Questa storia partecipa al The One Hundred Prompt Project indetto da BlackIceCrystal, con il prompt numero 71, "Orgoglio".
Titolo: Piegato ma non spezzato
Autrice: Black Panther
Fandom: Dragon Ball
Personaggi/Pairing: Vegeta, Freezer
Genere: Angst, Introspettivo
Avvertimenti: Flashfic, Missing Moment
Note: Vegeta è costretto ad inchinarsi
davanti a Freezer, ma sa che un
giorno sarà lui a guardare l’altro
dall’alto in basso. Dopotutto, è pur sempre
il principe dei Saiyan, per cui si piega ma non si spezza. Vegeta POV, linguaggio
scurrile! Questa storia partecipa al The One Hundred Prompt
Project indetto
da BlackIceCrystal, con il prompt numero 71,
“Orgoglio”.
Introduzione: Freezer
ti osserva per qualche secondo, la coda che si muove da una parte
all’altra
senza sosta, e sai cosa si aspetta da te: vuole che ti inchini. La cosa
di cui tu
avresti voglia, invece, è sputargli in faccia per poi farlo
a pezzetti così
minuscoli da rendere impossibile anche il vederli a occhio nudo.
Piegato ma non
spezzato
Quel lurido figlio di puttana non ti
ha neanche dato il
tempo di andare a farti una doccia e di liberarti da quel fetore da cui
sei
impregnato. Il sangue ormai secco sembra non avere alcuna intenzione di
andarsene dalle tue mani e ti sei abituato talmente bene alla puzza di
sudore
da non trovarla più nemmeno così fastidiosa. No,
lui ha voluto vederti non
appena tornato dalla tua missione e tu non puoi fare altro che
imprecare tra te
e te, mandandolo più volte all’inferno.
Non ti sfugge l’occhiata di
disgusto che si scambiano Zarbon
e Dodoria non appena entri nella stanza in cui loro si trovano davanti
a
Freezer. È impossibile non notare quel bastardo mormorare
qualcosa all’orecchio
di quel pallone gonfiato rosa in piedi accanto a lui, così
come non puoi non sentire
la risata di entrambi. Avresti voglia di cancellare il loro sorriso a
suon di
calci e pugni, ma sai di non potertelo permettere, per cui taci e
pregusti già
il momento in cui potrai staccare la loro testa dal collo con le tue
stesse
mani.
Freezer ti osserva per qualche
secondo, la coda che si muove
da una parte all’altra senza sosta, e sai cosa si aspetta da
te: vuole che ti
inchini. La cosa di cui tu avresti voglia, invece, è
sputargli in faccia per
poi farlo a pezzetti così minuscoli da rendere impossibile
anche il vederli a
occhio nudo. Sai di non esserne in grado, non ancora almeno, per cui
obbedisci
nonostante il tuo orgoglio ti stia urlando con tutte le sue forze di
non farlo.
Quello stronzo parla e parla ancora,
criticando tutto il tuo
lavoro: ti dice che hai impiegato troppo tempo per conquistare un
pianeta
abitato da gente con un livello combattivo così basso e che,
in fondo, non
poteva aspettarsi niente di meglio da un saiyan. Tu ascolti e senti la
rabbia
ribollire dentro di te, perché è facile parlare
senza muovere un dito per
ottenere ciò che si vuole e perché in fondo sai
che avrebbe trovato un motivo
per umiliarti qualsiasi cosa tu avessi fatto.
Quello che Freezer sembra non capire,
però, è che così
infliggerà anche nuovi colpi al tuo orgoglio già
ferito, ma che tutto ciò non è
sufficiente per metterti fuori gioco. Basta concentrarsi sul sangue che
macchia
le tue mani e pensare che appartenga a quel figlio di puttana per far
sì che tutte
le sue critiche ti scivolino addosso senza lasciare traccia. Non lo sa,
ma ogni
volta che combatti contro qualcuno è lui che immagini di
uccidere, di
squartare, di fare a pezzi. Ogni volta che uccidi un nemico,
è lui che immagini
di colpire, senza alcuna pietà.
Mormori qualche parola in risposta
alle accuse di Freezer,
per poi alzarti e uscire da quella stanza. Per ora devi continuare a
subire
quelle umiliazioni, è vero, ma ben presto sarai in grado di
liberarti e allora
sarà la fine per tutti coloro che oseranno mettersi sul tuo
cammino. Un giorno
sarai tu a guardare dall’altro in basso quei bastardi che ora
si prendono gioco
di te e allora il tuo orgoglio sarà soddisfatto
com’è giusto che sia.
Dopotutto, il principe dei saiyan si piega ma non si spezza, non
è vero,
Vegeta?
Flashfic
banale e
scontata, ma visto che l’ispirazione si degna di farmi visita
così raramente ho
ritenuto doveroso scriverla e poi postarla. Devo ancora rispondere alla
maggior
parte delle recensioni che mi avete lasciato alla storia “Se
all’alba finisse il mondo”, scusatemi,
prometto che lo farò al
più presto!
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