Lo Squartatore.

di puntoeacapo
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Lo Squartatore.

Il sangue; dolce smania,incontrollabile pazzia nelle vene.
Adrenalina.
L’adrenalina della caccia; grida disperate di donne,uomini; nessuno poteva e avrebbe mai potuto fuggire dalla sua sete.
Era un cacciatore e loro le sue prede, ingenue e insignificanti prede da massacrare assaporandosi ogni attimo di quell’atto peccaminoso.
Campi di guerra, odore di paura.
Il rosso della bevanda più bramata, la frenesia nella mente.
I denti che spingevano le gengive per essere liberati, lacerare la pelle e affondare nella morbida carne; le prime gocce cremisi, la voglia ad aumentare.
Il sapore nella bocca, nella mente.
Non più dolore, non più perdite amate.
Una maledizione accolta per spegnere quello che non voleva più sentire; fermare il battere del suo cuore, i sensi di colpa, i sentimenti.
Niente aveva più importanza.
I pensieri volavano via durante la breve corsa, erano spazzati lontano mentre afferrava per le spalle l’ennesimo pasto.
Paura in quegli occhi, tremore in tutto il corpo. Consapevolezza.
Un grido spezzato, il sorriso dell’assassino.

Un’anima nel vento, due corpi freddi.
Sangue sulle labbra, l’eccitazione che si attenua con il silenzio.

La Morte era arrivata.

La Morte era lui.



Portatore di disperazione e sofferenza, terrore e ghiaccio bollente.
Il buio e l’oscurità, la perdizione era lui.



Lo squartatore.





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