Silence hurts more than the worst sound.

di ValeEchelon
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1~Prologue.
 

- Ricordati di me.
 

Prendimi ,
prendimi e seppelliscimi lì,
sotto quel ciliegio in fiore,
vicino a quel ruscello,
vicino a quella macchia scura,
in quel campo che giace
vicino ad un’autostrada.
Vedrò le foglie cadere,
mute,
sul mio viso giovane.

Prendimi,
prendimi e seppelliscimi lì,
su quel ciglio della strada
colorato di rosso,
quel ciglio di strada che mi ha rubato
la vita,
che me l’ha strappata,
come una volgare ladro fa
con una collana preziosa,
la collana della mia esistenza.

Prendimi,
prendi un pezzo di me e tienimi nel tuo cuore,
lascia un angolo che ti ricordi sempre di me,
un angolo che ti parli sempre di me.

E’ impossibile dimenticare,
impossibile fare finta che io non sia mai esistito.

Vivi,
semplicemente.
La vita ti scorre fra le dita,
inesorabile,
incerta.
 Tu vivi,
vivi.
Fallo e ricordati di me. 


 
{ V.

 

 

 


Una luce.
Un bagliore.
Un flash accecante.
Un tuono ruppe il silenzio.
Un fulmine illuminò il cielo.
Cosa stava succedendo?
La pioggia iniziò a scendere, silenziosa, sui tetti delle case, riversandosi sull’asfalto.
C’era silenzio, fuori.
C’era un silenzio disumano, sconfinato, ma improvvisamente si sentì rumore.
Le ruote stridettero terribilmente sull’asfalto bagnato, scivolando.
I freni erano al massimo, cercavano invano di fermare quelle ruote che giravano troppo veloci.
Vetri infranti.
Rumori metallici.
Corpi inermi.
Cosa stava succedendo?
Il rombo della moto cessò improvvisamente.
Il suo casco cadde sull’asfalto, si spaccò a metà rotolando su se stesso.
Rumore di corpi inermi.
Liquido caldo come fuoco su quella superficie ruvida e fredda come ghiaccio: sangue.
Una pozza scura che si andava allargando sotto la sua testa.
Gli occhi improvvisamente bianchi come marmo.
Le mani fredde.
Il respiro corto.
Di nuovo silenzio.
Troppo silenzio.
Un silenzio urtante, carico di dolore.
Un silenzio premonitore.







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