa casa. Ho dovuto legarlo,
così da caricarlo di peso in macchina e portarlo qui.
» aveva spiegato sbadigliando sonoramente.
«
E quel bernoccolo invece, Jim? »
«
L'ho lasciato a casa da solo ieri sera per colpa di un coglione ed
è caduto dal letto, sui cuscini, solo che poi è
caduto nuovamente a terra, sbattendo la testa, credo che alcune delle
poche facoltà mentali che possedeva si siano perse... Sai
è così basso che la caduta da un letto potrebbe
essere paragonata a quella da un ponte. »
Brian aveva cominciato a ridere, indispettendo Matt che non amava
essere preso in giro per le sue paure.
«
Sai Zack... il tuo ragazzo ieri sera... »
«
Matt? »
«
Mh? »
«
C'è la Befana alle tue spalle! » aveva gridato
fingendosi impaurito.
Il povero vocalist si era alzato in piedi, urlando e bestemmiando in
americanturco, ma dato che aveva i piedi legati era ricaduto a terra,
sbattendo la testa sul tavolino del salotto e perdendo definitivamente
i sensi.
«
Che hai fatto ieri sera? » aveva chiesto Zack assottigliando
pericolosamente gli occhi.
«
Ehm... sai non volevo dirtelo, ma non è stato Babbo Natale
ad aiutare la Befana - grido di paura di Matt- ma io! »
Zack aveva spalancato la bocca in estasi, zompettando per l'intero
salotto ed urlando frasi del tipo "Il mio ragazzo ha aiutato la Befana!
Il mio ragazzo ha salvato il giorno della Befana! Doppia razione di
biscotti per lui!" e cose simili.
«
Ma in realtà Brian si era... » Matt ci aveva
riprovato
« La befana naso
rosso,naso grosso mangia i bambini ma lascia l'osso!!! »
avevano urlato in coro Jim, Brian e Adam, tramortendolo in maniera
definita.
Ed anche quel sei
gennaio di un anno imprecisato, l'infanzia beata e marshmellosa di
Zackary Baker ecc.ecc.ecc. era stata salvata dall'amore di Brian e
dall'amicizia di Jim e Adam e, finalmente, in casa Haner
poté ritornare la pace e la tranquillità.
|