I raggi del sole filtrarono attraverso le persiane socchiuse, creando dei giochi di luce sul muro e il pavimento.
Isobel arricciò il naso e si voltò dall'altra parte, allungò un braccio e tastò il letto vuoto.
Aprì gli occhi e si accorse di essere sola. Fece una smorfia quando i suoi piedi si posarono sul pavimento freddo. Infilò le pantofole rosa e lentamente andò in cucina dove si appoggiò allo stipite della porta.
Osservò la ragazza dai lunghi capelli biondi che cadevano sulla schiena in morbidi boccoli. Kristin stava preparando la colazione. Isobel sorrise, nel vedere il volto dell'altra concentrato mentre tagliava a pezzi delle grosse fragole dall'aspetto succoso.
Isobel sorrise nel vedere il suo "folletto". Dalla prima volta che l'aveva vista pensava che Kristin assomigliasse ad un folletto. Piccola, magra, con il viso a forma di cuore, quelle labbra rosee e carnose che Isobel non si stancava mai di baciare e quei bellissimi capelli in cui amava passare le mani.
Isobel non aveva mai pensato di poter amare così tanto una persona, soprattutto non aveva mai pensato di poter amare una ragazza.
Non era stato facile all'inizio, non per lei almeno; ma quando aveva ammesso a se stessa di amare Kristin le cose si erano rivelate più facili
Kristin si voltò, rimanendo sorpresa nel vedere Isobel già sveglia. «Buongiorno.» mormorò.
Isobel sorrise e si avvicinò a lei. «Buongiorno Kris.» mormorò abbracciandola. «Cosa hai preparato di buono?» domandò.
«Fragole e panna.» rispose Kristin alzandosi sulle punte dei piedi per baciare Isobel.
«La mia colazione preferita.» mormorò Isobel sulle labbra della compagna.