-JetSilphymon!- Lilithmon richiamò la sua attenzione con un
gesto della mano.
-Mi dica.- rispose educatamente lei.
La testa della Demon Lady sbucò da dietro la tendina di
plastica trasparente della doccia, il viso delicato ridotto ad una
maschera di irritata desolazione.
-Fra poco verrà quel disgraziato di un diavolo, partirete in
missione a sud. Porterai con te la cintura di castità e un
teaser e alle dodici in punto mi aggiornerai sulla tua posizione.
Troverai le direttive sul tavolo davanti allo specchio.- disse tutto
d’un fiato rifugiandosi sotto il getto d’acqua
bollente senza neppure concedere all’altra digimon
l’opportunità di controbattere l’ordine.
JetSilphymon, in ogni caso, non ebbe neppure il fiato per farlo, tanto
era sconvolta.
Lei e quel…
Voleva solo sprofondare venti metri sottoterra pur di non incontrare
quel… quel…
Sospirò pesantemente trascinandosi fuori dal lussuoso bagno
della Maestra e rivestendosi adeguatamente secondo direttive.
Più per spirito di conservazione che per senso del dovere.
Stava giusto infilando gli stivali dell’armatura, quando
bussarono alla porta della stanza da letto e, dopo l’ennesimo
sospiro sconsolato, la digimon afferrò la missiva lasciatale
dalla Maestra per andare ad aprire.
Il servitore le comunicò che “il signor Phelesmon
l’attendeva nel cortile con la sua vettura”.
Roteò gli occhi sarcasticamente.
“Non perde mai occasione di farsi vedere,
quell’impiastro…”
Su una cosa aveva ragione: Phelesmon voleva farsi vedere, ma non
immaginava che le sue manie di protagonismo arrivassero fino a quel
punto.
Rimase spiazzata quando, una volta uscita nell’assolato
cortile, lo vide.
Trattenne gli impulsi omicidi stringendo l’asta della sua
lancia con forza tale da spezzarsi le mani e digrignò i
denti, tanto aveva la mascherina quindi lui non vi avrebbe fatto caso.
-Su, su, sorridi!- esclamò, invece, quello,
affacciandosi e suonando il clacson ripetutamente sulle note di un
vecchio film dell’orrore… com’era?
Digi-Psycho?
-Ok, ok, basta che la pianti!- sbottò per poi indicare il
mezzo sui cui sarebbe dovuta salire per farsi un
“bel” viaggetto in compagnia del
“carissimo” Phelesmon.
-Cos’è sta roba?-
Quello sgranò gli occhi cerulei e le sue iridi dorate
parvero tremare, mentre la bocca si contorceva in un sorriso
soddisfatto e diabolico.
–Hai bisogno di un paio di occhiali, cara?
E’ un carro armato d’epoca, non so se mi spiego.-
JetSilphymon pregò Goddramon (o qualunque altro digimon
sacro) affinché fulminasse quell’emerito imbecille
d’un diavolo cascamorto, o che la Maestra si affacciasse
urlandole di tornare dentro e di mandarlo a quel paese
–più tutta una serie di volgarità che
non avrebbe mai saputo ripetere.-
Ma nulla accadde e lui se ne stava lì, sulla cima del suo
trabiccolo con il viso sensualmente posato al dorso della mano e
un’espressione istigatrice gli allietava il muso. Visto dal
basso non riusciva a capire se considerarlo, in maniera oltremodo
contorta, affascinante con quelle sopraciglia rasate inarcate e il
sorrisino sghembo, e il pizzetto… oppure terrificante
poiché si stagliava contro il sole proiettando la propria
ombra diabolica su di lei.
Reprimendo l’ennesimo impulso di far volare via lui e il suo
macinino metallico nello spazio profondo, JetSilphymon
levitò fin sulla sommità del mezzo con dipinta in
volto un’espressione che non lasciava fraintendere tutto il
suo scontento e imbarazzo.
Phelesmon, come al solito provocante ed espansivo, osò
metterle un braccio intorno alle spalle quando
s’infilò nell’abitacolo, accanto a lui.
A stretto contatto.
Troppo stretto.
-Allora, mia cara, dove andiamo di bello?- domandò serafico,
meritandosi un poderoso pizzicotto al braccio che lo fece gemere e
sussultare dal dolore.
-Vedi di calmarti, non siamo a una gita di piacere.- disse secca lei
spiegando il dispaccio con le istruzioni. Quello che lesse la fece
sbiancare e per poco non svenne.
Come aveva potuto la Maestra, la sua Lilithmon, farle quello?!
-Vedi?- le disse il diavolo premendo l’indice sotto la riga
incriminata –Abbiamo sette giorni di meritate vacanze, mia
cara. Quindi, ripeto, dove andiamo di bello?-
E prima che potesse sfuggirli (o massacrarlo di botte), il digimon
l’afferrò e con uno strattone secco la trascino
all’interno della cabina di pilotaggio. Chiuse il portellone
e, direte voi, partì con lei alla volta di una massacrante
vacanza all’insegna di ossa rotte e tentativi di rimorchio
mal riusciti.
Purtroppo le ossa rotte iniziava a sentirle già da subito e
per di più non riusciva ancora a capire come
quell’affare mettesse in moto senza pigiare tutti i tasti e
tirare tutte le leve. Forse avrebbe dovuto chiedere a suo fratello
almeno il manuale d’istruzioni.
Intanto, in un luogo lontano e remoto di Digiworld, Pinocchimon
entrò nello studiolo di Vamdemon con aria molto, molto,
contrariata.
Il vampiro non si preoccupò neppure di lanciargli addosso il
tagliacarte, tanto era assorto dal libro che stava leggendo, e
così il burattino procedette indisturbato nella sala
sbraitando.
-Piemon mi ha detto che hai venduto il mio carro armato a Phelesmon!-
Neppure distolse lo sguardo dal libro, il digimon Evoluto.
–Ah, sì… i soldi li ho dati a
Piemon, chiediglieli pure.-
Pinocchimon s’infervorò –Quello era il
mio! Dovevi chiedermelo! Succhia sangue maledetto! E poi,
perché a Phelesmon? Non lo odiavi al punto che ti alleeresti
anche con Angewomon per farlo fuori?!-
Vamdemon allora gli gettò uno sguardo fugace –Non
dovevi disfarti di quel trabiccolo?-
-Sìììì!- urlò il
Mega agitando le braccia legnose –Oggi! Dovevo farlo saltare
in aria!-
Vamdemon allora aprì il cassetto della sua scrivania e gli
porse un telecomando, compiaciuto. –Ecco qui, divertiti.-
Note: Ok,
questa era scema forte XD
Dunque l'ho scritta per la Challenge: Chi,
con chi, che cosa facevano di
Kukiness.
Il succo della cosa era estrarre dieci personaggi e vedere ad ognuno
che situazione assurda spettava. Sono venute fuori cose molto, molto,
fuori di testa, quindi aspettatevi boiate a non finire ehehehe **
Questo era il prompt per questa:
(3) impara a
guidare un....?
(Bonus!
… carro armato.)
Tecnicamente potevo fargli imparare a guidare anche una ferrari, ma,
complice la mia adorata Ria-chan e i nostri deliri (ciao
moglieeeeee*agita manina*), complice la mia forte demenza...
pigliatevela così U_U
E tranquilli, anche se il carro armato esplode Phelesmon è
già morto prima. No, scherzo, si salverà.
Jet: Nooooooooo Q_Q
Oh, si U_U se no che gusto c'è?
Oh, e vi domanderete perché Lilithmon ha "venduto" la sua
protetta a quel bruto =_= beh, ve lo racconterò prima o poi
XDD
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