Scegli Me
N.B.: questa song-fiction è
parte integrante di un’altra FF,
ma non né necessita la
lettura. Chi non
conosce i personaggi di questa song-fiction, può sostituirli con dei Miroku e
Sango OOC, intendendo la storia come una AU.
Chi, al contrario, ha letto
Il Diamante Azzurro, non farà fatica a riconoscere i due protagonisti.
Dunque… La FF prende
ispirazione da una canzone dei Finley, o meglio: dalla canzone Scegli Me
e dalla sua versione inglese In My
Arms Again.
La parte in italiano, che
si trova a sinistra, esprime i pensieri del personaggio femminile, mentre quella
in inglese, a destra, è assegnata a quello maschile.
Buona Lettura! ^_-
Il Diamante Azzurro
Capitolo Extra
La vita, al tempio,
procedeva tranquilla, come sempre. La sacerdotessa era intenta nel sistemare le
sacre reliquie e le erbe medicinali, in modo che, in caso di necessità, fossero
a portata di mano.
Un piccolo sonaglio
cominciò a tintinnare, richiamando l’attenzione della yasha. Questa non si
voltò, ma gentilmente chiese:
- Konnichiwa! Cosa
desiderate?
- Konnichiwa… Io… ecco, io
sono… - Doveva essere un ragazzo.
- Siete un viandante?
- Come lo sapete? - Chiese
lui, insospettito.
- Beh… non potete essere
del villaggio, perché nessuno degli abitanti ha una voce come la vostra…
(Eppure… io questa voce l’ ho già sentita!)
- Avete ragione… io sono
venuto qui perché… avrei bisogno…
- Avanti, parlate! Cos’è
che vi agita? - Lo esortò lei, ancora voltata.
“La vostra voce…” - Nulla,
nulla! Avrei bisogno di un amuleto… Ecco, io vorrei ritrovare una mia amica che…
che è partita tanto tempo fa, e…
- Volete ritrovare una
persona? Ma allora, non avete bisogno di amuleti! - Lo interruppe la yasha, che
poi, voltandosi, continuò: - In questo caso basta preg…
Scegli Me
Quasi blu metallici,
Quasi come elettrici…
Quegli occhi che
Ricordo, anche se
Non li ho visti mai…
“Quegli occhi… quegli
splendidi occhi azzurri… O///O” La sacerdotessa sentì una fitta incredibile allo
stomaco, tanto dolorosa quanto dolce: per un attimo, credette di morire.
- Noi… ci conosciamo? -
Chiese la demone.
- Io non… non lo so. (È
identica a lei!!! Alla mia… principessa!)
This could be wrong, /
Potrei sbagliarmi,
But you're the princess of my secret dreams. / Ma tu sei la principessa dei miei
sogni segreti.
- Ma no, mi sbaglio…
eh,eh!!! ^_^ Sapete, mi ricordate tanto un bambino che conoscevo! Ma sono
passati così tanti anni… Voi siete troppo giovane per essere lui!
- Non se lui era… era un
hanyou!
Lei rimase interdetta: che
fosse davvero lui?
Forse sono dentro ai miei
Sogni, che forse dovrei
Spiegarti, se
Non fosse che tu
Non ci crederai…
Che fosse lui il ragazzo
che sognava tutte le notti? Quello di cui non vedeva il volto, ma distingueva,
immutabili, gli occhi?
Certo, era una cosa
incredibile, ma… ma ora quelle iridi erano di fronte a lei e la scrutavano
attentamente, quasi analizzando ogni suo più piccolo gesto.
Now I'm here in front of you, / Adesso sono qui, di
fronte a te
I would make my dreams come true. / Farei che i
miei sogni divenissero realtà.
For just one day, / Solo per un giorno
I want to touch your hands and your red lips. /
Voglio toccare le tue mani e le tue labbra scarlatte.
Dall’altra parte, l’ hanyou
era ormai sicuro di chi fosse quella fanciulla, essendosi specchiato nei suoi
occhi così tante volte, da non poterli dimenticare. Ora doveva scegliere:
rimanere e dirle quanto, col passare degli anni, la mancanza che provava di lei,
si era trasformata in dolore profondo, e raccontarle che non provava più solo
amicizia per quella stella luminosa, ma… amore; oppure poteva andarsene,
dicendole che probabilmente si sbagliava, che non si conoscevano…
La mente gli si annebbiò, i
pensieri scomparirono: in quel momento lui sentiva solo quel fortissimo
desiderio di abbracciarla e baciarla.
Anche una volta sola.
Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio
Si sia un po' distratto,
Perdendo un angelo
Davanti a me…
Un calore incredibile la
avvolse, il dolore allo stomaco si fece risentire, le gote le andarono in
fiamme: il volto era divenuto incredibilmente rosso, le labbra si erano come
accese di un fuoco particolare, che desiderava essere spento solo in un altro
paio di quei morbidi cuscini che socchiudono la bocca, quel paio che erano di
fronte ai suoi occhi.
- Voi… tu sei un angelo…
Il mezzo-demone rimase
sorpreso: - Un angelo? Scusatemi… cos’è un angelo?
La yasha rise leggermente:
- Eh, eh! Un angelo… - alzò gli occhi al cielo, come se ne stesse vedendo uno -
un angelo è una creatura celestiale… è qualcosa di bellissimo, che assomiglia ad
un umano… ma brilla di una luce propria, affascinando tutti coloro che lo
circondano; un angelo è ciò che di più simile a Dio esiste, almeno secondo una
delle religioni dell’ovest… Un angelo… - abbassò di nuovo gli occhi sul ragazzo
- un angelo è come te: biondo, come se sul capo avesse spighe di grano, e con
gli occhi azzurri come il cielo più terso. Anche se… non mi spiego come i Kami
si siano così distratti, da permettere che tu scendessi quaggiù sulla terra, e
proprio qui, davanti a me…
Il mezzo-demone era
immobile, elaborando quello che lei gli aveva detto e cercando le parole giuste
per risponderle.
Intanto, lei aveva notato
il suo disagio e capito le sue intenzioni. Che lei fosse stata troppo ardita a
parlargli in quel modo? Del resto, non era sicura che fosse proprio lui…
Ma ormai già che sei qui,
Ma ormai già che è così,
Non ritornare a casa
O almeno portami con te!
Scegli me...
“Ti prego, ti prego! Non te
ne andare, ora! Rimani qui! E… se proprio devi tornare a casa… allora… allora
portami con te, ti prego!!! Scegli me, non l’oblio… non la dimenticanza di
quegli anni passati insieme…”
Your eyes turn towards the sky. / I tuoi occhi si
girano verso il cielo.
You say: “I should come back home” / Tu dici:
“Dovrei tornare a casa”
These words hurt me / Queste parole mi feriscono
More than a dagger through my broken heart / Più di
un pugnale nel mio cuore spezzato.
“E adesso cosa dovrei fare?
Rimanere qui? Beh, in fondo sono venuto io a cercarti… Eppure, solo ora mi
tornano in mente quelle parole, quello sguardo… quell’addio. Ti rivedo: eri
vicino a tuo padre; portavi varie cose sulla schiena… tutte reliquie sacre,
immagino; indossavi il tuo solito abito giallo chiaro, che faceva risaltare i
tuoi occhi marroni, ‘decorati’ con quelle deliziose screziature verdi che si
accendono, d’estate, quando l’iride si schiarisce, tendendo al dorato.
Quel giorno, tu mi
dicesti…”
- Kongou-chan, posso
parlarti un attimo? Da soli, possibilmente…
Raggiunto l’imbocco del
bosco, ti decidesti a parlare: - Kongou-chan… Ecco, io ti devo dire una cosa.
Sai, io… eeeh… io sono la figlia del capo-villaggio, che, come sai, è anche il
custode delle sacre reliquie del Buddha…
- Sì, certo Shinju… Ma
che c’entra questo, con te?
- Io, presto o tardi,
dovrò prendere il suo posto. Per questo motivo lui… lui ha ritenuto giusto che
io… Insomma, io dovrei tornare a casa, per poter completare la mia educazione
mistica.
- Tornare a casa? Ma tu
SEI a casa!
- No… La nostra casa è
dove si trova mia madre, dall’altra parte del monte Asahi-dake.
- L’A…Asahi-dake??? Ma è
altissimo! Per non dire… impervio e pericoloso!
- Già… Ascolta, io… io
non so quando tornerò.
Di lì a poco, si era
sentito, nell’aria, un rumore… come di cristallo frantumato: era il cuore del
ragazzo, che seguiva quello di lei, già in spezzato da qualche giorno.
Quasi blu metallici,
Quasi come elettrici…
Quegli occhi che
Ricordo e forse
Non rivedrò mai…
“Lo so bene: se ora se ne
va, io non lo rivedrò mai più. non rivedrò più quegli occhi, principi delle mie
notti… Ma come posso fermarlo? Io non posso mica…”
L’ hanyou era già sulla
porta, deciso a sparire per sempre.
- Non te ne andare!
Ma non volare via!
Ti prego, cambia idea…
Non ritornare a casa
O almeno portami con te!
Scegli me...
Quella flebile voce aveva
raggiunto il suo scopo: lui si era fermato, girandosi appena per poterla
guardare negli occhi.
- Non… non volevi un
amuleto?
- Non avete detto che basta
la preghiera?
Un sorriso mesto rovinò la
luminosità di quel bel volto. - Già…
- Allora io me ne vado. - Di nuovo il suo viso era rivolto al sole che, fuori da
quel luogo sacro, cominciava a brillare oltre il monte Asahi-dake, il quale
teneva in ombra, fino a giorno inoltrato, il villaggio in cui i due si
trovavano.
- Aspetta! Non tornare a
casa, Kongou-chan! - Lui la osservò stupito.
- O se devi… portami con
te.
Tu, dal cielo un angelo
Ascolta il mio respiro
E scegli me...
- Ti scongiuro, Kongouseki,
ascolta la mia preghiera e portami via con te!
I
could have been more concrete: / Sarei potuto
essere più concreto:
Forcing you to stay, it's not my way. / Forzarti a
rimanere, non è da me.
“Accidenti! Se anch’io,
quel giorno, ti avessi chiesto la stessa cosa… Chi lo sa? Forse ora saremmo al
nostro villaggio, insieme… No… io non sarei mai stato capace di farlo, sapevo
che era importante, per te, venire qui. Come importante è per me, averti
nuovamente al mio fianco. Magari, però… sarei potuto venire con te… impossibile
anche questo, ero troppo piccolo… Ma adesso… adesso sta a me, dannazione!”
Mai, nemmeno un
attimo
Ti pentirai, se adesso
Scegli me...
- Te lo giuro, amico mio
(Amico???), non te ne pentirai! Non ti abbandonerò mai più!
Why don't you belong to me? / Perché non mi
appartieni?
I'm disposed to pay to make you mine… / Pagherei
per farti mia…
“Amico… Kami-sama! Ma cosa
credevo? Non ci vediamo da anni… ero un bambino, quando se n’è andata… Non
potevo certo pretendere che lei… provasse… provasse ciò che provo io! Anche se
io farei qualsiasi cosa, per saperla mia.”
- Davvero? - Le domandò.
La yasha si era avvicinata
a lui, appoggiandosi il proprio petto a quello di lui e chiudendo gli occhi.
- Lo senti, questo
ticchettio?
- Sì…
Stai sentendo il battito
Di un cuore che ti chiede:
Scegli me!
- Questo è il mio cuore,
che ti sta chiedendo di portarmi via con te.
Dive into my raving world, / Tuffati nel mio mondo
delirante,
I’m sure
that it would be so beautiful… / Sono sicuro che sarebbe così bello…
- E tu senti quest’altro
rumore?
- Sì.
- Questo è mio, di cuore,
che oggi ha ripreso a battere.
Entrambi trattennero il
respiro, quasi come fosse di comune accordo, guardandosi negli occhi… quegli
occhi che, poco prima, li avevano ricongiunti.
- Vieni con me, Shinju!
Il volto della Perla
ricominciò a brillare, come le lacrime che forzavano per uscire dai suoi occhi,
e la gioia le si posò sul viso, insieme al dolce sorriso che rivolse al
Diamante.
I want to hold you in my arms again…
Scegli me…
きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ
きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん ㆍ きんぱつ - ちゃん
Qnt mi piace!!!Adoro qst
canzone!!! *_______* Mi dispiace di averla rovinata così… T_T …xò, da 1 parte è
colpa sua se ho scritto Il Diamante Azzurro, quindi…
Avevo da tanto l’idea di
farne una SongFiction… e finalmente l’ho terminata!
La fine è un po’ così… [Xké?
Pensi ke il resto sia meglio? ù_ù N.d. Kongou-chan] [T_T N.d.K.] …xò mi piaceva
qst termine… Ok! Non è vero! È ke nn sapevo + ke scrivere… @_@
Grazie a ki ha letto e,
magari, commenterà!
Kinpa-chan
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