-signor
Malfoy, dato che
ha così voglia di chiacchierare e ridere con i suoi
compagni, che ne
dice di venire avanti e far sapere a tutti cosa sente?- Serpeverde e
Grifondoro erano a lezione di Pozioni con il professor Lumacorno:
quel giorno aveva preparato alcuni filtri d'amore, tra cui
l'Amortentia. Scorpius Malfoy era seduto in fondo all'aula con i suoi
migliori amici Albus Potter e Nicholas Zabini, e stavano ridacchiando
su come le ragazze erano emozionate nel vedere i filtri d'amore. Il
biondo, molto lentamente, si alzò; tutte le ragazze lo
guardavano
con occhi sognanti, mentre Scorpius si avvicinava alla cattedra con
il suo solito fare da
-sono-figo-e-nessuna-mi-può-raggiungere.
-vuole
farci dunque la
grazia di dire che odori sente? Oltre a quello di se stesso
s'intende- disse ironico Lumacorno. Scorpius si avvicinò
piano
-cannella...libri della biblioteca...e un altro profumo che non
riesco a capire- eppure Malfoy era sicuro di averlo già
sentito da
qualche parte, ma dove?
Stava
ancora riflettendo
sul profumo quando entrò in Sala Comune dei Serpeverde,
lì trovò
Zabini con la sua ragazza, che non era niente di meno che una
Weasley, Rose Weasley: Corvonero, intelligente, ambiziosa,
intrigante. Aveva ai suoi piedi quasi l'intera Hogwarts, ma sembrava
aver occhi solo per Nicholas. -Zab, Weasley- li salutò
sedendosi in
una poltrona accanto al fuoco -Scorp- gli rispose l'amico, mentre la
rossa non lo degnò quasi di uno sguardo: da quando Scorpius
aveva
lasciato sua cugina Dominique perché ''sei noiosa piccola,
voglio
rinnovare il mio letto'' quel ragazzo per lei e le altre della sua
famiglia era morto e sepolto. -Weasley non sarai ancora arrabbiata
per Dominique, non è colpa mia se non era più
interessante- senza
che Scorpius si accorgesse, probabilmente grazie alla sua famosa
velocità che le era valsa l'entrata in squadra di Quidditch
come cacciatrice, Rose l'aveva già preso per la maglia,
avvicinandosi al suo viso con espressione di rabbia -non parlare di
mia cugina così Malfoy, se non vuoi fare amicizia con il
letto
dell'infermeria! O non ti sono bastati gli incantesimi che
già ti
abbiamo lanciato?- ma lui non stava ascoltando, da quando le si era
avvicinata non aveva capito niente: quel profumo, il profumo che
aveva sentito nella pozione quella mattina, gli stava riempiendo la
testa.
Era
suo il profumo, era il profumo di Rose.
|