My Destiny

di Irishkoala
(/viewuser.php?uid=47220)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



Premetto due cose: sono già grandicella per questo fandom quindi non comincerò a farne parte, ma i pokémon sono stati un passaggio enorme e molto importante della mia infanzia quindi, confesso, che come altri cartoni li porto ancora dentro di me con gioia. Molti ricordi legati e divertenti e tutt'ora mi fa piacere dare un'occhiata a quello che il genere propone :)
Seconda cosa, la flash qui sotto è stato un sogno, un pò nebuloso e anche troppo corto ma che mi è rimasto quando mi sono svegliata e così ho deciso di metterlo per iscritto.
E' completamente nonsense da un certo punto di vista, generalizzato e senza nessun contesto specifico, soprattutto senza pretese quindi non aspettatevi nulla di che.
Mi ha fatto piacere ricordare un piccolo passaggio di me, dove a otto, nove e dieci anni le mie prime fanfic -all'epoca non le chiamavo ancora così- furono proprio sui pokémon :D
La flash è dedicata a uno dei miei pokémon preferiti proprio per le sue caratteristiche evolutive.
In ogni caso, se gradirete vi ringrazio e vi ringrazierò ancora di più se lascerete un segnino del vostro passaggio ;)
Ora mi defilo o la premessa sarà più lunga della flash ;P
Beso
Leia








My destiny





Ero fermo in mezzo alla stanza, seduto sulle quattro zampe che osservavo la porta chiusa davanti a me.

Dietro di essa c'era il futuro che mi aspettava, ancora sconosciuto e che non avrei potuto scegliere. Sarebbe dipeso solo dal mio allenatore.

Mi stavo chiedendo quali poteri avrei acquistato, come sarei cambiato e che particolarità mi avrebbero distinto.

L'acqua, il fuoco, l'energia elettrica, i prati, i ghiacci, il sole o le ombre. Cosa avrebbe fatto parte di me tanto da svilupparmi in modo completamente diverso.

Quali sarebbero stati i miei orizzonti, le mie battaglie, le mie forze e le mie debolezze.

Avevo paura. Non volevo che nel cambiamento perdessi quello che avevo conosciuto e imparato fino a quel momento. Speravo che sarei rimasto comunque identico anche se, al di fuori non avrei più potuto essere lo stesso.

Appoggiai anche il muso sulle zampe, stendendomi a terra, sentendo il cuore battere più velocemente a mano a mano che il tempo passava e che quella porta non si apriva.

Anche gli altri pokémon si sentivano così prima di evolversi? Forse no, loro non avevano scelta.

Io sì.

Si aprì la porta, scattai sulle quattro zampe, muovendo la coda nel notare che il mio allenatore stava sorridendo.

Aveva scelto e doveva aver scelto bene per lui, io ero già contento.

Mi raggiunse, mi prese in braccio e mi guardò senza perdere il sorriso, ma in mano non aveva nessuna pietra.

Vieni Eevee, andiamo ad allenarci. Non cambierai mai, per me sarai sempre il migliore rimanendo te stesso”












Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=946885