Un silenzio imbarazzante gravava su di loro: entrambi erano distesi su due lettini nella Camera Speciale per i Malati di Mente al San Mungo, entrambi avevano una camicia di forza. La rabbia di Piton era sbollita abbastanza. - Hai un bel sedere, sai?- si fece scappare Harry, che non sapeva cosa dire. - Mi hai già preso in giro abbastanza in questi tre giorni... ancora non ti basta?- sbuffò Piton. - No, dicevo sul serio... ... ...ho conosciuto tuo cugino, sai?- - Ah, Renato... ho visto... tipo strambo, no?- - Già... è lui che mi ha dato quell'orribile vestaglia...- - Ehi, non offendere il mio bellissimo vestito da sera! Ha composto lui la maggior parte delle canzoni... lavora come cantante in Italia... è un pò troppo vanitoso, direi...- - Allora è una cosa di famiglia...- sorrise Harry, pensando che non c'era poi molta differenza tra lui e quel... Rasato a Zero? La porta del San Mungo si aprì, ed entrò l'infermiera, che slegò Harry dalla camicia di forze e disse: - C'è una visita per lei, signor Ministro...- Harry uscì e trovò Lupin seduto su una sedia in corridoio. - Remus!!- lo salutò - come stai? Pensavo che non saresti venuto, credevo che ce l'avessi con me... che pensavi che davvero io e Piton...- - No, non preoccuparti! Figurati! Ginny, Hermione, Ron e tutti gli altri non ce l'hanno fatta, arriveranno tra un'oretta o due...- - Già... in fondo è meglio...- - Mmm...è stato orribile eh? Hai baciato Piton, Harry... l'avresti mai creduto? A James e Sirius gli verrà un colpo, quando lo sapranno, un giorno... beh... com'è stato?- - Cosa? Oh, beh...- Harry non rispose subito. In realtà non gli era parso del tutto orribile, le sue labbra erano state così soffici... ma cosa stava pensando? - In effetti... beh, sapeva di fragola- - Davvero?- - Si... il mio gusto preferito di gelato...- - Harry, non te ne starai mica innamorando?- - No, no, per carità, cioè... oh, ma cosa mi succede?- Harry era diventato tutto rosso. Era da un pò che ripensava al suo meraviglioso corpo palestrato, i suoi soffici capelli scuri, i suoi spaventosi ma affascinanti occhi color notte... - Remus... io lo amo.- disse prima che si potesse trattenere. - Lo amo, lo amo, non ne posso fare più a meno...- - Harry, ma cosa dici! E poi sei sposato!- - Sposato si... ma cornuto. Dai, lo sanno tutti che Ginny se la fa con Draco Malfoy... Remus... io voglio sposare quell'uomo.- e detto questo corse di fretta nella stanza. Remus lo guardò accigliato... forse era meglio se avesse passato un pò più di tempo nella Camera Speciale per i Malati di Mente...
- Severus... voglio parlarti- disse in fretta Harry, le mani che stringevano forte il suo letto. L'infermiera non era ancora tornata. - In verità, Harry- disse Piton, con un lieve rossore in viso - anch'io avrei qualcosa di importante da dirti...- - Ok... beh, allora comincia tu...- - No, fai tu...- - Ecco... oh, no, non posso dirlo! Ma io... Severus, ti amo da impazzire!!!- - Anche iooooo!!!!- urlò Piton, gli occhi in lacrime - non so cosa mi sia successo, ma da qualche giorno ho scoperto che provo dei seri sentimenti d'amore per te...- - Oh, Severus...- - Oh, Harry...- - Mi vuoi sposare?- chiesero tutti e due all'unisono. Anche Harry scoppiò a piangere, slegò in fretta la camicia di forza di Piton e lo abbracciò forte.
******************************************
Molta gente affollava il giardino dei ''Pitter'', nel quale si sarebbe tenuto il loro matrimonio. Gli sposi erano sotto un arco pieno di rose rosse e bianche, e si stringevano la mano. - Evviva gli sposi!!- urlò una donna dai capelli rossi seduti in prima fila. Ginny Weasley, l'ex-moglie di Harry Potter, ora chiamato Harry Pitter, stringeva anche lei suo marito, Draco Malfoy, che per tutto il tempo non aveva fatto altro che pestare i piedi al suo genero, Ron Weasley. - Oh, arriva Renato!- sussurrò Severus all'orecchio di Harry, che vide arrivare Senato Vero, o come si chiamava, al diavolo i nomi babbani italiani, vestito da prete, avanzare verso di loro. Iniziò la fatidica formula, e alla fine, disse: - Severus Pitter, vuoi tu sposare Harry Pitter?- - Si... lo voglio!- - E tu, Harry Pitter, caro, vuoi sposare il qui presente Severus Pitter?- - Si, lo voglio...- - Benissimo, tesori, ora lo sposo può baciare lo sposo... I due si baciarono in un bacio appasionato, sapevano che avrebbero vissuto sempre insieme, che l'uno non avrebbe mai potuto fare a meno dell'altro...
Intanto, fuori dal giardino dei Pitter, due elfi domestici erano intenti in un lungo litigio. - Non lo dovevi fare! Guarda cosa hai combinato!- stava dicendo Dobby. Kreacker dal canto suo rise di scherno. - Oh, non è colpa di Kreacker! Lumacorno gliel'ha solo data, e Kreacker l'ha messa nel thè mattutino di Potter e Peton...- - Ma era andata a male a causa della puzza dell'armadio puzzolente... la dovevi buttare! Scommetto che non sapevi neanche cosa fosse!!!- Kraecker rise ancora - No- - Era Pozione d'Amore! Dobby crede che abbia fatto innamorare Harry Potter del suo più grande nemico, perchè era andata a male!- - Ih ih ih...- - Quando lo sapranno...- - Se lo sapranno...- - Bella giornata, eh?- chiese una voce profonda alle loro spalle. Gli elfi si voltarono, e videro dietro di loro due fantasmi intenti a passeggiare mano nella mano: uno era Albus Silente, l'altro era... - Kraecker! Non l'avrai... spalmata sul quadro del Preside!!- esclamò Dobby. - Non è colpa di Kraecker... Pix me l'ha rubata e l'ha lanciata dappertutto...- - Albus, lasciamo questi due elfi in balìa delle loro ciance, e continuiamo la nostra passeggiatina pomeridiana... cosa ne dici di un giro al Luna Park? Romantico no?- - Concordo pienamente, Voldy, mio puccioso orsacchiotto... bye bye Dobby e Kracker, e lunga vita agli sposi Pitter!- E così detto, Albus trascinò via il suo orribile compagno dal bianco volto e dagli occhi ardenti.
FINE.
|