Nothing Left.

di rotinpieces
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nothing left.

nothing left.

 

 

«Amavo il canto. Mi permetteva di entrare in un mondo tutto mio, dove ogni cosa era in armonia e ogni problema aveva una soluzione semplice, accessibile, sensata. Tutto era proporzionato: non c’era niente di insopportabile, non c’erano emozioni soffocate o troppo difficili da esprimere… L’intero universo che nascondevo dentro di me trovava forma, colore, musica e si esauriva completamente nella mia voce».

«E ora?»

La vedi chiudere gli occhi e tirare un lungo sospiro.

Se ascolti con attenzione, dietro a quel respiro, puoi cogliere un rumore di cristalli ridotti in pezzi.

Il suo cuore, sbriciolato.

«Ora non ho più niente».

 

 

 

 

Cento parole esatte e tanta, tanta nostalgia.





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