A different painting

di Watashiwa
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A different painting


Ci andavano spesso in quel luogo, dopo le lezioni scolastiche.
Erano diventati amici nonostante le enormi differenze: lui così serio e poco propenso a mostrare emozioni, lei ancora riservata per mostrare al mondo le sue emozioni più calde e profonde.
Tuttavia, l'amicizia aveva superato ogni confine, come al solito.
Ed il ragazzo albino si accorse di sbagliarsi, nel fiore dei suoi 14 anni.
Erano così diversi ma diventati così vicini: eppure si allontanavano ancora quando arrivavano al lago della periferia del paese.
Lui si sedeva pesantemente sull'erba, lei cercava i fiori più delicati per creare le sue 'creazioni floreali', tutta sola e in silenzio.
Sai portava sempre con sé le pergamene e il pennello rigorosamente nero per distrarsi un po' e rintanarsi nel suo piccolo mondo incompreso.
Ma... oggi il ragazzo dalle poche emozioni aveva voglia di andare oltre la bellezza esteriore di un paesaggio, fantasticamente omogeneo e carico di bellezza intrinseca.
Perché aveva necessità di aggiungere... qualcosa, qualcuno alla sua opera?

Hinata lo aveva sempre guardato con occhi che trasmettevano tutto fuorché rabbia e frustrazione nel suo essere.

Forse...

La ragazza c'era sempre stata per lui, nei successi e nelle nottate di luna piena che per Sai non aveva niente di completo.

La risposta alla domanda...

Lui aveva iniziato a fare i primi sorrisi e a sentire qualcuna delle emozioni che in 14 anni non aveva particolarmente avuto occasione di mostrare.

Era lì, davanti ai suoi occhi...

Suo nonno gli diceva sempre che avere gli occhi bianchi significava o essere puri di cuore oppure essere delle persone quasi estranee al mondo.
Perché Sai aveva l'impressione che a volte Hinata fosse tutte e due le cose?
Perché mai voleva conoscere l'interiorità completa della sua amica?
Amica? O forse...

'Hinata-san'.

Il moro la chiamò con semplicità e lei lo sentì appena proferì parola.
Si avvicinò con varie margherite tra le mani e si sedette timidamente vicino al ragazzo.

'S-sì?' - fece la Hyuuga sorpresa ma al contempo curiosa di ascoltarlo.
'Vorresti vedere un mio disegno... ecco, voglio dire, lo schizzo di un mio progetto particolare?'

Era impacciato, l'albino.
E provava un po' di imbarazzo a dire determinate cose.
Hinata fu sorpresa di quella proposta; solitamente la ragazza non osservava un suo dipinto prima della fine, a lavoro concluso.
Quindi l'affermazione del suo amico era più che speciale, sapeva di novità.

'Certo, Sai-kun'.

E fu così che la tela si riempì lentamente di uno, due, centomila punti.
Sai e Hinata, un inizio come tanti di una storia ancora da terminare.
Sorridenti di cuore entrambi, Sai forse per la prima volta in tutta la sua vita, con emozioni diverse da scoprire.





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