Neve a Roma

di romandreams
(/viewuser.php?uid=170585)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Salve a tutti! Prima di iniziare la lettura, vi consiglio di andare su youtube e, mentre leggete, di ascoltare Birthday di Joe Hisaishi. Joe Hisaishi è il mio compositore preferito. E a noi che importa, vi chiederete. Beh è una domanda più che lecita. Effettivamente non penso che vi possa importare, solo che voglio motivare questa mia proposta. Le sue composizioni, che sono per piano e orchestra, per me sono speciali e mi trasmetto emozioni così vere che difficilmente provo ascoltando musica di compositori e cantanti contemporanei, se non con lui ovviamente. E poi mi farebbe piacere se qualche lettore dovesse apprezzare questo conpositore come lo apprezzo io, dato che purtroppo in Italia ed Europa è praticamente sconosciuto. Joe Hisaishi è l'autore di numerose colonne sonore tra cui alcune dei film d'animazione della casa Ghilbi, che per intenderci è lo studio che ha dato vita a film come La città incantata e Il castello errante di Howl di cui lui stesso è l'autore delle colonne sonore.
Bene, dopo questa pubblicità gratuita al mio compositore preferito, vi lascio a questo breve racconto, e se avete tempo vi esorto, per l'utima volta e poi vi lascio in pace promesso ^^, a sentire qualche sua composizione (consiglio
Summer, la più famosa, Impossible dream e  Asian Dream Song).
Beh adesso la smetto per davvero. Enjoy ^^


Nel silenzio della sua camera si prepara ad andare a dormire. Giulia ha 16 anni e vive da sempre a Roma.

Non conosce nessun posto migliore della sua Roma, che osserva di nascosto da tutta la vita.
Ne osserva le vie, le persone, le stelle, le decine di lingue che incrocia nel centro della città. E questa notte, ne osserva anche la neve.

La neve. Che avvenimento straordinario quello della neve a Roma.

Nei suoi sedici anni di vita, l’ha vista solo durante le settimane bianche in montagna, quando non aveva il tempo per guardarla, apprezzarla, amarla. Doveva sciare, perché sciare è bello e utile, e quando sarebbe stata un po’ più grande avrebbe sciato con i suoi amici.
Così le diceva il padre per convincerla a prendere lezioni, quando tutto quello che avrebbe desiderato fare era stare nella stanza dell’albergo a guardare i fiocchi scendere, o stare per strada con la lingua all’infuori per assaporarli.

Così nel silenzio della sua camera apre la finestra per cambiare un po’ l’aria prima di andare a dormire e se ne accorge.
Roma è bianca.

I marciapiedi, le strade, i tetti delle macchine, gli alberi. Tutto quanto è bianco.
E senza accorgersene rimane lì incantata.
I fiocchi di neve danzano leggeri  sotto la luce dei lampioni e si posano da qualche parte,dando gioia ai bambini che domani di sveglieranno e la troveranno dappertutto .
Una misteriosa forza la spinge a scendere in strada. Vuole sentire il freddo sulla pelle, vedere la condensa del suo respiro, ascoltare Roma che riprende fiato.

Sa che domani qualcuno avrà voglia di polemizzare: se cadrà un ramo di un pino, bisognerà dare la colpa a qualcuno, gli autobus non passeranno e ci sarà chi si arrabbierà perché non si può muovere.
Ma perché non ci si gode questo evento straordinario?

Come il ramo malato di un pino che cade sotto il peso della neve,  perché per una volta le persone non si lasciano trasportare dalla bellezza della natura, lasciando stare le polemiche, approfittandone per stare con la famiglia e gli amici, nel parco vicino casa o semplicemente sul divano con una coperta e una cioccolata calda?

La neve le bagna la pelle e i capelli, il freddo le schiarisce le idee, e nel silenzio di un’inaspettata notte di neve,Giulia spera che questa magica notte riesca a purificare anche solo per un giorno, oltre che l’aria e i rami malati degli alberi, i cuori e le menti delle persone.
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=953743