Salve a tutti! Questa
sarà una storiella breve (tre capitoli) è un po’ fuori di testa…anzi parecchio
(ma chi mi conosce non dovrebbe stupirsi più di tanto…)! Spero tanto che il suo
messaggio (perché, incredibilmente, un messaggio c’ è!) arrivi a tutti i lettori,
ognuno dei quali poi interpreti a suo piacere.
Solo due avvertimenti:
il riferimento “Antiqua Illusione” è ad una mia vecchia storia, pubblicata su
EFP, dalla quale traggo lo spunto per l’ ambientazione. Per chi non la
conoscesse, non preoccupatevi, non è assolutamente necessario per capire questa
storia!
La sigla, invece, è il
testo della canzone (che da il nome alla storia) “Hoshi ni negai wo” di Chieko
Kawabe, che vi consiglio di ascoltare perché molto carina e dolce. La sigla
finale, alla fine del capitolo, è la mia personale traduzione del testo
originale giapponese.
Bando alle ciance,
buona lettura!
(sigla iniziale…come in un anime!! Eh eh!)
Hoshi ni negai wo
Mado no soto wa yotei
tojikometa ame
"Kyou wa gomen, to ka omou nara mukae ni kite"
Iitai kedo dame da...
RIT.
Hoshi ni
negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chitto mo oitsukenai
Ato san jikan de kyou ga owatchau n da yo?
Ashita aeru kedo oyasumi ga kikitai dake
Kenka nante iya da...
RIT.
Hoshi ni
negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chittomo oitsukenai
Hoshi ni
negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau nara
Anata ni mottomo chikazukitai
Konna mainichi de mo
Zutto tsuzukimasu you ni
"Omoide ni naritakunai"
Kitto...
RIT.
Hoshi ni
negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau no ni
Anata ni chittomo oitsukenai
Hoshi ni
negatta sono yume wa
Hitotsu hitotsuzutsu kanau kara
Anata ni mottomo chikazukitai
Hitotsu no kumori mo
nai aozora ni
Futari de naretara ii ne
(Chieko Kawabe)
Salve a tutti!
Mi presento, io sono Speedlink.
E sono…
….L’ AUTORE DI QUESTA STORIA!!! (applausi)
In questo momento, vi parlo in diretta dal liceo-collegio
Sagashima.
Questo collegio, rinomato per il suo lusso e la qualità
dell’ insegnamento, è purtroppo stato anche teatro di una strana, tragica,
romantica vicenda.
In questo liceo succedono cose assai strane…la realtà spesso
si deforma, segue un flusso tutto particolare e raramente la logica umana
riesce ad accettare appieno ciò che qui accade, perché è difficile comprendere
la ragione delle cose.
La verità è che certe
cose NON hanno una ragione.
Parli del diavolo…ecco per l’ appunto che passano davanti ai
miei occhi i quattro protagonisti di quella strana, tragica, romantica vicenda:
Kenichi, Shinji, Yuki ed Akiho.
Chiacchierano allegramente.
Ma non siamo qui per parlare di loro.
(Come se non ne avessimo abbastanza!!)
Quella che cerchiamo è una nuova storia.
Nuovi personaggi.
Nuove situazioni.
Nuove emozioni.
Nuovi colpi di scena.
Insomma, per dirla tutta, nuove idee. E quale terreno
migliore per la ricerca di nuovi spunti, se non proprio il liceo Sagashima,
teatro di quella strana, tragica, romantica vicenda?
Per cui lasciamo perdere “Antiqua Illusione” e cerchiamo in
una nuova classe.
Ecco, da qui sento provenire un vociare interessante.
Entriamo.
….
Perfetto!!!
Erano proprio questi i personaggi che stavo cercando per la
mia nuova storia!!
Sì, sono perfetti!!!
Davanti a me, un ragazzo e una ragazza si stanno
accarezzando le guance l’ un l’ altra.
Yuhuuu!!! Un inizio scoppiettante!!!
IT’S SHOW TIME...anzi, no...IT’S SHOJO TIME!!!
Ok, vi descriverò la scena nei minimi particolari!
Lei sfiora delicatamente la guancia di lui e dice:
-“Come sei
dolce, mio Takeshi!”
Lui sfiora delicatamente la guancia di lei e dice:
-“Anche tu
sei dolcissima, mia Chise!”
Takeshi all’ improvviso ha un’ illuminazione: batte i palmi
delle mani su un banco ed esclama forte:
-“Chise, ho
un’ idea! Perché non ci mettiamo insieme?”
Chise risponde, commossa:
-“Oh, amore mio! Temevo che non
me l’ avresti mai chiesto!”
I due si tengono per le mani e sfoggiano un sorriso da
pubblicità del dentifricio.
E poi si guardano in cagnesco.
E poi sbottano insieme:
-“NEANCHE
MORTA!”
-“NEANCHE
MORTO!”
Si girano di spalle.
L’ intera classe ha assistito alla strana scena.
Chise torna a sedersi al suo posto.
Hina, sua vicina di banco, sospira e le chiede:
-“Ma perché tu e Takeshi finite
sempre col litigare? E pensare che sareste un’ ottima coppia, se solo andaste
d’ accordo!”
Anche io lo penso!!! Sareste fantastici, insieme! I
protagonisti perfetti per una nuova, struggente storia d’ amore.
Chise si alza di nuovo in piedi, e questa volta si rivolge a
tutta la classe, che la fissa in silenzio:
-“Ascoltatemi bene tutti quanti!
Mettetevi bene in testa che io non mi fidanzerò mai con quel…COSO!”
Il coso…cioè Takeshi, appoggiato con la schiena al muro, le
risponde con noncuranza:
-“MA CHI TI VUOLE?? CHI TI
PENSA?? Ci sono tante ragazze in giro molto più affascinanti di te! Perché
dovrebbe interessarmi la più sfigata di tutta la scuola?”
Chise si siede. Hina la scruta attentamente, e subito
riconosce i segni premonitori. Questione di secondi, e la schiena di Chise
prende a tremare.
-“Chise…no,
non fare così…”
Ma prima che Hina possa finire la frase, Chise lascia
fuoriuscire un sonoro singhiozzo. Si alza e corre fuori dall’ aula, coprendosi
il volto con le mani.
Hina prontamente la segue. Prima di oltrepassare l’ uscio,
si volge verso Takeshi e urla:
-“Guarda
che cosa hai fatto! Vergognati!”
Fantastico!! Fantastico!! Che situazione iniziale!!
Ahhh, sento che verrà fuori un racconto coi fiocchi!!
Hina cerca di consolare Chise, che lacrima copiosamente nel
lavandino del bagno.
-“…dai, non
piangere…”
Le accarezza la testa e tenta di abbracciarla, ma Chise si
divincola.
-“LO ODIO!!
LO ODIO CON TUTTO IL CUORE!! GIURO CHE LO ODIO!!”
-“Sai,
sinceramente non credo proprio!”
-“Cosa??”
-“D’ accordo, è uno…stronzo di
prima categoria, stavolta lo ha ampiamente dimostrato. Ma anche tu, Chise, potresti
evitare di litigarci continuamente! In fondo, chi te lo fa fare di sorbirti
ogni volta le sue frecciate?”
-“Guarda
che non lo faccio mica perché mi diverto!”
Hina le fa uno strano sorrisetto.
-“E’ proprio qui il
punto…secondo me, questo invece dimostra che la faccenda non è come tu la
racconti!”
-“Che vuoi
dire?”
-“Che non
vi odiate affatto!”
-“E cos’
altro, scusa?”
Hina sbuffa, esausta:
-“Chise, ma
devo proprio dirtelo io? Non ci arrivi da sola?”
-“Che
cosa??” urla lei, esasperata, con le lacrime che fanno luccicare i suoi occhi
castani.
-“Se te lo
dico, prometti di non prendertela con me?”
-“Promesso!”
Hina alza un dito e sentenzia, con aria da esperta:
-“Bene…insomma, è chiaro come la
luce del sole che siete innamorati pazzi l’ uno dell’ altra!”
Chise reagisce all’ istante:
-“Ma-ma-ma
non è vero! Io non sono innamorata di quel….di quel…COSO!”
Hina ridacchia, maliziosa.
-“Sì, sì, certo! Ma a chi vuoi
darla a bere, Chise? Perché non diventi più onesta con te stessa e non ammetti
che lo ami? Dai, è talmente evidente…!”
-“No! Io non lo amo! Non l’ ho
mai amato! Mi è sempre stato sui nervi! Non l’ ho mai sopportato! Perché non
vuoi credermi?”
-“Ehi! Mi avevi promesso che non
ti saresti arrabbiata! Ora sciacquati per bene la faccia e poi torna in classe!”
-“Non ci penso nemmeno!”
Hina apre la porta del bagno ed esce:
-“Non
preoccuparti! Ora vado io a dirgliene quattro!”
Non appena si ritrova sola, Chise si guarda a lungo nello
specchio.
Tira su col naso rumorosamente.
-“Io non lo
amo…lo odio! Lo odio!”
Nel frattempo, Hina ha agganciato Takeshi e lo affronta a
testa alta:
-“Questa
volta hai proprio superato il limite, Takeshi! Chise ha pianto parecchio!”
Takeshi replica, sfacciato:
-“E che me
ne importa? Piangesse pure, quella stupida!”
-“Ma non
hai un briciolo di cuore? Non capisci quanto la fai soffrire?”
-“Come-come? IO la faccio
soffrire? E che ho fatto io di male? Semmai dovrebbe ringraziarmi! Sopporto il
suo caratteraccio da quando ci conoscemmo, in prima media!”
-“Certo che siete entrambi due
idioti cronici!! Ma perché continuate a farvi del male a vicenda in questo
modo? Basterebbe che parlaste col cuore, una volta sola, e tutto si
aggiusterebbe!”
-“Parlare col cuore? Che stai
blaterando?”
-“Uff! Sei più scemo di lei! Ti
rendi conto o no che la tratti male solo per nascondere a te stesso il fatto
che le vuoi bene?”
Takeshi rimane un attimo interdetto, e balbetta nervoso. Poi
scoppia a ridere:
-“Ah ah ah ah ah! Questa è
proprio buona!”
Si gira verso i suoi compagni:
-“Ma l’
avete sentita? Ma da dove se l’ inventa che io….ehi, ragazzi, che avete?”
Silenzio.
-“Pe-perché
mi guardate così?? Mi fate paura!”
L’ intera classe gli risponde, a voci alterne:
-“Perché è
la verità!”
-“Dai,
finiscila di recitare la parte del duro!”
-“Guarda
che l’ abbiamo capito tutti quanti, è inutile che fai finta di niente!”
Le ragazze fanno coro a Hina:
-“Hina ha
ragione, dovete farla finita con questa recita, o continuerete a soffrire!”
-“Si!
Dovete dirvi cosa provate l’ uno per l’ altra, o la situazione non si
sbloccherà mai!”
A quest’ ultima affermazione, l’ intera classe esplode in
boati di approvazione.
Takeshi non sa più da che parte voltarsi, e muore dall’
imbarazzo.
-“Ma-ma che dite? Siete
impazziti? Io non provo assolutamente niente per lei! State fraintendendo
tutto!”
Hina ha un’ idea improvvisa.
-“Ragazzi,
ascoltatemi!”
Poi si gira verso Takeshi:
-“Tu non
ascoltare!”
Sottovoce, confabula con i compagni, poi:
-“Ok, a
Chise ci penso io! Vado!”
E scompare nuovamente oltre la porta.
Tutti ora fissano Takeshi.
-“Che c’ è?
Perché mi guardate così?”
Chise, nel frattempo, viene trascinata da Hina in una grande
aula vuota.
-“Ma che
fai? Non dicevi di tornare in classe?”
-“Ho
cambiato idea! Entra e chiudi la porta!”
Poco dopo, dal corridoio si sentono voci concitate. Una di
queste urla:
-“No! Non
ci voglio venire!”
Pochi secondi, e Takeshi viene sbattuto all’ interno dell’
aula.
Prima che Chise possa reagire, Hina si ritira in gran
fretta:
-“Buona
fortuna, ragazzi!”
E si chiude la porta alle spalle, lasciandoli soli.
Silenzio.
Takeshi continua a mormorare:
-“Ma sono
impazziti? Mi hanno portato con la forza…”
Chise resta, in silenzio, a fissare il pavimento. I suoi
occhi sono ancora provati dal pianto.
Takeshi si volta di spalle.
Passano circa due minuti di assoluto silenzio.
Poi, finalmente, Takeshi si muove verso la porta:
-“Mi
dispiace per prima.”
Chise non risponde.
-“La tua
amica dovresti proprio tenerla a bada! E’ convintissima che…”
Non continua.
-“Vabbè, io
me ne vado da qui. Ci vediamo.”
Ma, non appena apre la porta…
…sono tutti lì, che origliano!!!
Hina è in prima fila, l’ orecchio ancora teso.
-“Che
cavolo fate? Spiate??? Bastardi!!”
La classe protesta, delusa. Hina li rimprovera:
-“Perché vi
siete fermati proprio adesso?? Ci eravate quasi arrivati!”
Takeshi perde del tutto la pazienza.
-“Adesso
basta con questa storia!”
Si rivolge a Chise.
-“Chise,
ascolta. Dimostriamo a questi impiccioni che quello che dicono su di noi è
falso!”
Chise rimane ancora a testa bassa.
-“Facciamoglielo vedere! D’ ora
in poi non litighiamo più, non parliamo più, non ci guardiamo più neanche in
faccia! Ignoriamoci del tutto! Ti sta bene l’ idea?”
Dagli spettatori arrivano esclamazioni di dissenso:
-“Ma che
dici? Sei rincitrullito?”
-“Takeshi,
stai sbagliando!”
Hina è preoccupata, e
chiama Chise da lontano:
-“Chise…no…ricorda
quello che ti ho detto…così soffrirai soltanto!! Non devi…”
Ma Chise risponde.
-“Va bene,
ci sto.”
Aaaaahhh, che roba!! Questa è la storia perfetta!!! Amici
lettori, preparatevi ad un’ intensa commedia romantica ricca di colpi di
scena!!
Ok, le anticipazioni del prossimo episodio:
Riusciranno Chise e
Takeshi a riappacificarsi?
Sboccerà finalmente il
loro amore?
E adesso…sigla!!!
(eh eh eh…proprio una bella storia….)
(sigla finale)
La pioggia fuori dalla
finestra ha bloccato i miei programmi,
vorrei dirti “Se ti
dispiace per come è andata oggi, allora vieni qui da me”
ma non posso, perchè…
RIT.
…anche se i desideri che ho espresso ad una stella cadente
si avverano uno dopo l’ altro,
non riesco ancora a raggiungerti…
Solo altre tre ore e
finirà, questa giornata?
Potremo vederci
domani, mi basta sentire un tuo “buonanotte”,
non voglio litigare…
RIT.
…anche se i desideri che ho espresso alla stella cadente
si avverano uno dopo l’ altro,
non riesco ancora a raggiungerti…
… ma se i sogni che ho confidato alla stella cadente
continueranno ad avverarsi,
potrò avvicinarmi a te sempre di più…
E in questo modo, ogni
giorno,
spero che continui per
sempre,
perché non voglio
diventare solo un ricordo.
Sicuramente…
RIT.
…anche se i desideri che ho espresso alla stella cadente
si avverano uno dopo l’ altro,
non riesco ancora a raggiungerti…
… ma se i sogni che ho confidato alla stella cadente
continueranno ad avverarsi,
potrò avvicinarmi a te sempre di più…
Vorrei…
…noi due, insieme,
sotto un cielo senza
nuvole…