Scorches.
(Bruciature.)
«Ehi, Vegeta...
Perché non fai una pausa?»
«Perché
non amo perdere tempo, Kaarot.»
Un sorriso sbieco
si fa spazio sul tuo volto, mentre abbassi lo sguardo fugacemente,
pronto a riportare gli occhi al vasto cielo azzurro nel giro di poco.
È una così bella giornata che quasi ti secca
passarla ad allenarti, ma va bene comunque, finché puoi
stare con lui.
Sei lì
lì per rialzarti e tornare ai tuoi esercizi, quando ti dici
che forse, se aspetti ancora un po', Vegeta si deciderà a
raggiungerti. In ogni caso, sai che se dovesse farlo, il suo non
sarebbe certo un incitamento smielato mal celante una supplica, ma
in fondo adori quel suo lato così ostinatamente provocatorio
e, a tratti, scontroso.
D'altro canto
è un principe, lui, non ammette che gli siano messi i piedi
in testa, mai, e da nessuno.
«Avanti,
Kaarot, hai finito di fare la femminuccia?!» lo senti gridare
da non molto lontano, ti giri a guardarlo per la seconda volta e lo
trovi intento a combattere un nemico immaginario.
«E va
bene, e va bene!» ridacchi divertito e lo raggiungi con uno
scatto, in un lampo sei alle sue spalle.
«Mi
volevi?» sussurri malizioso al suo orecchio, facendolo
voltare di colpo, ma non gli hai nemmeno dato il tempo di rendersi
conto della tua così vicina presenza che già ti
sei teletrasportato davanti a lui e gli sferri un calcio nel fianco.
Soddisfatto di te stesso, lo osservi ruzzolare a terra, e anche se non
lo sembri, sei pronto a difenderti, sai che il suo contrattacco non
tarderà ad arrivare.
«Era
ora!» ghigna tirandosi su, ed eccolo che ti arriva incontro a
gran velocità, date il via alle danze. Come una furia, ti
inonda di colpi che, però, pari dal primo all'ultimo con
grande maestria. Poi è un attimo, ti perdi un po' troppo ad
osservare quella sua tipica espressione di quand'è
determinato ad averla vinta, e lui ti colpisce con un pugno in pieno
viso. Questa volta quello che finisce a terra sei tu.
«Ohoho, bel
colpo!»
«Questo
è ancora niente!»
Riesci a malapena a
sentirlo terminare la sua minaccia, che sei avvolto da un'accecante
luce. Un altro punto a suo favore, ma non ti importa poi molto. Non
tanto perché quello è solo un allenamento, quanto
perché sai quanto lui ora si senta orgoglioso di se stesso,
e non c'è niente che ti piaccia di più al mondo.
Con calma fai per
rialzarti, non c'è fretta. La giornata è ancora
lunga e voi siete pieni di energìe. «Dacci -
un - taglio!»
urla infuriato a pochi centimetri dalla tua faccia, intercalando le
parole ora con un pugno, ora con un calcio, ma tu ridi nuovamente,
schivandoli abilmente. «Di fare che?» esibisci un
gran sorriso, non ti riesce proprio di trattenere la tua
felicità o, forse, in verità non hai voglia di
farlo. Vuoi che si arrabbi, vuoi che tiri fuori il suo lato peggiore.
«Finiscila!!»
sbotta, sferrandoti un'onda ancor più potente della
precedente in pieno petto, scaraventandoti a metri di distanza. Questa
è più dura delle altre da incassare, ma nulla che
tu non possa sopportare. Resti qualche istante steso al suolo,
tossicchi leggermente, aspetti che si avvicini ancora un po', un altro
po'...
«Lo vuoi
davvero?» soffi sulle sue labbra, ci sei così
vicino...
Gli molli un pugno
in pieno stomaco, non lasci che il suo corpo si avvicini al terreno
nemmeno di qualche metro, che subito gli sei di nuovo addosso e gli
regali una pioggia di pugni che lo bagnerà solo in parte.
Continuate così per un lasso di tempo indeterminato,
finché tu non hai di nuovo la meglio. L'hai mandato
nuovamente a terra, nemmeno ora gli dai il tempo di rialzarsi che
scendi subito in picchiata su di lui.
Questa volta,
però, l'hai bloccato al suolo mettendoti a sedere a
cavalcioni su di lui, gli tieni le braccia ferme stringendo la presa
sui suoi polsi. «Hai un secondo per levarti di
mezzo.» sibila, vedi rabbia tra i suoi lineamenti, odio nei
suoi occhi. Eppure sai che è tutta una messa in scena,
Vegeta è un ottimo attore.
«Altrimenti?»,
non ti preoccupi di celare il divertimento che quella situazione ti
provoca, è tutto un gioco per te, non è vero?
«Sarò
costretto a mantenere la mia promessa.»
Senza interrompere
il legame creatosi tre le vostre iridi, ti chini su di lui, avvicinando
i vostri volti in maniera forse eccessiva. Senti un brivido
attraversarti la schiena, già assapori il gusto del
proibito, ma ancora non è giunto il momento, ti trattieni.
«Stai
giocando col fuoco, Kaarot.» è il suo ultimo
avviso, lo capisci dall'intonazione, eppure non puoi abbandonare tutto
così, la curiosità di scoprire cos'ha in serbo
per te è troppa. Sogghigni per l'ennesima volta, ed ecco che
perde la pazienza.
Con un colpo di
reni rovescia le vostre posizioni, ma anziché dedicarsi alle
parole, passa subito ai fatti e ti dà qualche pugno che,
diresti quasi, farcisce con rancore. Si sente umiliato, ma sai che
in fondo non ce l'ha davvero con te.
«Col
fuoco dici? Interessant-!»
«Quand'è
che chiuderai quella boccaccia?!» domanda dopo averti
sferrato un ultimo pugno decisivo. Prima di ribattere in qualunque
maniera, vuoi assicurarti di non aver esagerato davvero, questa volta,
guardandolo negli occhi.
Ma proprio appena
hai il volto nella giusta direzione, t'accorgi che è
più vicino di quello che ti saresti aspettato. E proprio
appena realizzi di esser stato uno stupido ad esserti preoccupato, ecco
che le vostre labbra si congiungono per un breve istante, schiudendosi,
poi, e permettendo alle vostre lingue d'incontrarsi e accarezzarsi.
Lo dicevi, tu, che
quella era una giornata troppo bella per essere sprecata in
combattimenti.
DE's:
Allora, non so bene
cosa dire, a esser sincera. Il finale non mi convince molto, ma nel
complesso sono parecchio soddisfatta di ciò che mi
è uscito. Spero che sia piaciuta anche a voi, ovviamente
un'opinione (positiva o negativa-costruttiva) è sempre bene
accetta (:
Read ya soon!
_badspider.
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