come tutto ebbe inizio
Finlandia, Kitee, ottobre 2009
L'autunno si inoltrava tra i boschi della Finlandia e Tuomas poteva
già aspirare l'odore acre della prima legna bruciata. Era uscito
di casa tranquillo, senza un pensiero. Il tour di Dark Passion Play era
finito e mentre gli altri si arrabattavano con le proprie cose, lui se
ne poteva stare in pace ad aspettare la Musa.
A conti fatti, nonostante l'aria piacevole, non sarebbe uscito affatto se non avesse finito le sigarette. E questo è un male,
pensò. La città di Kitee era sonnacchiosa come al solito,
e nessuno avrebbe potuto prevedere cosa sarebbe successo di lì a
10 minuti. Lo stesso Tuomas, a distanza di anni, è ancora
lì che si domanda se quel giorno non fosse stato meglio smettere
di fumare e restare in casa a leggere i fumetti.
Cosa successe? Fu investito, o meglio, travolto da un auto che andava a
15 km orari. Non ci fu nemmeno la botta, ma il nostro tastierista cadde
in terra come se Giove l'avesse appena fulminato.
***
<< Guarda, si sta svegliando. >> dissi ad Arthur
notando i primi segni di ripresa dell'uomo. Che, poi, come diavolo si
fa ad esser presi ad una velocità così scarsa?
<< E' vivo? >>
<< Artie, si sta svegliando. >>
<< E se è uno zombie? >>
Credo che in quel momento le mie sopracciglia si siano unite a
formare un monociglio. Ok, mio figlio ha sempre avuto una
propensione per l'horror, ma questo è il risultato - pessimo - se lo lasci un paio di settimane con quell'imbecille di tuo fratello minore.
<< Ha aperto gli occhi! >> l'esclamazione di Artie mi
fece abbassare lo sguardo sull'uomo. Avevo posato la testa sulle mie
gambe per controllargli il battito e adesso, mi trovavo a fissare gli
occhi più grigioblu che avessi mai visto. Fortunatamente, lo
stupore iniziale fu affondato dalla parlantina incompresibile del tizio.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè, quando Dio fece
crollare la torre di Babele, ha fatto sì che una lingua come il
finlandese sopravivesse. Io e Artie eravamo ancora lì a
guardarci spaesati che il tizio, con un pò di difficoltà,
s'era messo a sedere contro il motore dell'auto. Continuando a parlare, signori! Mi venne spontaneo posargli una mano sulla bocca pur di farlo tacere.
<< Sorry, ma non parliamo finlandese. >> gli dissi in
inglese. In realtà, un pochino ce la caviamo ma quando uno con
evidente trauma cranico ti parte a razzo, è meglio evitare.
<< vuoi andare in ospedale? >>
<< No, no, sto bene. Credo. >> lo vedo portarsi una mano
alla testa. << E' bella dura. Non me l'aspettavo, sarò
svenuto per lo spavento. >>
<< Almeno, lascia che ti accompagni a casa. >> gli dico
mentre Artie gli tende il sacchetto caduto in terra: 2 pacchi di
sigarette e 3 mars. Signori, quest'uomo è single! Si riconoscono a miglia di distanza!
<< Tuomas. >> mi fà allungando la mano e tirandosi
sul del tutto, e mi rendo conto che mi sovrasta di almeno una testa.
<< Alice. >> rispondo, stringendogli la mano << e questo è mio figlio Arthur. >>
<< Ho sette anni e il mio supereroe preferito è Batman. >>
Il tizio lo guarda con curiosità << Io ne ho
trentatre e preferisco Paperino, ma Batman non è male. >>
E' uno scherzo, vero? penso
mentre siamo in macchina. Questo qui , che adesso chiacchiera con mio
figlio con assoluta tranquillità, ha trentatre anni, i capelli
lunghi rossicci e gli occhi blu come il ritratto classico di
Gesù. Pure i suoi modi hanno un che di 'ultraterreno'.
Quantomeno, abita in una casa normale e non in una stalla.
Tuomas scende dalla macchina con tranquillità, a riprova che la
botta l'ha presa,si, ma non in testa, e si avvicina al finestrino. Mio.
<< Grazie. Ci vediamo in giro, allora >> ridacchia
un attimo << magari in circostanze meno pericolose. >>
Faccio si con la testa e faccio partire il motore. Ma non reggo. La curiosità è donna.
<< Tuomas, >> lo chiamo << quando sei nato? >>
<< Il 25 dicembre, perchè? >>
Ah-ah. Spingo direttamente sull'acceleratore. Lo scherzo è bello quando dura poco.
***
Tuomas rientrò in casa con un'espressione a metà tra il
divertito e il perplesso. I due nuovi arrivati lasciavano prevedere
scintille. Arthur sembrava un bambino fantasioso e avido di fiabe e
quel quarto d'ora a parlare con lui, l'aveva messo più a suo
agio che tanti discorsi fatti con gente più adulta.
La madre, invece, non riusciva proprio ad inquadrarla. Di certo, gli
sembrava leggermente pazza. O magari, era molto più sana di lui.
Si accese una sigaretta e si avvicinò alla Korg e iniziò
a suonare.
Follow the madness, Alice, you know once did.
§*§
Angolo di chiacchiere libere:
Ebbene, l'ideuzza su Imaginaerum prende vita. Qui seguiremo
esclusivamente Tuomas, a volte anche il resto dei Nightwish, nel
componimento di Imaginaerum. O meglio, nella personale versione di
petitecherie, vedremo come è nato questo capolavoro e da dove
sono nate le idee di Tuomas.
E' un pò un what if e un pò AU, ma prendendetela con brio
;) L'atmosfera è più allegra a questo giro, e
probabilmente qualche sprazio di malinconia,etc, sortirà. Ma
diciamo che in larga parte le atmosfere di Underneath sono accantonate.
Siamo ad un livello successivo, signori!
E bhò, non ce la facevo a tenerla sul pc, e ve la dono, come personale regalo di San Valentino!
Spero che vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate^^.
Disclaimer: i Nightwish e Tuomas non mi appartengono. Non scrivo a scopo di lucro, etc...
La canzone citata è Storytime, interpretata dai NW.
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