Di questi tempi, gli antichi Romani avrebbero
usato, come bussola, grossi cetacei: Perche`!!!
Tutto si nasconde nella loro lingua che difettando
ben volentieri, cambiava il prospetto della
verbialita` teorica; un articolo spagnolo per esempio
era, per molti di loro, il simbolo degli uccelli col
becco finito, e di questi ce n'erano tanti quanti gli
stessi, ma di piu` !!!!
Un giorno dei Romani fanno pettegolezzi correndo
parallelamente a dei Greci stanchi morti; dopo poco
uno di loro, che chiamavano "satellite artificiale",
resto` fermo in orbita intorno ai compagni, e capito`
che quel giorno furono nemici. Indossarono cosi` le
loro divise, e in testa misero dei grossi ravioli
napoletani e le orecchiette sul cuore. Stretti tappeti
avrebbero assistito alla battaglia, da per terra, e
arbusti spinosi facevano da contorno al campo.
Alcuni dei soldati erano disturbati dalle chiacchere
che giungevano dall'Olimpo, altri sostennero il
diritto di creare uno stato Ebraico. Una
dimostrazione pratica di guerriglia la diede un
unusuale omino che dicevano frequentasse dei
fachiri noti; si apposto` sul monte piu` alto e poi
discese a tutta birra per avventarsi sul nemico; ma
piu` s'avvicinava e piu` somigliava alla madre di
uno dei Greci. Una pianta grassa lungo la discesa gli
procuro` per esempio, ferite abbondanti, ed anche le
iniziali di Newton sul piede lungo. Tali da far male,
due ossa del bacino ostruirono la caduta in tutti e
due i modi; in mezzo al campo intanto, due
cavalieri saltavano ed urlavano a piu` non posso, e
nel precedere l'altro a tutti gli effetti, il primo perse
l'omega greco dal suo vocabolario; nel salto pero`
erano pari.
Il furore creativo conflui` nel resto dei duellanti
oramai maestri del piombo, che con i loro
organismi assorbivano ossigeno che poi donavano
alle truppe scelte, di montagna. Per qualche storto
motivo tre di loro erano avvolti con drappi rossi da
torero ( questo per aumentare la frequenza degli
attacchi ), e i colpi tra capo e collo erano
palesemente affettuosi perche` sempre dati con
piccoli frutti di mare. Il mese fatale per portare a
termine la scorribanda era gia` in cima al nuovo
giorno, quando un insulso giovine di nome Flavio
saluto` all'araba gli ultimi rimasti ( tutti in
atteggiamenti naturali ); cosi` ha inizio l'episodio.
Flavio dunque, faceva l'arrotino, e usava lavorare
per piccoli eserciti perdenti. Egli era un uomo
mansueto, e per il fatto che era uno dei
sopravvissuti del diluvio universale, studio` varie
scienze in un capannone fermandosi
all'ampeloterapia, perche` era una materia grossa e
lunga.
Un articolo maschile venne fuori dal campo e fece
la mossa di donare qualche muscolo, ma l'emissione
di suoni simili a parole ma insignificanti da parte di
certi attori comici, lo fece arrestare proprio sopra a
dei rifiuti urbani. Flavio gli mostro` un dato tecnico,
ma il soldato non era attento perche` imitava di
continuo il riposo del tranviere. Indiscutibili e
convinte erano le teorie di Flavio che asciugandosi
il volto si reco` indignato in mezzo alla recinzione.
Gli fu facile annegare nella foltissima chioma del
vincitore greco; questi possedeva due gabbie
toraciche dapertutto, ed era sempre accompagnato
da un forte vento. Subito prende in privato Flavio, e
gli scrive su di un palmo la preghiera della sera. Il
farsi aspro del vino ormai andato a male, richiamo`
l'attenzione del Greco scaligero che, preso per
un'ideale cadente, si mimetizzo` contro un suino
africano simile al cinghiale!!?
Flavio non capi` chi aveva vinto, e usando il suo
unico potere che avvicinava chi era lontano, mise
un annuncio sul giornale, di un fatto sensazionale;
certo che un fisico come il suo non aveva bisogno di
cosmetici, perche` ben composto e a malapena si
sarebbe gonfiato. Con un corpo cosi` gli era
semplice avere le cappelle dei funghi a meta`
prezzo, e non sarebbe stato ostacolato se avesse
voluto sposare una donna miscredente e priva di
preoccupazioni.
Flavio l'arrotino, per richiamare i clienti, faceva il
verso della pecorella, e le lame, a lavoro ultimato,
brillavano enormemente perche` usava un buon
prodotto per lucidare. Anni dopo si trovo` in mare
su di una barca, e una contrazione nervosa
l'obbligo` a lanciarsi dalla baleniera, proprio nei
pressi di Caserta, dove ne divenne la sigla. |