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di liu_Qgirl
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Una pagina bianca.
Solo una pagina bianca, appoggiata a un banco graffiato.
Accanto forbici, matita e penna.
L'astuccio è più in là, quasi al bordo, sembra non aspettare altro che uno scossone lo butti giù.
Una mano si muove nervosamente, a tentoni, finchè non afferra la matita.
La rigira tra le dita, l'avvicina alle labbra, la riappoggia, ci ripensa.
Mette giù la matita, la riprende, traccia un segno, subito cancellato.
Alza la matita come fosse un pugnale con cui infilzare l'innocente pagina, ma l'avvicina quasi con dolcezza.
Qualche breve tratto forma una parola, seguita subito da altre.
Riempiono la pagina bianca.
Ora la matita è in continuo movimento, la mano non si ferma, posa la matita, prende la gomma, un breve appoggiarsi, cerca ancora la matita che, ribelle, è rotolata poco più in là.
Poi un punto.
Alla fine solo un punto.
Non c'è più gomma, nè matita.
E' rimasta solo la pagina.
Non più bianca, scritta.
Cos'è successo, vi chiederete? 
Non lo so.
Forse è suonata la campanella.
E la pagina non interessa più a nessuno.




***angolo autrice***
piccolo esperimento. Lasciate un commento, soprattutto se negativo.
Grazie per l'attenzione!!!

   





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