Le Sfumature del Nero

di Jane P Noire
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Le Sfumature del Nero
 
 
Bellatrix Black, ora e purtroppo una Lestrange, giace nel letto al fianco del neo-marito.
La pelle nuda delle gambe e del ventre è delicatamente coperta dalla seta delle lenzuola, mentre il seno scoperto si protende con leggerezza con i capezzoli verso l’alto. Una mano è immersa fra i ricci scomposti e arruffati, mentre l’altra tiene una sigaretta, che porta di tanto in tanto alla bocca. Il fumo che le entra in gola - può persino giurarlo - le dà più piacere di quanto riesca a fare il marito.
Ora egli, con una gamba al di fuori del morbido lenzuolo, dorme e russa al suo fianco, dopo la soddisfacente - almeno per lui - scopata.
« Sei una misera imitazione di uomo » commenta velenosa, guardando l’uomo che si desta pigramente dal sonno.
« E tu sei la più stronza tra le puttane » riabbatte Rodolphus, con voce vagamente assonnata e rilassata. « Ma mio padre insisteva affinché ti sposassi ».
(160 parole)

§
 
Andromeda guarda il suo anulare sinistro, dove da quel giorni avanti avrebbe dimorato la sua fede nuziale. E' così felice.
Non è più una Black. Non è più costretta a quella vita di stupide regole e pregiudizi dettati dall’ignoranza.
Ora è Andromeda Tonks, la donna più felice e innamorata sulla faccia della terra.
Andromeda Tonks.
« Sei pentita? » chiede la voce di Ted. Il dolce sussurro del marito è seguito da un lieve bacio sulla spalla, scoperta dalla vestaglia.
Andromeda scuote il capo.
« Assolutamente no ».
Ted le sorride e deposita un secondo bacio fra i suoi capelli castani.
« Forse avremmo dovuto invitare tua madre, o le tue sorelle » commenta, pensieroso.
« Ted » Andromeda intreccia le dita nelle sue e se le porta sulla bocca, per baciargliene una ad una « è stato perfetto così ».
Lui continua a guardarla con aria circospetta e si lascia andare in un sospiro preoccupato.
« Ma, Andie, sei felice?
» indaga. « Che effetto ti fa diventare una Tonks, dopo esser stata a lungo una Black? »
Andromeda arriccia il nasino a patata e fa comparire delle adorabili fossette ai lati della bocca.
« Come se mi fosse successa la più bella tra le cose ».
(208 parole)

§
 
Un flash di una macchinetta fotografica li acceca per qualche secondo. Poi un altro, e poi un altro ancora.
Narcissa e Lucius sono in posa di fronte a tre fotografi che immortalano i futuri coniugi Malfoy, alla ricerca della luce e della posizione perfetta per la foto destinata all'articolo che comparirà sulla Gazzetta del Profeta. Lei mostra, con occhi vacui e le labbra tese, il prezioso anello di zaffiri che le ha regalato il mago. Mentre lui le stringe la vita con espressione seria. Dovrebbero essere felici, ma sembrano due persone che hanno appena firmato la loro condanna.
« Ti prometto che farò tutto il possibile per rendere quest’unione meno obbligata possibile, Narcissa » sussurra Lucius, mentre rimane immobile per l'ennesimo scatto.
« Noi non ci amiamo » replica Narcissa, lanciandogli una fugace occhiata. « Ma ti ringrazio del tentativo ».
(140 parole)


 
 




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