P a g i n e n a s
c o s t e.
In quel momento doveva
prendere appunti. Ecco. Doveva.
Ma la sua mente si rifiutava categoricamente di ascoltare le parole del
professor Vitius.
Le mani le tremavano per
la rabbia. E aveva paura.
Una paura tremenda.
Quel diario che avevo tenuto nascosto da tutti con tanta precisione, era
scomparso.
Non sapeva come o quando.
Solo che non c’era né nella sua borsa, né nel suo baule.
Dire che era disperata era
riduttivo, perché se quel diario sarebbe finito in mani sbagliare sarebbe stata
la fine per lei, e la sua reputazione da seria e intelligente ragazza si
sarebbe sciolta.
E lei non poteva
sopportarlo. Ron e Harry non l’avrebbero più guardata in faccia.
Quelle pagine di diario
che aveva nascosto così argutamente non contenevo parole e pensieri di problemi
adolescenziali, ma contenevano parole di un amore proibito.
Un amore che lei non
avrebbe mai avuto il coraggio di affrontare.
Un amore proibito. Impossibile.
Eppure lei, nonostante le differenze e gli insulti, quel
sentimento tanto profondo e così intimo, lo provava.
Era sbagliato,
maledettamente sbagliato.
E non c’era nessuna possibilità che questo potesse realizzarsi. Soprattutto per
le conseguenze che avrebbe portato. Forse avrebbe avuto lui, ma perso i suoi
amici.
Loro non avrebbero mai
capito. Non l’avrebbero mai fatto.
Eppure lei continuava ad amare Draco Malfoy.
Forse la parola ‘amore’
potrebbe sembrare troppo seria, però Hermione provava qualcosa per lui che non
era semplice attrazione.
Ma il problema, in quel
momento, era un altro. Dov’era finito il suo diario?
*****
Draco Mafloy stava nella
sua stanza appoggiato alla testiera del letto con un espressione neutra, e con
un quaderno tra le mani.
Perché era così
maledettamente ficcanaso? Perché non aveva lasciato quel diario nella libreria,
lasciando che quella stupida mezzosangue sarebbe venuta a riprenderselo?!
Non aveva risposta. Era un
suo difetto.
Appena vedeva qualcosa di
interessante o di particole doveva ficcarci il naso. E non sempre le
conseguenze erano positive.
Come in quel caso: le
conseguenze erano disastrose.
La mezzosangue innamorata
di lui.
Era surreale una cosa scientificamente impossibile, eppure quelle pagine erano
la prova del contrario.
Scese nella Sala Grande e
appena varcato le porte, i suo occhi puntarono al tavolo dei Grifondoro
cercando il viso della Granger.
Non doveva dar conto o
peso a quel diario, eppure ci aveva riflettuto e stava continuando a farlo
tutt’ora. Forse, se sarebbe successo anni prima avrebbe fatto passare quel
diario tra le mani di tutti i studenti della scuola, ma adesso no. Odiava la
Granger, o pensava di odiarla.
Era una situazione
complicata, quasi delicata.
Dopo aver letto quelle
pagine, così piene di angoscia e di dolore, aveva provato qualcosa di nuovo.
Qualcosa che portava il
nome di consapevolezza. Consapevole di non odiare la Granger.
Consapevole di averla
ferita con tutte le offese che gli aveva rivolto.
Dopo tutto non erano così
diversi.
Provavano le stesse
sensazioni, stesse emozioni anche se per cause diverse.
Lei si sentiva sola, lui si sentiva solo.
Soli perché non potevano
parlare a nessuno di loro, di quello che provavano veramente.
Qualcosa che solo loro
potevano capire.
La sua solitudine era
dovuta dalla proprio famiglia. Una famiglia in cui i proprio sentimenti non vengono
mai espressi, almeno che non siano il disgusto o la rabbia.
L’unica volta che per Malfoy
Manor si aggirava felicità e amore, era stato solo quando Draco era nato. Ma
era stata una felicità dei suoi genitori, non sua.
Lui che era solo un
neonato, ignaro del proprio futuro.
E adesso solo, perché non
aveva nessuno con cui sfogarsi.
Lo stesso si poteva dire
della Granger che, da quello che si deduceva dal suo diario, nessuno avrebbe
potuto capire nulla del suo amore, soprattutto verso qualcuno come lui.
Un rinnegato.
La vide. Stava seduta
affianco al rosso. Sorrideva. Si alzò dalla panca, recuperò la borsa, per poi
salutare i sui amici e dirigersi verso l’uscita, dove si trovava Draco.
Appena lo vide trattenne
il respiro, e chiudendo gli occhi per un attimo, respirò profondamente e si
allontanò il più possibile da lui.
Ma Draco non rimase fermo
al suo posto. No, non sarebbe rimasto lì.
Si girò e la seguì.
Forse la Granger non se
n’era neanche accorta, tanto che correva.
Il serpeverde allungò il
passo fino ad arrivargli abbastanza vicina da afferrarle un braccio e attirarla
a sé.
La ragazza lo osservò
attonita e senza ombra di dubbio impaurita.
Lo fissava con occhi spalancati
e la bocca socchiusa.
Draco ricambiò lo sguardo,
solo che a differenza dell’altro, il suo era neutro, senza trasparire i propri
sentimenti.
Prese il piccolo quaderno
dalla tasca e glielo detta in mano.
-Suppongo che questo
diario sia tuo, mezzosangue-
Hermione sgranò ancora di
più gli occhi osservandolo sparire dietro al muro.
Lo sapeva. Lui aveva
letto.
Tutto.
Corse verso il proprio
dormitorio e ci si chiuse dentro.
Lacrime amare scesero dai
suoi occhi dorati.
Incrociò le braccia sotto
al seno sedendosi sul letto.
Draco Malfoy sapeva che
era innamorata di lui.
Sapeva, ed gli aveva
restituito il diario. E lei l’aveva ripreso impaurita, arrabbiata e ferita.
Cos’altro poteva
aspettarsi? Che sarebbe corso verso di lei dicendole di ricambiare i suoi sentimenti?
Non sarebbe mai accaduta una cosa del genere.
Né ora, né mai.
Si chiuse ancora di più a
riccio, sentendo lo stomaco contorcersi.
Come avrebbe potuto
camminare per i corridoi del castello senza la paura che lui sarebbe comparso
all’improvviso, deridendola?!
Eppure nel momento in cui gli aveva restituito il diario, non aveva fatto altro
che guardarla, senza aggiungere altro a quella frase detta così…freddamente.
Perché? Perché aveva perso
il diario?
E perché proprio lui
doveva trovarlo?
E adesso, si sentiva sola,
tremendamente sola, senza qualcuno con cui sfogarsi.
Non poteva aprirsi con
nessuno, e adesso era costretta a chiudersi, come Malfoy aveva chiuso quel
diario. Poi pochi secondi dopo un’amara consapevolezza, dal gusto sgradevole,
dagli artigli affilati pronti per essere conficcati nel cuore… Arrivò, così si
accese quella cruda realtà dinanzi ai suoi occhi: se Draco provasse per lei
un minimo sentimento, se l’amasse non le avrebbe mai restituito il diario e se
ne fosse andato. Draco non l’amava, e questo era tutto. Tutto e niente.
Tutto per lo sconforto. Niente per il suo ormai disintegrato cuore.
Non riusciva a prendere
sonno, per niente. Stava più sveglio di prima. Era tutta colpa della Granger,
lei e del suo maledetto diario.
Si rigirò per la millesima
volta verso la finestra sperando di addormentarsi. Attese un paio di minuti, ma
niente.
Sbuffò.
-Draco, ti senti bene?-
gli domandò una voce.
-Perché non dovrei stare
bene?-sussurrò scocciato Draco rigirandosi un’altra volta.
-Non pensare di mentirmi
Draco, è da quando stavamo mangiando in Sala Grande che sei strano-
-Ok! Non sto bene, per
niente. Non riesco a togliermi dalla testa la Granger- si sedette a gambe
incrociate sul letto.
-Che centra Hermione
Granger?- Blaise sgranò gli occhi stupito, non aspettandosi una risposta del
genere dall’amico.
-E’ innamorata di me-
spiegò velocemente il biondo.
Blaise sgranò gli occhi.
-E me lo dici
così?Spiegati meglio-
-In biblioteca ha trovato
un diario, ed ero curioso di sapere a chi appartenesse, così l’ho aperto, ed
era della Granger…-
-Continua-
-Nel diario c’era scritto
che era innamorata di me- ammise.
-Salazar! Questa si che è
nuova- Blaise era al quanto scioccato.
-Blaise, non devi dirlo a
nessuno, capito? Quelle pagine erano piene di angoscia, e scommetto che per la
Granger aver saputo che io abbia letto quelle pagine sia stata già una gran
batosta, quindi…acqua in bocca- Draco vide l’amico sorridere malizioso e si
affrettò ad aggiungere –non che mi importi, sia chiaro, mi fa solo pena-
Certo…
-Draco, provi qualcosa per
lei?- gli chiese serio l’amico.
-Che? No. Assolutamente
no! Sarebbe qualcosa di categoricamente impossibile e…sbagliato- Draco abbassò
lo sguardo.
-Lei ti piace!- affermò
Blaise, beccandosi un’occhiataccia dall’amico – avanti ammettilo, amico, non ti
ho mai sentito parlare di una ragazza in questo modo, guarda che io non ti
prederei in giro, anzi…mi farebbe piacere sapere che tu abbia messo la testa a
posto- Blaise sorrise.
-Salazar, Blaise! Già sono
confuso di mio, adesso ti ci metti anche tu- sussurrò spaesato Draco.- che devo
fare?-aggiunse.
-Tu gli hai ridato già il
diario?-
-Si, e credo di averlo
fatto nel modo sbagliato-ricordò amaro- e l’ho chiamata mezzosangue, sono
maledettamente pentito-
-Domani a colazione vai da
lei e chiarisci tutto!-
-Oddio no! Non ho il
coraggio di dire alla Granger che mi piace, solo per colpa di quello stupido
diario del cavolo- disse adirato.
-Avanti amico, caccia
fuori le palle! E’ la prima volta che ti piace una ragazza, e questa volta
anche per una causa buona, credo…-sbuffò- avanti, non fartela scappare-
-E che direbbe mio padre?
O mia madre. Dio, sono un codardo- sussurrò- dopotutto lo sono sempre stato-
-Avanti Draco, buttati e
non pensare alle conseguenze, a quelle ci penseremo dopo, insieme!-
-Hai ragione…- il biondo
sorrise all’amico.
Era il suo modo per
ringraziarlo, e Blaise, questo, l’accettava.
Dopo tutto, non era così
solo come credeva.
Hermione stava seduta tra
Ron e Ginny, stava bevendo un bicchiere di succo di frutta quando Ginny le domandò
una cosa, che le fece aumentare il ritmo del cuore, quasi volesse uscire dal
petto.
-Perché Draco Malfoy sta
venendo verso di te?-
Perché Draco Malfoy si
stava dirigendo verso di lei?
Il cuore batteva
velocissimo.
Le si fermò a pochi passi
di distanza.
Era sicurissima che, in
quel momento, l’avrebbe derisa dinanzi a tutta la scuola.
Lo fissò, ma il suo viso
non trapelava nessun ghigno soddisfatto o qualcosa di simile, era immobile,
quasi non batteva le ciglia.
-Granger, potresti
seguirmi un attimo?- gli domandò mantenendo un tono fermo.
Quasi tutta la sala era
interessata ad osservarli.
Hermione, per l’ansia
stava quasi per mettersi a piangere.
Ma non l’avrebbe mai
fatto, soprattutto davanti a Draco Malfoy.
Il suo orgoglio di
Grifondoro aveva un valore, e lei doveva rispettarlo.
Ron e Harry la guardavano
sconcertati.
-Si…-sussurrò flebile.
Ron e Harry la
continuarono a guardare e quando Ron stava per dire qualcosa, lo bloccò.
-Non ti preoccupare Ron,
vi spiegherò tutto dopo…per favore- li pregò.
-Ve la riporterò tutta intera,
non ti preoccupar Lenticchia- lo sbeffeggiò Draco afferrando il braccio di
Hermione e trascinarla in un corridoio deserto.
Hermione si scostò da lui
e lo fissò seria.
-Ok, Malfoy, se devi
umiliarmi o fare qualsiasi altra cosa, ti prego di…- incominciò a raffica
Hermione, presa dal panico.
Era una situazione strana,
lei attaccata al muro e lui, Draco Malfoy, il ragazzo che amava le stava
davanti e la guardava serio.
-Non correre a conclusioni
affrettate, non sai cosa devo dirti, quindi taci, e lasciami parlare!- le disse
ancora più serio.
-Non è facile per me dire
certe cose, non l’ho mai fatto, e spero che questa sia la prima e ultima volta
che lo faccio- deglutì- ho letto il tuo diario!-
Gli occhi di Hermione si
riempirono di lacrime.
Ferita.
-Ho letto ogni parola, di
tutte le pagine scritte di quel diario-
Arrabbiata.
-Un maledettissimo diario
del cavolo- urlò facendola sussultare.
Sola.
-Un diario che mi fatto
aprire gli occhi- le sussurrò vicino.
Hermione sgranò gli occhi
sconvolta e speranzosa.
-Quelle parole, le tue
emozioni mi hanno aperto gli occhi, mostrandomi una strada completamente nuova
per me- sospirò- ti senti sola, e so cosa vuol dire non poter dire a nessuno
quello che provi o quello che vuoi!- le si avvicinò –so cosa vogliano dire
quelle parole- le si avvicinò maggiormente, incastrandola tra sé e il muro.
Stava per rispondere, ma
le parole gli morirono in gola.
Sgranò gli occhi, ormai troppo
lucidi.
Draco la stava baciando.
Un bacio leggero, quasi timido.
Ricambiò il bacio, non
sapendo cosa fare.
Era confusa. Cosa voleva
dire quel bacio?
Che l’amava anche lui?
Poche lacrime gli rigarono
il viso.
-Perché piangi, Granger?-
-Non so cosa pensare, Draco-
-Non ti basta sapere che
mi piace?- le sussurrò sorridendo e dandole un secondo bacio, questa volta più
profondo.
Hermione era sconvolta.
Ma felice.
Il diario aveva fatto
aprire gli occhi a Draco. Cos’era quello?
Qualcosa di inaspettato.
Eppure quelle pagine
nascoste avevano avuta la loro parte.
Gli avevano dato l’amore.
L’unica cosa che gli
mancava nella vita.
Si sa che il cuore non
riesce mai a nascondere niente.
*Angolo autrice*
La mia prima one shot su Draco ed Hermione *-*
Ammetto: sono emozionata ^-^
Spero che vi sia piaciuta,
questa one shot è stata un mio esperimento, per sapre, più o meno, se piace o
no, e se i commenti saranno positivi, continuerò a scrivere non solo one shot,
ma fan fiction su questa coppia strepitosa.
Ringrazio già le persona
che leggeranno e commenteranno, e vi chiede un piccolo, ma piccolo commento :)
Un bacione, Pettyfer.