Ritorno a Mystic Falls
―1. Bentornata a casa Caroline
―
Sulla
strada che portava a Mystic Falls Caroline pensava.
Teneva
lo sguardo ben puntato fuori dal finestrino, quando non era impegnata a fissare
l’ibrido che guidava l’automobile che li stava conducendo a casa o l’ibrido che
le sedeva al fianco. In ogni minuscolo particolare, in ogni più piccola
variazione del terreno, riconosceva paesaggi famigliari e si accorse solo in
quel momento che le erano mancati.
Scosse
la testa, cercando di distrarre lo sguardo e con la coda dell’occhio guardò
l’autista dell’auto, era giovane, obbediente ed asservito. Ed era uno dei
fedelissimi del suo compagno, il millenario re dei vampiri e dei licantropi
Klaus.
Lo
cercò con lo sguardo ed appena i suoi occhi si posarono sul viso di lui la pace
l’avvolse, annullando i suoi pensieri fastidiosi. Ammirò il suo profilo ben
delineato e fissò quella bocca carnosa che tanto la eccitava. Il bel viso di
Klaus era però in quel momento ottenebrato da un cipiglio mal celato.
―
Era ora Caroline che smettessi di pensare, mi hai quasi fatto venire il mal di
testa ―, disse Klaus continuando a guardare fuori dal finestrino.
Caroline
si accorse che il suo umore non era cambiato da quando erano partiti da Parigi
il giorno prima. Era continuamente irritato e questo da quando avevano deciso
di tornare a casa. Lentamente lei passò una sua mano su quella del compagno e
quel piccolo contatto lo riscosse; Klaus si voltò verso di lei e la guardò.
La
vampira bionda gli sorrise ma lui non accennò e ricambiare.
―
Che c’è ―, disse semplicemente.
―
Tesoro perché sei così cupo? Non sei contento di tornare in questa cittadina
fuori dal mondo e dal tempo, in cui esistono i vampiri? Certo non si può
paragonare alla monotonia di Parigi ―, scherzò Caroline.
―
Devo ricordarti, mia cara, che quell’insolente di Stefan ha ancora la mia
famiglia nascosta chissà dove e che durante il mio soggiorno all’estero si è
divertito a fare fuori una dozzina dei miei compagni? Non è forse così Brian?
―.
L’ibrido
al volante guardò i due passeggeri dallo specchietto retrovisore.
―
E’ così Klaus. Stefan ha ucciso dodici dei nostri senza motivo e soprattutto
senza pietà. Ho trovato le loro teste sparse per tutta Mystic Falls ―.
Caroline
sospirò e si torturò una mano.
―
Vedrai che riuscirete ad arrivare ad un accordo… ―.
―
Al diavolo gli accordi! Stefan me la pagherà per la sua insolenza ―.
Caroline
strinse i pugni. Perché proprio a lei una vita così complicata? Innamorata di
un ibrido pluricentenario e con la consapevolezza che a causa di questo aveva
tradito, deluso tutte le persone della sua vita a partire da sua madre,
passando per le sue migliori amiche ed arrivando al suo ex ragazzo, Tyler.
“
Tyler… chissà come starà. L’ultima volta che l’ho visto l’ho abbandonato
davanti al Colosseo”.
―
Caroline per favore, non infilare anche lui nella tua mente! ―, esclamò
Klaus.
―
Ci sono! ―, rispose Caroline. Klaus la guardò stranito, poi la sua
espressione si rilassò e la sua bocca si curvò in un sorriso.
―
Direi che questo è molto meglio… ―, sussurrò lui avvicinandosi alla
ragazza. Le morse poi il collo con delicatezza e le diede un colpetto con il
naso.
―
Adoro quando pensi alle cose che abbiamo fatto insieme a Parigi… ―.
Caroline
arrossì ma non poté evitare che una sorta di calore le salisse su per le gambe.
I
giorni a Parigi in compagnia di Klaus erano stati a dir poco fantastici.
Caroline, che all’inizio della loro storia aveva pensato che Klaus non fosse la
persona adatta a donarle la felicità, si era dovuta ricredere. Lui era stato
magnifico, magnifico come cicerone della città, magnifico come compagno di
viaggio e, non di minore importanza, magnifico a letto (ma su questo lei non
aveva mai avuto dubbi). Il risultato era che ormai era perdutamente ed
incondizionatamente innamorata di lui.
Ma
sarebbe riuscita ad affrontare le altre persone della sua vita? Sua madre che
l’aveva cercata ogni giorno e che era rimasta inorridita quando le aveva
finalmente detto dov’era e soprattutto con chi era; Bonnie ed Elena; poi Matt,
Tyler…
Era
convinta che loro non l’avrebbero mai compresa, non avrebbero mai creduto nel
loro amore.
Ma
il loro amore era vero, incredibilmente vero e l’avrebbe dimostrato a tutti, a
tutta Mystic Falls.
Quando
l’insegna della città fece capolino davanti ai suoi occhi, Caroline ebbe un
tuffo al cuore e finalmente si accorse che stava per arrivare il difficile, il
momento tanto temuto.
Mentre
la macchina su cui sedeva entrò nella sua cittadina natia, così grigia e
nuvolosa, così diversa dal dorato di Parigi Caroline capì che il sogno era
finito ed ora iniziava la vita vera.
Klaus
si agitò impercettibilmente e Caroline sospirò. Rimasero in silenzio mentre
l’auto si fermava di fronte a casa della ragazza. Caroline rimase immobile
qualche istante, prima di scendere.
Si
voltò verso Klaus e fece per dire qualcosa ma lui la anticipò: ― Sai già
tutto Caroline, ne abbiamo parlato tante volte. Trova il momento giusto per
dire a tua madre che verrai a stare da me, ma trovalo ―.
Il
tono del suo amato non ammetteva repliche. Caroline annuì e scese dall’auto.
Prontamente l’ibrido alla guida le aprì il bagagliaio e l’aiutò con le valige.
Klaus rimase fermo, gli occhi persi fuori dal finestrino.
Non
la guardò, mentre Caroline suonava al campanello di casa sua. Lei si voltò per
cercare gli occhi del compagno ma l’auto si era già allontanata e così il suo
amato Klaus.
Caroline
sospirò e si torturò le mani mentre aspettava che sua madre venisse ad aprirle
la porta di casa.
Momenti
interminabili che sembrarono ore, ma finalmente lo sceriffo Forbes aprì. Lo
stupore che si lesse sul suo viso fu niente rispetto all’ansia che provava
Caroline in quel momento.
―
Ciao mamma ―, disse semplicemente.
Sua
madre la fissò per lunghi istanti e poi rispose: ― Bentornata a casa
Caroline ―.
N.d.A. : Ciao a tutte mie carissime lettrici (e anche miei
carissimi lettori, se ci siete battete un colpo), come avevo di recente
promesso sono tornata con il seguito di “Adesso sei mia”, che invito a leggere
per chi avesse intenzione di seguire questa storia e non l’avesse ancora fatto.
Questo proseguimento, che spero con tutto il cuore possa suscitare la vostra
stima e il vostro interesse, non segue propriamente lo sviluppo a cui è giunto
il telefilm al momento poiché Stefan ha ancora le bare e fratelli sono ancora
stati liberati. Detto questo spero che mi seguirete, recensirete e apprezzerete
questa storia come avete fatto con la fic “Adesso sei mia”.
Aggiungo solo una cosa: W Caroline and Klaus!!! (magnifici
nella 3x14).
Vostra,
Lua