Guardami

di Nano
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Cosa ho pensato la prima volta che l'ho visto? 
Beh, ho pensato che non sarei mai stata abbastanza per lui.
Sarebbe stato solo un altro ragazzo da idealizzare nella mia stanza, uno per cui una come me non era nè sarebbe stata mai abbastanza bella. 
Uno che le ragazze come me nemmeno le vede. Sarà per l'imbottitura delle spalle che copre la visuale in basso, dove purtroppo sto io. 
Ciò che mi consolava era che prima o poi qualcuno mi avrebbe vista, e allora non sarebbe più importato se a un ragazzo così carino passavo inosservata, perchè sarei stata la stella che desideravo essere, e tutti amano le stelle. O no? 
Ma la realtà, oh, la realtà, sapete qual'era? La realtà era che l'imbottitura non copriva proprio un bel niente, e lui mi aveva vista, eccome. Mi aveva guardata. Mi aveva notata.
Mi aveva guardata, come un bambino guarda meravigliato i pacchetti sotto l'albero di Natale, chiedendosi da dove siano spuntati durante la notte.
Mi aveva guardata e per tre anni non aveva fatto altro. Mi aveva guardata, con quegli occhi così chiari, mi aveva guardato dall'alto della sua statura, mi aveva scrutata quando non avrebbe dovuto farlo, mi aveva osservata attentamente quando desiderava farlo, mi aveva lanciato rapide occhiate quando lo avevo deluso.
Ma dalla prima volta che ha appoggiato gli occhi su di me, non mi sono mai sentita privata di quel calore che i suoi occhi mi offrivano. Neppure un istante, nonostante tutto ciò che era accaduto tra di noi, nonostante sapesse che la nostra relazione era condannata, non ha smesso di guardarmi, nemmeno un secondo. Non si è lasciato sfuggire neanche un particolare della mia vita, nemmeno il più doloroso. Sapere di avere su di me il suo sguardo è la cosa che mi ha aiutato ad affrontare la vita, con lui o senza di lui al mio fianco. Fino ad ora. 
Mi sta ancora guardando, e in cuor mio so che lo farà per sempre, che il suo sguardo da quando si è posato su di me non ha mai avuto intenzione di andarsene. Anche se lui ha provato a distoglierlo, anche se i suoi tentativi sono stati numerosi, beh, sono stati fallimentari. Lo so io e lo sa lui.
A New York, mesi fa, mi sono resa conto che nemmeno io avrei smesso di guardarlo.
La battaglia che combattevo per sfondare a Broadway di colpo aveva perso importanza di fronte alla battaglia contro gli occhi di quel ragazzo. Era una battaglia persa, tutte le battaglie contro l'amore sono perse. Sapevo che avrei avuto altre possibilità di tornare a New York, ne ero certa, era quello il mio futuro. 
Ma ora, improvvisamente, il mio futuro era un altro. Era cambiato improvvisamente. Non importava ciò che ero, ciò che volevo diventare, ciò per cui combattevo da tutta la vita. Tutto ciò che mi importava era che lui mi continuasse a guardare. Che continuasse a stringermi tra le sue braccia come una bambina, che mi coccolasse come se fossi il dono più prezioso che la vita gli aveva donato in un atto di immensa generosità. Desideravo che i suoi occhi fossero su di me nel momento in cui sarei uscita sul primo teatro, desideravo che quegli occhi fossero fissi nei miei durante ogni nota che usciva dalla mia bocca. Desideravo che mi guardasse per sempre, come aveva fatto ininterrottamente per tre anni, desideravo che si prendesse cura di me, desideravo che fosse la mia spalla, la mia ancora.
E quindi, se desideravo ardentemente tutto questo, perchè mi era così difficile rispondere alla sua domanda? Perchè stavo li ferma, a fissarlo, con la mente improvvisamente piena e la bocca vuota?
"Rachel Berry, vuoi sposarmi?"
"Si, certo che lo voglio, Finn. Lo desidero con tutto il cuore. Ma il mio futuro? Che ne sarà del mio futuro?"
Continuai a guardarlo, in silenzio. 




nda: premetto che sono malata e quindi la convalescenza mi ha portata a riguardare tutte le serie di Glee e sto decisamente impazzendo.. Come può una persona essere c osì sexy? (Parlo di Lea).. beh... siate buone, è uscito un pò maluccio, ma avevo voglia di scrivere quello che secodno me potrebbe aver provato Rach alla proposta di Finn.. aiuto, sono pazza del tutto :D Spero vi piaccia anche se non ha senso.. 
L.




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