Angolo
di sproloqui; hellooo,
qui è Neme. Mi trovo in un paesello dove ha ripreso a
nevicare e la
corrente va via ogni tre per due. Molto stressante. Meglio parlare di
quanto sto postando, eh.
Allora, dunque,
sono impegnatissima in un mucchio di cose. Oltre a questa one shot ne
sto scrivendo altre per una raccolta e sto cercando di scrivere pure
un'AU LaviRuki e di portare avanti “Bad rabbit”.
Più dojinshi.
Ma ce la facciamo. Se non ho mille cose da fare, mi annoio, sapete
com'è. E comunque questa one shot è un regalo a
una ragazza che
come me ama l'AlRoad. C'è una storiella dietro questa
storiella. -che stupido gioco di parole-
Tutto è cominciato su facebook coi soliti sproloqui sul
LaviRuki e,
per qualche strano motivo, ci si ritrova a ridere a crepapelle
ascoltando Mika. :balla a ritmo di Grace Kelly: Ehm, stavo dicendo.
Questa ragazza tanto gaia mi ha suggerito la canzone del suddetto
Mika in un ambito AlRoad, e insomma, l'idea era così buona
che alla
fine ho deciso di regalarglielo, pure con un po' d'anticipo
perché
pensavo di postarla per san Valentino -altrimenti detto san Calzino-.
Quindi questa fan fiction “festeggia” l'AlRoad. E,
anche se
quando ascolti Mika ti viene da ridere fino a rotolarti per terra e
cose serie non ti escono fuori manco a pagarle oro, stranamente
questa è pure abbastanza seria come cosa. Con i taaanto
amati lecca
lecca di Road. È una fan fiction scritta col POV di Allen,
è un
personaggio un po' difficile da interpretare in questo senso, ma ho
cercato con tutte le mie forze di renderlo bene. Perché in
fondo
Allen a Road vuole un sacco bene. :fantasticherie imperdonabili: -V-
A
Meg,
che mi ha
suggerita la canzone e ogni giorno si droga di angst con me e Angy.
A
Road, che finalmente
si ritrova un Allen che pensa a lei.
Ad
Allen, perché si
merita tanto amore pure lui.
[D.Gray-man][AlRoad][Het][Missing
moments][Fluff][POV][Song fic]
Lollipop
~
Say love, say love,
or
love's gonna get you down
«
If she loves you, let her go,
'cause
love only gets you down. »
[
Lollipop – Mika ]
È
raro che l'Ordine Oscuro abbia giorni di riposo, ma ci sono alcuni,
brevi momenti, che concedono agli esorcisti il lusso di essere come
semplici esseri umani. E allora ognuno fa quello che preferisce.
Kanda non conosce ferie, quindi passa il tempo ad allenarsi, tra un
piatto di soba e l'altro. Lavi si rintana in biblioteca a leggere o,
più semplicemente, dorme anche tutto il giorno. Linalee fa
compagnia
al fratello preparandogli il caffè. Crowley non si capisce
bene cosa
fa, ogni tanto scompare, sicuramente per pensare ad Eliade. E poi
Miranda passa il tempo con tutti, chiacchierando.
Ad
Allen piace mangiare. Lui ha bisogno di energie, certo, ma mangiare
gli piace davvero tanto, così nel tempo libero resta al suo
posto in
mensa e si fa passare di tutto. Allen è in grado di mangiare
anche
venti mitarashi dango alla volta, tanto li adora. Ma non disdegna di
carne, pasta, torte, ciambelle.
Per
gran soddisfazione dello chef Jerry, fa piazza pulita di qualunque
cosa gli capiti a tiro. Gli viene offerto di tutto. Allen un po' si
sente in colpa nei confronti di Jerry e degli altri cuochi che si
affannano a sfamarlo, ma giornate di riposo come quelle capitano di
rado, e allora tanto vale mangiare fino a scoppiare.
Jerry
poi porta quintali di dolci e caramelle. Gli porta un cesto ricolmo
di lecca lecca, roba che Allen non mangia quasi mai. Non è
che gli
capiti spesso di fermarsi alle bancarelle e comprarle.
Vedere
i lecca lecca, però, gli riporta alla mente un giorno
particolare.
In
teoria doveva essere lavoro, e il lavoro spesso comporta noia
mortale, ma quel giorno era diverso. Si era messo a fare il pierrot
con un enorme maschera a forma di zucca per vendere dei biglietti per
uno spettacolo. Durante la pausa gli si avvicinò una
ragazzina, che
gustava vorace proprio un lecca lecca e, quasi con
superiorità, lo
aveva chiamato.
«
Ehi, zucca! Dove posso acquistare i biglietti per “La zucca e
la
strega”? »
Allen
allora non poteva immaginare chi fosse quella bambina. Una delle
più
tremende che avesse mai incontrato, che gli aveva giocato una serie
di tiri mancini da far rizzare i capelli. Mica si poteva dimenticare
come gli avesse conciato l'occhio dopo quell'incontro, con una delle
sue candele.
Bastano
poche cose per ricordare Road Kamelot: un ombrello, delle candele e
dei lecca lecca. Road ne mangia di continuo, ridacchiando del dolore
degli altri.
È
una sua nemica naturale, la prima che affianca il Conte del
Millennio, e la prima che non si fa scrupoli a far del male a
chicchessia. Aveva fatto del male a Miranda non appena saputo che era
una compatibile, aveva ridotto Linalee a una bambola, aveva fatto
letteralmente a pezzi Lavi, e lui, Allen, si era ritrovato con un
occhio fuori uso. E per quanto la colpisse, non le faceva mai niente,
colpa dei suoi strani poteri che ancora non si conoscevano a fondo.
Eppure,
anche volendo, Allen non sarebbe mai riuscito a colpirla con
l'intenzione di ucciderla. Perché, nonostante la sua vera
età, Road
ha il corpo di una bambina, e se la pensa in una situazione
normale non può che provare tenerezza. E un po' pena.
Quando
vedeva Road gli sembrava che si divertisse un mondo a far soffrire tutti, ma lei non era
mica diventata Noah per scelta. Anche lei, come Tyki, forse aveva
degli amici prima che il suo destino fosse stravolto. Riesce a
immaginarla bene, Allen, seduta su una panchina a mangiare quegli
stessi lecca lecca. Poteva essere così carina, accidenti. E
invece
se ne andava in giro a sporcarsi le mani.
Road
Kamelot ha molte stranezze. Il come si rapporta a lui è di
per sé
la cosa più strana di tutte.
«
Quindi ho deciso che, se devo provarci con qualcuno, ci
proverò con
te. »
E
glielo aveva detto così, sorridente. Ma diamine, lui
è un
esorcista, non le importa? A quanto pare no.
È
arrivata al punto di baciarlo, così, davanti a tutti,
felicissima di
vederlo tutto intero.
Innervosito
dal ricordo di quelle labbra che si appiccicavano alle sue, Allen
prende il primo lecca lecca che gli capita e comincia a mangiare.
Eppure il gusto di Road, molto simile a quello che sta mangiando, non
se ne va, non se n'è mai andato. Ci ripensa ancora e ancora
e
arrossisce. Ripensa a come lui era rimasto allibito, stupito, ma
avrebbe potuto fermarla. E invece no. L'aveva lasciata fare. E non
l'aveva scansata nemmeno quando gli si era messa in braccio a
coccolarlo, urlando senza vergogna. «
Eeeeh?! Ma io lo amo! »
Non
era sincera, non poteva proprio essere sincera. Lui è un
esorcista,
lei una Noah, sono nemici naturali, e poi lei gli ha cavato l'occhio
senza pensarci due volte. Come fa a dire così alla leggera
che ne è
innamorata?
Allen
addenta il lecca lecca con sempre più foga e sempre
più imbarazzo.
Quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire, poco ma sicuro.
E
pensare che, se fossero entrambi ragazzi normali, non le
dispiacerebbe.
Ecco,
questo pensiero lo porta a portarsi in bocca tutto il lecca lecca,
tra l'imbarazzato a livelli stratosferici e il furente.
Perché lui,
in quanto esorcista, non può provare attrazione o tenerezza
per una
Noah. Ma se ripensa a come Road si comporta con lui, cattiverie a
parte, non riesce a fare a meno di giungere a tale conclusione.
La
scena si materializza in maniera incredibilmente naturale nella sua
mente. Lui, semplicemente Allen Walker, e lei, semplicemente Road
Kamelot, che passeggiano in un banale parco a mangiare caramelle e
lecca lecca. Lei che lo prende per mano, gli accarezza quella mano
deforme che disgusta tutti, lo abbraccia, lo bacia e gli dice con la
sua voce squillante di non guardare nessun'altra oltre lei.
Chissà,
forse Road lo farebbe comunque, anche se in teoria sono nemici.
In
teoria?
Perché
Allen lo pensa in via teorica?
Prende
un altro lecca lecca. Comincia a mangiarne un sacco, senza fermarsi.
Non vuole rispondersi, ha paura di rispondersi.
Allen
sa di essersi ficcato in un guaio grande quanto la sede centrale
dell'Ordine, e per consolarci non può fare altro che
mangiare. Se
solo fosse un essere umano normale, potrebbe vivere l'amore come
tutti con chi preferisce, persino con una ragazza che si strafoga di
lecca lecca e spesso e volentieri gli fa sorbire le peggiori torture.
Ma
Road lo ama. Lo sa, lo ha capito.
Quando
l'ha abbracciato era così calda. Il calore di un essere
umano, sì,
ma anche di qualcuno che prova qualcosa di profondo per lui.
E
se lui si abitua e addirittura ne sente la mancanza, è
finita, sia
come uomo che come esorcista.
Ma
che ci può fare? Non riesce a smettere di pensarci, come non
riesce
a smettere di ingurgitare quelle cose che tanto piacciono alla sua
nemica naturale.
E
dire che sarebbe tutto più facile, se fossero persone normali.
O
forse no?
« La prossima
volta, secondo il copione del Lord, eh. »
Per
un attimo Allen spera che in quella prossima volta ci sia un altro
bacio improvvisato, e un altro abbraccio, e un altro “ma io
amo
Allen!”.
Non
può confidare una tale fantasia a nessuno, se non nei lecca
lecca
che continua a mangiare. Sono così buoni.
Come
quella giornata al parco che, se fosse normale, vivrebbe con lei
volentieri.
«
Allen, va tutto bene? Non hai più fame? » lo
interrompe Jerry,
arrivato con il bis.
«
Eh? No, no. Scusatemi, signor Jerry. Potrei avere altri lecca lecca,
per cortesia? »
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