Screams
under the rain
Il
fruscio della pioggia è costante.
Stringi
tra le tue possenti braccia quell'esile corpicino ormai freddo, quasi
ghiacciato.
Il
delicato collo color latte scoperto e solcato da un liquido rosso e
denso. I capelli boccolosi e morbidi che incorniaciano il viso rigato
da invisibili lacrime salate.
Quell'espressione
terrorizzata che ancora ha in volto e che non smetti di fissare sembra
esserti entrata dentro e aver conquistato una parte remota del tuo
cervello, per tormentarti in seguito.
Senti
ancora le sue grida soffocate nel silenzio di quella notte buia.
Una
bambina, ti sei spinto così in là da uccidere una
creatura così pura.
Sai
che non avresti dovuto osare tanto, hai anche cercato di fermarti
mentre lei continuava a implorarti di lasciarla andare con quella
vocina, ma la sete era troppa, incontrollabile.
Il
senso di colpa non ti dà pace e tu, stufo di sentire quel
peso sul petto, elimini anche quell'emozione per sempre.
Perchè
non puoi permetterti di soffrire ancora.
I
canini riniziano a bruciarti e tu hai di nuovo bisogno di un altro
corpo da prosciugare. Questa volta un corpo più grande,
più maturo.
Così
ti allontani lasciando quella bambina senza vita, che ormai
è diventata
una delle tue innumerevoli vittime, sull'asfalto bagnato.