Ho cercato la bellezza e l'ho trovata in fondo alla semplicita'.

di Natalie__
(/viewuser.php?uid=167631)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“Devo dire che in aereo si dorme proprio bene”
feci la solita battutina ironica, mentre l’ hostess cerco’ di comunicarmi che eravamo atterrati: “Signorina, mi scusi, siamo atterrati a Manchester proprio adesso” disse.
“ Si scusi, prendo le mie cose e scendo.”dissi prendendo il mio borsone e il cellulare, poi mi diressi verso l’uscita. Un ragazzo facendo la finta di non avermi visto mi sorpasso’, prendendomi e facendo cadere il mio cellulare.
“Hei ti sembra un gesto da persona educata?” dissi, raccogliendo il cellulare e cercando di rimettere le cuffie prima che la musica partisse a tutto volume. Ma missione fallita, la musica partì con: “What makes you beautiful” e finalmente riuscì a rimettere le cuffie.
Il ragazzo scoppio’ a ridere, poi mi disse: “Io sono Harry”
“Dopo aver fatto cadere tutto, ti presenti anche?” risposi “E fammi passare che mio fratello mi sta aspettando” continuai, sorpassandolo.
In realta’ non so perche’ fece così, forse era per la canzone che la mia amica adorava tanto e che mi ha supplicato di ascoltarla solo una volta in questo viaggio, amava cinque ragazzi di cui non riconosco neanche piu’ il nome, lei diceva che erano la sua vita, ma forse la mia vita era troppo rovinata per ricominciare ad amare un cantante.
“Ciao ragazzina” sfodero’ un sorriso bellissimo, ma che non notai per la premura di incontrare mio fratello.
“Ho 17 anni, e non chiamarmi ragazzina” gridai andandomene.

Scesi, ed eccolo seduto in una panchina, con un sorriso stanco di fare autografi a chiunque, era lui ne ero certa, non era cambiato per niente, aveva solo dieci anni in piu’ dall’ultima volta che ci siamo visti: mio fratello Louis.
Gli andai in contro, e sbuffai dicendo: “Lou? Che c’e’ adesso ti metti anche a fare autografi?” se era mio fratello doveva riconoscermi no?
“Vuoi un autografo?” disse,
“Dai dimmi che sei Natalie, son quattro ore che aspetto” continuo’. Non potevo resistere, avevo bisogno di abbracciarlo. Mi ci avvicinai e lo abbracciai, il cuore mi batteva all’impazzata, le lacrime scendevano sicure, ogni volta sempre di piu. “Si sono io fratellino” dissi.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=930220