scott
Un ragazzo dai capelli rossi guardava un punto fisso davanti a se,
mentre una fresca brezza cominciava a spirare da ovest, facendogli
drizzare i
peli sulle braccia.
- Ehi Scott! Cosa fai ancora li?- la domanda del suo compagno di
squadra Sam lo raggiunse, facendolo destare dai suoi pensieri. Non gli
rispose concentrato com'era a tenere a bada una strana sensazione che
da più di dieci minuti attanagliava il suo stomaco e il suo
animo, sempre se ne avesse mai avuto uno. La cerimonia di eliminazione
si era
conclusa da poco e l'ultimo elemento femminile dei Ratti Tossici, Dawn,
era stata
catapultata via dall'isola. Raggio Di Luna era stata l'unica ad aver
capito che nel gruppo si annidava una Talpa che da più puntate
stava volontariamente facendo perdere le sfide alla squadra. Aveva
capito che il traditore era niente meno che Scott, la cosiddetta Iena
ma appena aveva cercato di rivelarlo, Chris l'aveva fatta rinchiudere
in sacco in modo che non parlasse.Il rosso d'altronde,
fin dal primo giorno, nel
confessionale, aveva rivelato il suo piano: far perdere la propria
squadra in modo che le Larve Mutanti abbassassero la guardia e lui
potesse tranquillamente sconfiggerle. Agli occhi di chiunque questo
può sembrare un piano stupido ma sembrava che stesse funzionando
alla grande.
- Ehi amico mi hai sentito?- il game-boy dipendente, non avendo
ottenuto risposta, gli toccò la spalla facendolo sobbalzare.
- Che cosa vuoi?- ringhiò lui guardandolo storto. Sam
sconcertato, indietreggiò. Scott gli aveva sempre messo un
pò di timore, soprattutto quando era così aggressivo.
- Niente. Ti stavo chiedendo cosa ci facevi ancora qui...- borbottò alzando le mani in segno di resa.
- Non sono affari tuoi- e riprese a guardare davanti a se.
- Ti dispiace forse per Dawn? Non credevo che potesse essere una ladra con quel visetto d'angelo!-
- Ah ma sta' zitto! Cosa vuoi che me ne freghi! Ormai è
stata
eliminata, meglio così!- finita la frase, la morsa si
serrò ulteriormente intorno al suo stomaco. Perché gli
succedeva questo? Mica era la prima volta che eliminava un innocente!
Eppure questa volta era diverso. Con la storia delle auree lei era
riuscito a leggerlo dentro, a spiazzarlo, a fargli mancare il fiato con
poche e semplici parole. Brividi freddi gli corsero giù per la
schiena al
ricordo della sua mano vicina alla propria quando erano dentro al
"castello", o
meglio rudere di ghiaccio.Quelle minuscole battute
scambiate tra loro erano come schegge che straziavano la sua
coscienza e non gli davano tregua. Dawn era pura di cuore e di spirito,
non meritava di certo
un trattamento simile ma lui non aveva avuto scrupoli nell'eliminarla
definitivamente dal gioco, facendola passare per una ladra. Si
passò la mano sulla faccia serrando i denti. Cosa gli stava
succedendo? Perché stava così male? Tutte domande senza
una risposta. A distrarlo da tutto ciò ci pensò il suo
compagno.
- Oh guarda c'è Dakota! Dakotaaa!- Sam cominciò ad
urlare come un forsennato per farsi sentire dalla Velina e si
allontanò goffamente dal rosso per raggiungere la ragazza. Fu in
quel momento che qualcosa attirò l'attenzione di Scott: in mare
c'era qualcosa che galleggiava con intorno diverse collinette appuntite
che si muovevano. Strizzò gli occhi per mettere meglio a fuoco e
capire di che si trattava. Lo spettacolo lo lasciò a bocca
aperta: Zanna, lo squalo mutante nemico giurato di Scott, insieme ad
altri suoi simili, si stavano aggirando attorno a un sacco nero che
riconobbe per quello di Raggio Di Luna.
- Dawn...- l'unica parola che riuscì a pronunciare fu
questa. Una miriade di sensazioni lo investirono, tra cui la
preoccupazione di quello che avrebbero potuto farle quei maledetti
animali! Cosa poteva fare? Non di certo tuffarsi e combattere contro 3
o 4 di loro. In fondo però a lui cosa gliene importava se la
mangiavano? Si forse era crudele ma questo era lo spirito di
sopravvivenza, se lei sapeva parlare agli animali, perché non
farlo anche con quei pesci troppo cresciuti? Si voltò e
tentò di sgombrare la mente in quanto la sua coscienza
cominciava a farsi "troppo rumorosa". Si sa però che quando il
destino si intromette, le nostre decisioni variano al battito di ciglia
e Scott non sapeva che presto sarebbe capitato a lui.
Fatti pochi passi, un urlo flebile si propagò per la radura.
Solo chi aveva un udito fine come il suo potè sentirlo. Anni e
anni a cacciare topi della cucina servivano a qualcosa: dovevi stare
immobile e concentrarti sul minimo rumore per riuscire a stanare quegli
infami roditori. Si girò, non pensandoci due volte e, dando
retta al suo istinto, si buttò in acqua nuotando verso di lei
con il suo dente portafortuna in mano.
- Aiuto!- la voce tenue della ragazza lo raggiunse poco prima
che Zanna mordesse ferocemente il sacco dove era nascosta. Scott si
arrestò incapace di proseguire da vigliacco che era, rimanendo
li impotente e assistendo ad un nuovo attacco dello squalo. La paura si
impossessò di lui, se uno di loro si fosse accorto della sua
presenza sarebbe morto! Perché si era buttato, perché?
Per quale futile motivo? Il suo respiro si fece affannoso e sulla sua
pelle una corrente calda lo sfiorò. Spalancò gli occhi e
con orrore alzò la mano che stringeva il dente, dall'acqua
torbida. Sebbene fosse sera e si vedesse poco e niente, distinse
chiaramente la sua mano tinteggiata di rosso rubino. Sangue, sangue di
Dawn, sangue puro ed innocente. A quella vista non ci vide
più, si scagliò contro il branco di squali,
dimenando la sua piccola ma affilata arma a destra e a manca.
Colpì alcuni di loro, lo sentiva dai loro lamenti e dalla loro
fuga. Facendosi largo tra loro arrivò al sacco oramai aperto,
inzuppato di sangue e la vide: Dawn svenuta, pallida come un cadavere,
galleggiava inerme con gli occhi chiusi con i capelli biondissimi che
fluttuavano come serpenti intorno a lei.
- Dawn! Dawn cazzo svegliati!- urlò lui tirandola su e
portandosi il suo braccio attorno al collo facendole riemergere la
testa. Era troppo tardi forse? Aveva già raggiunto il Paradiso?
Scott non lo sapeva ma sperò, per la prima volta, che la ragazza
fosse viva e che tornasse a leggergli l'aura come era solita fare. Con
l'altra mano continuò a difendersi da Zanna e cercò di
indietreggiare per poter toccare la terraferma e salvarsi da
quell'incubo. Un suo fendente finalmente andò a fondo e
cavò un occhio allo squalo facendolo finalmente scappare.
Sfinito il ragazzo continuò ad agitare piedi e la mano
libera per arrivare alla costa e proprio mentre stava per svenire il
suo piede urtò uno scoglio. Con le ultime forze rimastegli si
trascinò a riva e adagiò la ragazza sulla sabbia. Non
erano a Wawanaka si capiva dalla mancanza del pontile e dalla roulotte
super accessoriata lunga almeno come una piazzuola di Chris. Si
girò verso la ragazza, la gamba sinistra aveva profonde ferite
ma apparte questo sembrava illesa, si accorse che il suo petto si
alzava e si abbassava con irregolarità ma era viva e respirava,
almeno per ora. Scott tirò un sospirò di sollievo e volse
gli occhi al cielo senza una nuvola. Perchè si era cacciato in
quella tremenda avventura? Di nuovo non seppe darsi risposta.
Spazio autrice:
Beh
che dire? Dopo esattamente 3 anni di silenzio ritorno con una long su
questa nuova e affascinante coppia! E fan di Dawn non uccidetemi prima
del previsto!
Chi vuoi che legga sta storia noiosa? (N.D. Duncan)
>.< Grazie eh!
Non c'è di che :D
Gentile
come sempre beh che dire, recensite in tanti vi aspetto e fatemi sapere
se c'è qualcosa che non va (e da tanto che non scrivo quindi
sono arruginita)!
Infatti si stava una meraviglia!
Basta vado nel mio angolino a deprimermi T.T
Marty Angel
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