Ciao
a tutti! questa storia era stata pubblicata da manson,
che poi però ha deciso di eliminarla...siccome per me la sua
idea era
buona, le ho chiesto di poterla continuare e ha accettato. (il prologo
è lo stesso, ma ho già aggiunto un nuovo
capitolo! ;)) Spero di non
deludere nessuno e che la storia vi piaccia, mi raccomando: recensite!
Ho bisogno di pareri e consigli, ma anche di critiche...davvero mi
fareste contentissima! a presto e buona lettura,
baci XxDUBHExX
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Così
anche quell'estate
era passata: Harry ricordava come, quando era a casa dei Dursley,
contava i giorni che lo separavano dal primo settembre. Oggi invece a
fare la conta erano i suoi figli e nipoti: James, che avrebbe
ripetuto il settimo anno (dopo aver passato un'estate con il naso sui
libri, sotto l'occhio minaccioso di sua madre Ginny), Lily era al
sesto, come la cugina Rose, e Albus al quinto, Hugo invece, il
più
piccolo avrebbe iniziato il quarto anno.
Come
da tradizione delle
due famiglie, la sera prima della partenza si trovavano tutti per un
gran cenone.
-papà,
mamma, zii,
raccontateci di quando eravate ad Hogwarts voi!- disse Albus, ad un
certo punto: era raro che gli raccontassero dell'Hogwarts retta da
Silente, troppo dolore dicevano, per la perdita di zio Fred, Remus e
tutti gli altri eroi.
Quella
sera però, ai
ragazzi dovette andare bene perché i genitori iniziarono a
raccontare.
-vi
abbiamo già
raccontato di come ci siamo conosciuti tutti...quindi magari le parti
noiose le salteremo...ci sono stati tanti bei momenti, avventure!-
cominciò Harry, con gli occhi velati di nostalgia.
-oh
si...vi ricordate del
Troll di Montagna al primo anno?- Hermione disse con un sorriso
-Troll?
Voi avete
affrontato un Troll al primo anno?- chiese Rose, allibita e ammirata
-ed
egregiamente direi!
Cinque punti a testa...- le rispose Ron, con un sorriso orgoglioso
iniziando a gonfiare il petto -sapete, se non fosse stato per la mia
lucidità nell'incantesimo di levitazione, non so dove
saremmo
adesso- concluse con aria da salvatore, facendo scoppiare a ridere
tutti
-la
tua lucidità? Come
con il Tranello del Diavolo?- gli domandò Harry, memore di
come si
erano salvati solo grazie ad Hermione.
-è
stato un caso,
Harry!- esclamò Ron sulla difensiva -comunque la cosa che
ancora mi
diverte è il pugno a Malfoy...credo non lo
dimenticherò mai-
dicendo questo fece diventare Hermione tutta rossa -Ron ero
arrabbiata...povero Fierobecco-
-zia
tu hai tirato un
pugno a Malfoy? Profonda stima!- si congratulò Lily,
tenendosi la
pancia dal troppo ridere -mi devo ricordare di dirlo a Scorpius-
-pensa
Lily, che io e zia
Hermione abbiamo avuto il bis di quel pugno con la Giratempo!-
-e
voi come facevate ad
avere una Giratempo? Sono rarissime...anzi oggi non ce ne sono
più-
-beh
vedi Lily,- iniziò
Ron -tua zia era talmente matta da voler seguire tutti i corsi del
terzo anno...così la McGrannitt le ha consegnato la
Giratempo...e
poi adesso non ce ne sono più per colpa nostra-
terminò la frase
sorridendo, ripensando a quando Hermione spuntava fuori ad ogni
lezione in un istante.
-e
vi ricordate quando
Moody, ossia Crouch Jr, ha trasformato Malfoy in un furetto? Quello
è
stato il massimo- ricordò Harry, gli sarebbe voluta anche
quella
volta una Giratempo per rivedere la scena milioni di volte!
-Harry,
e quella volta
che mia mamma aveva dato a Ron l'abito da cerimonia? Non gli stava
d'incanto? Per non parlare di quando ha ballato con la cara
professoressa Mcgrannitt- disse Ginny, divertita nel ricordare tutte
quelle esperienze.
-per
non parlare delle
feste del Lumaclub al sesto-
continuarono
a raccontare
e ricordare tutta la sera, finché non fu ora di riposarsi,
in attesa
del nuovo giorno.
Molte
ore dopo, nel treno
per Hogwarts, i cinque cugini, con l'aggiunta del migliore amico di
Lily, Scorpius Malfoy, stavano ripensando e parlando della sera
prima.
-mi
piacerebbe proprio
vedere con i miei occhi tutte quelle cose...dev'essere stato troppo
bello- disse ad un tratto Rose, mentre fissava fuori dalla finestra
l'allontanarsi della stazione di King's Cross.
-in
realtà- iniziò
Lily, con gli occhi che le si erano illuminati, così come
succedeva
al padre quando aveva davanti un'avventura -ci sarebbe un modo-.
Tutti
la guardarono
sorpresi, aspettando spiegazioni.
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