Titolo:
Veleno
Summary:
Tuttavia il veleno di Black
lo perseguitava.
Pairing:
Severus/Sirius ;
Severus/Regulus x°
Words:
650
Rating:
Giallo
Desclaimers:
Thanks, Hermione! >.>
Notes:
Partecipa alla Maritombola col
prompt #16 (X tradisce Y
con Z, fratello si Y)
Veleno
“Io
cerco il fuoco, e mi brucerò.”
(Subsonica)
Come adesivi che si
staccano, adesso lasciava che le cose succedessero.
Regulus lo voleva. Il
povero ragazzo era innamorato di lui. Lo sapeva da sempre, e non solo
perché era un Legilimens esperto. Era talmente chiara la sua
infatuazione che l'avrebbe capito persino un bambino. O uno stupido
come Potter.
Tuttavia. Tuttavia il
veleno di Black lo perseguitava. Sapeva di non potergli sfuggire
senza fingere. Di non essere libero.
Non sarebbe sfuggito
mai al veleno che ormai circolava nelle sue arterie. E gli arrivava
fino al cuore.
Era lì, riusciva
a sentirne il sapore. Pulsava. Specialmente adesso che Black lo aveva
trascinato per un corridoio e che lo stava guardando male.
«Che cazzo hai
fatto?» sbottò all'improvviso
Severus lo guardò
di rimando, freddo.
«Dimmelo tu,
Black.» disse
Lui per tutta risposta
lo prese per la cravatta e lo incastrò al muro.
«Credi che me ne
importi, eh?» sibilò «Credi che me ne freghi un
cazzo di chi ti scopi, Snivellus?»
Lui ignorò il
soprannome. C'era talmente abituato che ormai non lo considerava
neanche più un insulto.
«No.»
rispose nel tono più neutro che riuscì a trovare «Non
credo te ne freghi un cazzo.»
Non avrebbe visto
trasportata la sua dignità ancora una volta.
«L'hai scopato tu
o ti ha scopato lui?» chiese all'improvviso
Severus chiuse gli
occhi per un attimo. «Black...» mormorò
«Dimmelo.»
Sospirò. «L'ho
scopato io.»
Black strinse le
labbra. «Sei venuto?»
Severus lo fissò
negli occhi, optando se dire o no la verità.
«Perché lo
vuoi sapere? Ti eccita?»
«Dimmelo.»
La presa sulla cravatta
aumentò, ma non smise di tenere lo sguardo su di lui.
«Sì.»
«Quante volte?»
«Non lo so.»
«Non fare lo
stronzo con me, Snape!» gridò «Ti ho chiesto
quante volte ti sei scopato mio fratello!»
Lui mantenne un
silenzio ostinato. Non voleva dargliela vinta. Non aveva intenzione
di soccombere ancora una volta. Black non l'avrebbe avvelenato. Non
questa volta. Non di nuovo.
«L'avrai voluto
tu.» sussurrò lui allora.
Lo tirò per la
cravatta, lo voltò, prendendogli il braccio, e lo sbatté
col viso al muro.
«Riformulo la
domanda, Snape. Quante volte ti sei scopato mio fratello?»
«Non sono cazzi
tuoi, Black.» biascicò lui, mordendosi involontariamente
la guancia
«Ti è
piaciuto?»
Severus smise un attimo
di lottare. «Ha importanza?» chiese, senza lasciar
tradire il suo stupore.
Black gli mise il naso
tra i capelli. Severus ne poteva percepire il percorso.
«Tu dimmelo.»
sussurrò al suo orecchio
Suonava come una
confessione. Una preghiera. L'aveva avvelenato lui, stavolta. Del
proprio veleno.
Severus smise di
agitarsi. Appoggiò la fronte al muro e chiuse gli occhi.
Avrebbe tradito le ultime sue volontà, le promesse si
sarebbero infrante. «Cosa vuoi sentirti dire?»
mormorò, stanco «Che mi sono sentito sporco, anche se
non ne avevo il diritto?»
Oggi avrebbe tradito
la stabilità. Sempre se
ne aveva avuta mai una.
«Dimmi la
verità.»
Ci fu silenzio assoluto
per alcuni, interminabili, piacevoli secondi. Severus sentì il
veleno entrare in circolo nelle vene. Sia nelle sue, che in quelle di
Black.
«No.» disse
alla fine «Non mi è piaciuto.»
Niente riempiva l'anima
quanto il gusto del suo veleno.
Black si allontanò
di qualche passo. Severus si voltò.
«Mi odi sempre,
vero, Snape?» chiese guardandolo intensamente
«Sì,
Black. Sempre.»
Lui ghignò. Gli
brillavano gli occhi. Cane.
«Davvero?»
«Ti
interesserebbe sapere quanto?»
«Sì,
molto.»
«Ti odio a tal
punto che distruggerei me stesso per trascinarti con me.» (*)
«Bene.»
disse annuendo «Non te lo dimenticare.»
Si allontanò,
sempre guardandolo, e poi se ne andò per il corridoio, da dove
erano venuti.
Severus guardò
la sua schiena diventare sempre più piccola.
Sarebbe tornato. Si
sarebbe avvicinato un'altra volta.
E si sarebbe
avvelenato un'altra volta.
Lo odiava tanto che non
poteva dimenticarlo neanche un minuto. Era nell'aria che respirava.
Nel cibo che mangiava. (*) Era il suo veleno. E l'avrebbe distrutto.
Tuttavia.
Tuttavia avrebbe scelto di dissolversi dentro di lui.
Ancora una volta.
Del tuo veleno mi
avvelenerò.
Notes, again:
Premettendo che le
Severus/Regulus BLEAH! (*) Sono citazioni dal film Gilda ♥
E boh, è un sacco di tempo che non scrivo sul fandom quindi
spero di non aver fatto un casino con l'IC! ^^'
Titolo, citazione
iniziale e quelle in corsivo sono tutte della canzone omonima dei
Subsonica.
Amateli ♥
A presto!
|