Dragon Ball - A Legend dies

di Gan_HOPE326
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Dragonball – A LEGEND dies

Dragonball A LEGEND dies

 

Premessa

Scrivo questa fanfiction partendo da una considerazione che penso molti fans di DB abbiano fatto di fronte alla penosa decadenza in cui il mito del Drago è stato gettato dalla serie DBGT, poco più che un tentativo commerciale di sfruttare un filone ben avviato. Di ciò che, nonostante i tanti difetti, aveva reso grande DBZ non è rimasta che un’ombra. Sminuiti il dramma, l’epica, l’emozione, il tutto nel puerile tentativo di rinverdire i fasti della serie originale riportando Son Goku all’infanzia. Sorge spontaneo un grido: NON PUO’ FINIRE COSI’! Se un mito deve morire, che sia in bellezza: le stelle più luminose terminano la loro vita con un’ultima, clamorosa esplosione. La mia è una conclusione “apocrifa” di Dragonball. I fatti iniziano a circa cinque anni da quando Goku ha lasciato famiglia e amici per allenare Ub. E’ una storia in cui ho caricato le tinte, nel tentativo di creare un Dragonball più dark e adulto. Giudicate voi il risultato, ma di una cosa sono sicuro: con DBGT, nel bene e nel male, “A Legend dies” non ha nulla in comune.

 

P.S. La lunghezza dei capitoli è molto variabile: ho infatti cercato di raggruppare gli episodi ‘a senso’ più che per pezzi di lunghezza uguale.  Il primo capitolo, che vi accingete a leggere, è il più corto di tutti, quindi non temete, i prossimi si ispessiranno…

 

Capitolo 1 – La fine di un’era

La stanza era piccola, buia e odorava d’incenso. Tutto l’ambiente, dal pavimento in terra battuta al soffitto di paglia, era pervaso da un senso quasi tangibile di ASSENZA. C’erano una sedia, un letto, una torcia, un ragazzo.

E un cadavere.

Il cadavere era quello di un uomo giovane e muscoloso, e pareva dormisse, tanto serena era l’espressione del suo volto e vitale l’immagine del suo corpo; ma era morto, e il ragazzo piangeva.

Piangeva per il suo maestro, il più grande di tutti, che gli aveva insegnato la forza del corpo e dello spirito, che lo aveva lasciato sorridendo perché era sicuro di aver piantato nel ragazzo un seme, che attraverso il ragazzo avrebbe continuato a vivere. Il ragazzo uscì dalla capanna e si asciugò le lacrime. Toccava a lui il duro compito di avvisare chi di dovere di ciò che era accaduto. Rivolse un ultimo sguardo all’indietro, cercò di farsi coraggio e si alzò in volo.

 

 

 

 

Scommetto che avete già capito cosa sta succedendo… le prossime puntate saranno online a breve, la storia è praticamente finita, devo solo batterla al computer. A presto!

  

 

 





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